Scuola di merito e sicurezza
Un tavolo sulla sicurezza al Ministero del Lavoro. Valditara partecipa e interviene. Il Ministro pone il tema della sicurezza degli studenti nella scuola; ricorda le ingenti somme destinate alla riqualificazione degli edifici scolastici. In merito all’alternanza scuola-lavoro ha ribadito che la modifica della normativa sui risarcimenti è un elemento imprescindibile. “I ragazzi in alternanza non vanno mai lasciati soli, dialogo costante tra scuole, aziende e tutor”. Diverse le proposte del Mim. Occorre, ha dichiarato il Ministro del MIM costituire una “Grande Alleanza” per la scuola tra studenti e Camere di Commercio, dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, dei lavoratori e dei datori di lavoro; tale Alleanza si rappresenta unico metodo per realizzare delle riforme virtuose.
Una task force per abbattere il numero degli infortuni. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone insieme ai colleghi di Governo Giuseppe Valditara (Istruzione e Merito), Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) e Orazio Schillaci (Salute) hanno incontrato i principali interlocutori sociali (Inail, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Associazioni datoriali e sindacali) con l’obiettivo di condividere una strategia trasversale in materia di sicurezza e salute sul lavoro. “Non è accettabile, ha affermato Calderone, che anche un solo lavoratore perda la vita lavorando. Su temi come questo dobbiamo agire subito con una progettualità comune, riflettendo sui rischi specifici per settore, implementando la strategia nazionale di prevenzione e protezione”. Dopo i saluti ai presenti , Valditara, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha rilevato il tema prioritario della sicurezza degli studenti. Il Piano per l’Edilizia è servito a garantire un importante sostegno economico. Occorre, a dire di Valditara, focalizzare l’attenzione sul tema alternanza scuola-lavoro. “La modifica della normativa sui risarcimenti è per noi un elemento imprescindibile”. Queste le parole del Ministro del MIM: “Ringrazio il Ministro Calderone, i rappresentanti istituzionali e quelli delle parti sociali con cui abbiamo condiviso riflessioni decisive per il futuro dei nostri ragazzi. Ho posto il tema centrale della sicurezza di studenti, docenti e personale scolastico anzitutto all’interno delle nostre scuole. Col Piano per l’Edilizia abbiamo investito ingenti risorse per la riqualificazione degli edifici scolastici, aumentando la dotazione prevista dal Pnrr. Con riferimento al tema dell’alternanza scuola-lavoro, è chiaro che la modifica della normativa sui risarcimenti è per noi un elemento imprescindibile, e apprezziamo in questo senso la disponibilità mostrata dall’Inail”. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, col suo specifico intervento sulla tragica morte, avvenuta a inizio anno scolastico, di Giuliano De Seta in una fabbrica a Noventa di Piave, in provincia di Venezia, non risarcita da Inail in base alla normativa vigente, ha dichiarato: “Quando muore un giovane durante un periodo di alternanza scuola-lavoro in azienda è una grave sconfitta per il sistema creato a protezione della vita di ogni lavoratore. Ai genitori va tutta la mia vicinanza come Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e come mamma, consapevole che nessun risarcimento economico potrà mai lenire il loro dolore. Ma a questo si aggiunge anche il senso di profonda ingiustizia che deriva dal vulnus normativo esistente che consente il risarcimento economico ai familiari, solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito. Questa regola è vigente da troppo tempo per sopravvivere ancora nel nostro Ordinamento e ha riguardato tante altre famiglie in questi anni. Va cambiata immediatamente e lo faremo con il prossimo decreto a cui stiamo lavorando in questi giorni, primo veicolo normativo utile. Per questo motivo avevo già convocato per il 12 gennaio prossimo un tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro e sui correttivi più urgenti alla normativa al quale parteciperanno tutte le parti sociali e datoriali, i Ministri dell’Università e quello dell’Istruzione, l’Inail e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro. L’emergenza infortuni sul lavoro è prioritaria nella mia agenda”. Intanto uno dei tanti dati preoccupanti in merito alla sicurezza scuola, per esempio, è quello relativo alla efficienza energetica e sicurezza. L’annuale relazione di Ecosistema scuola rileva, alla data dell’anno in corso, che soltanto il 4,2% delle scuole italiane è in classe A. Il quotidiano