Grazie alle Linee guida per l’orientamento approvate dal Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nell’ambito dell’attuazione del PNRR, già il 22 dicembre 2022 sono state introdotte nella scuola le nuove figure di docente tutor e docente orientatore. Valditara: “I tutor e gli orientatori, che ho voluto fin dal mio insediamento, sono un tassello fondamentale di un sistema capace di valorizzare i talenti di tutti gli studenti. Con il decreto firmato oggi proseguiamo nella costruzione di una scuola sempre più a misura di ogni singolo alunno. Il tutor, in collaborazione con i docenti della classe, è impegnato nella personalizzazione dei percorsi, per aiutare chi è in difficoltà e al tempo stesso sostenere chi può invece correre. L’orientatore ha il delicato compito di aiutare i ragazzi, alla luce delle loro potenzialità e aspirazioni, a compiere scelte consapevoli per il proprio futuro scolastico e lavorativo”. Il 19 novembre u.s. il Ministro Valditara ha firmato il decreto che stanzia 267 milioni di euro, per l’anno scolastico 2024/25; si tratta di un provvedimento a favore delle nuove figure, quella del docente tutor e quella del docente orientatore nelle Scuole secondarie di II grado. Si vuole costruire una scuola inclusiva, che non abbandona nessuno. Tanti soldoni serviranno, secondo Valditara, a garantire un’azione importante: “Costruiamo una scuola che valorizzi i talenti di ogni studente e non lasci indietro nessuno. L’istituzione della figura del docente tutor e del docente orientatore non è una scelta simbolica, ma un investimento strategico per il Paese, per non lasciare indietro nessuno, superare diseguaglianze sociali e territoriali e consentire a ogni giovane di potersi realizzare”. Si ritiene opportuno, con la firma a questo decreto, sostenere le figure del docente tutor e del docente orientatore in particolare per le studentesse e per gli studenti delle classi terze, quarte e quinte della scuola secondaria di secondo grado, nell’ambito di una progressiva estensione anche alla scuola secondaria di primo grado; si vuole agire prioritariamente sull’elevato disallineamento (mismatching) tra domanda e offerta del mondo del lavoro, al fine di valorizzare il capitale umano dei giovani inseriti nei percorsi scolastici del Sistema di Istruzione e Formazione Nazionale al fine di diminuire il fenomeno della dispersione e non incrementare il fenomeno dei NEET. (I giovani Neet, dall’acronimo inglese Not in employment, education or training, sono l’insieme dei ragazzi e delle ragazze che non studiano, non lavorano e non stanno seguendo corsi di formazione di alcun tipo). È, inoltre, necessario garantire a tutti gli alunni percorsi formativi funzionali alla crescita educativa, culturale e professionale nonché alla piena acquisizione dei diritti di cittadinanza. Fra le finalità di questo provvedimento vi è il bisogno della valorizzazione del personale scolastico con particolare riferimento alle attività di orientamento, di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica. Da parte delle scuole le risorse saranno utilizzate secondo questa modalità: saranno individuati, nei limiti dei fondi disponibili, i docenti tutor e orientatori, determinando i compensi secondo queste indicazioni: per i docenti che svolgono le funzioni di tutor è previsto un compenso articolato in due distinte voci: una parte collegata alla funzione espletata, compresa tra un valore minimo pari a 1.589,68 euro lordo e un valore massimo pari a 2.725,16 euro lordo; per i docenti orientatori è previsto un compenso sulla base della funzione espletata pari ad euro 1.500,00 lordo. Ferme restando le disposizioni, la determinazione della misura dei compensi, sarà oggetto della contrattazione di istituto, con riguardo alle peculiarità organizzative ed allo specifico contesto di riferimento. Svolgere le funzioni di tutor o di orientatore presuppone lo svolgimento del percorso di formazione propedeutico allo svolgimento delle specifiche funzioni, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del DM n. 63/2023. Verrà garantita, nel conferimento degli incarichi da parte del Collegio dei docenti, l’adesione preferibilmente dei seguenti requisiti: aver svolto le funzioni di tutor o orientatore nell’a.s. 2023/2024 nella medesima istituzione scolastica e, in subordine, in altra istituzione scolastica; aver svolto compiti rientranti tra quelli attribuiti al tutor scolastico e all’orientatore (funzione strumentale ovvero referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO, per l’inclusione e attività similari e connesse a tali tematiche); anzianità di servizio; disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di orientatore per almeno un triennio scolastico.
Scuola, 267 milioni per tutor e orientatori
Il Ministro Valditara: “I tutor e gli orientatori, che ho voluto fin dal mio insediamento, sono un tassello fondamentale di un sistema capace di valorizzare i talenti di tutti gli studenti. Con il decreto firmato oggi proseguiamo nella costruzione di una scuola sempre più a misura di ogni singolo alunno. Il tutor, in collaborazione con i docenti della classe, è impegnato nella personalizzazione dei percorsi, per aiutare chi è in difficoltà e al tempo stesso sostenere chi può invece correre. L'orientatore ha il delicato compito di aiutare i ragazzi, alla luce delle loro potenzialità e aspirazioni, a compiere scelte consapevoli per il proprio futuro scolastico e lavorativo”.