Scuola e Natale. Dall’augurio di Papa Francesco a quello di Valditara
Il Ministro Valditara nel suo videomessaggio ha rinnovato quanto già detto nei giorni scorsi. “Auguro di cuore a tutta quella straordinaria comunità che è la scuola, agli studenti, ai docenti, ai dirigenti, al personale scolastico tutto, alle famiglie, un Natale ricolmo di serenità e di gioia “.
Il Mistero del Natale, asserisce il Santo Padre Francesco nel suo discorso augurale natalizio, ridesta il nostro cuore allo stupore – parola chiave – di un annuncio inatteso: Dio viene, Dio è qui in mezzo a noi e la Sua luce ha squarciato per sempre le tenebre del mondo. Abbiamo bisogno di ascoltare e ricevere sempre questo annuncio, soprattutto in un tempo ancora tristemente segnato dalle violenze della guerra, dai rischi epocali a cui siamo esposti a causa dei cambiamenti climatici, dalla povertà, dalla sofferenza, dalla fame – c’è fame nel mondo! – e da altre ferite che abitano la nostra storia. È confortante scoprire che anche in questi “luoghi” di dolore come in tutti gli spazi della nostra fragile umanità, Dio si fa presente in questa culla, la mangiatoia che oggi Egli sceglie per nascere e per portare a tutti l’amore del Padre; e lo fa con lo stile di Dio: vicinanza, compassione, tenerezza. D’altra parte, sul campo laico, il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, indirizza il suo saluto augurale natalizio auspicando “Un Natale ricolmo di serenità e di gioia a docenti, dirigenti e studenti”. Il Ministro Valditara nel suo videomessaggio ha rinnovato quanto già detto nei giorni scorsi. Auguro di cuore a tutta quella straordinaria comunità che è la scuola, agli studenti, ai docenti, ai dirigenti, al personale scolastico tutto, alle famiglie, un Natale ricolmo di serenità e di gioia. “ll Natale ha assunto, ebbe a dire lo scorso anno, un valore che trascende la religione cristiana, diventando universalmente, per tutti gli esseri umani, una data simbolica. È il giorno in cui tradizionalmente si riaffermano alcuni valori: la solidarietà, la pace, l’amore. Come scriveva però Trilussa che senso ha ‘fare il presepe’ se non si è disposti ad accogliere realmente quel messaggio di pace, di solidarietà e di amore? Che sia dunque l’occasione per aprirci realmente allo ‘spirito del Natale’, e comprendere e sentire che un modo migliore di vivere è realmente possibile per tutti noi. Lo scrittore e pedagogista Gianni Rodari, riferiva il Ministro del MIM, ha scritto questo breve e illuminante verso sul Natale: ‘Se ci diamo la mano i miracoli si fanno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno’. Perché dunque limitare lo spirito di Natale a un solo giorno? Perché non trarre spunto da questa data simbolica per avere sempre la pace nel nostro cuore e il sorriso sulle nostre labbra? Pace e sorriso da donare quotidianamente agli altri, per costruire insieme un mondo più amichevole, più rispettoso, più solidale. Un mondo più autenticamente umano. È con questo sentimento e con questo proponimento, che auguro di cuore a tutta la grande comunità che è la scuola, dirigenti, insegnanti, personale amministrativo, tecnico ausiliario, genitori e studenti, un Natale di serenità e di gioia”. Tanto lo scorso anno quanto quest’anno, Valditara attenziona, fra gli altri, agli insegnanti. Anche quest’anno si rivolge agli insegnanti, agli educatori della scuola che attenzione gli studenti e per la quale devono sempre più mostrare, secondo la volontà del Governo Meloni, una formazione individualizzata. La stessa scuola che mette al centro lo studente però non deve, non può tralasciare la funzione e la rilevanza della funzione educativa degli insegnanti. Serve allo stesso tempo una scuola che mentre focalizza l’attenzione sui giovani, sappia valorizzare il ruolo del docente, figura oggi spesso sottovalutata. “Oggi nessuno vuole fare l’insegnante». Proprio Valditara al Festival dell’economia di Trento volle mettere in rilievo questo punto di debolezza. Valditara sotto l’albero pone oggi i suoi propositi: vuole portare in classe la cultura del lavoro, la riforma dell’istruzione tecnico professionale, quattro anni, più i due dell’ITS, a cui si dovrebbe aggiungere la necessità dell’apprendistato formativo, l’agenda Sud contro la dispersione, limitare e impedire le aggressioni ai docenti, introdurre nella scuola maggiore serenità. Questi gli auspici del Ministro Valditara. Natale sia foriero di cambiamenti positivi di crescita nella scuola. Si costruisca nella scuola il desiderio del Ministro, la cultura del lavoro. «A me – ha spiegato – interessa una nozione democratica di merito, non elitaria. Il docente tutor e quello orientatore devono trovare elementi di incontro tra le potenzialità di uno studente e le esigenze del mercato del lavoro. Nella scuola dobbiamo portare il valore, la cultura del lavoro. Oggi bisogna rafforzare ulteriormente l’alternanza scuola -lavoro.
elgr