sulla sostenibilità ambientale “Rinnovabili” riferisce:”… delle ben 5.616 scuole valutate solo il 4,2% risulta in classe energetica A, la più alta sotto il profilo delle prestazioni. Al contrario il 74,8% è fermo nelle tre ultime classi energetiche, con un buon 39% in Classe G. Gli interventi di efficientamento energetico sono ancora pochi e nelle isole maggiori, in particolare modo, hanno coinvolto un numero esiguo di istituti (appena il 5,8%). Ma soprattutto non sempre apportano miglioramenti in termini di avanzamento della classe energetica. Anche l’installazione di impianti rinnovabili non procede spedita. Ad oggi il 21,8% delle scuole italiane produce energia verde ma il tasso di crescita è così lento che, ai trend attuali, ci vorrebbero almeno 80 anni per coprire tutti gli istituti pubblici”. Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente:“Il PNRR può inaugurare una nuova modalità di messa a terra delle risorse, ma non è la soluzione a tutto. Da qui ai prossimi anni il grande nodo rimane la qualità diffusa delle scuole. Il fattore tempo è determinante ora più che mai, per questo è importante avviare un percorso di rinnovamento e messa in sicurezza per la scuola”. Alla dichiarazione della Ciafani si aggiunge quella di Claudia Cappelletti, responsabile ufficio scuola Legambiente:“Come raccontiamo in Ecosistema Scuola 2023, sarà fondamentale pensare alla riqualificazione delle nostre scuole come a un cantiere di rigenerazione urbana, sociale e educativa, condividendo il tutto con la comunità locale che si fa comunità educante, per attuare percorsi condivisi attraverso la coprogettazione sia nei servizi che nella riqualificazione e costruzione di nuove scuole”. Tornando all’incontro sulla sicurezza Valditara ha voluto sottolineare l’importanza dell’attuazione di una politica preventiva. Occorre, a suo dire, specialmente prevenire e quindi assicurare maggiori investimenti a garanzia di un più vasto sapere sulla sicurezza. Non può poi essere dimenticato il nuovo profilo del prof tutor. Vanno consolidati a mezzo i finanziamenti la formazione del tutor scolastico e quella del tutor aziendale. “Questa modifica non è tuttavia sufficiente: occorre anche e soprattutto prevenire”, ha dichiarato il Ministro del MIM, “Da questo punto di vista, bisogna investire di più sulla formazione degli studenti per creare una cultura della sicurezza sul luogo di lavoro, anche coinvolgendo i datori di lavoro e i sindacati, e garantire ai ragazzi che effettuano percorsi di alternanza scuola-lavoro una formazione specifica sulla sicurezza in base alle attività che andranno a svolgere. Dobbiamo poi rafforzare anche attraverso finanziamenti la formazione del tutor scolastico e quella del tutor aziendale, che devono coordinarsi in un confronto costante. L’alternanza scuola-lavoro è una componente strutturale nella formazione dei ragazzi in tutti i modelli scolastici occidentali. Proprio per questo, il ragazzo non può mai essere lasciato solo, il dialogo tra scuola e impresa non si esaurisce al momento della stipula della convezione, ma deve essere continuo. Per realizzare questo cambio di paradigma, abbiamo messo tre proposte sul tavolo. Anzitutto bisogna prevedere delle piattaforme, anche su base territoriale a cura degli Uffici scolastici regionali, con il compito di fornire la lista di imprese selezionate e certificate per lo svolgimento dei pcto, all’interno di protocolli quadro chiari. Inoltre, dobbiamo predisporre una lista delle informazioni e delle attestazioni che le scuole devono acquisire dalle aziende prima della stipula e devono successivamente verificare. Infine, occorre riavviare l’operatività del Comitato per il monitoraggio e la valutazione dell’alternanza scuola-lavoro, che prevede la presenza di rappresentanti delle Camere di Commercio, dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, dei lavoratori e dei datori di lavoro, cui va aggiunta anche la rappresentanza di studenti e docenti, per concretizzare davvero quella Grande Alleanza per la scuola che è l’unico metodo per realizzare delle riforme virtuose”. Siamo ormai sulla strada ideologica della nuova generazione di scuole sostenibili e innovative, nelle periferie sociali edificabili secondo la criteriologia della bioedilizia; scuole aperte al contesto territoriale e dotate di servizi integrati. Speriamo però di costruire nella scuola innovativa e sicura coscienze sensibili di uomini e cittadini e che si rappresenti sempre, con entusiasmo, veramente per tutti, la scuola sicura e nuova, modello peculiare di agenzia educativo-formativa.
Emilio La Greca Romano