Sempre più recentemente gli emendamenti sono la linfa della vita parlamentare. Proprio gli emendamenti consentono di modificare un testo legislativo. Di recente proprio l’approvazione di un emendamento ha permesso di assegnare 100 milioni di euro per le attività di tutoraggio e orientamento nelle scuole. Cresce così il fondo d’Istituto. Si prevede una crescita significativa delle risorse destinate alle scuole. L’emendamento in questione in sostanza prevede un significativo incremento del fondo istituito dalla legge n. 197 del 2022, con l’aggiunta di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026.A chi saranno destinate le somme stanziate? Serviranno per garantire la retribuzione, più adeguata, dei docenti che svolgono attività di tutoraggio, orientamento, coordinamento e sostegno alla ricerca educativo-didattica e valutativa. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, tanto ha dichiarato a riguardo: “Si tratta di una misura importante per garantire la qualità dell’istruzione e l’efficacia delle azioni didattiche in un momento cruciale per la crescita della nostra scuola. Le attività di tutor, orientamento, coordinamento e ricerca sono indispensabili per accompagnare ogni studente nel proprio percorso educativo, contribuendo alla costruzione di una scuola sempre più a misura di ogni singolo alunno. Personalizzazione dei percorsi, supporto a chi è in difficoltà e stimolo a chi ha potenzialità da sviluppare sono le basi su cui costruire il futuro del nostro sistema educativo. Con queste risorse, aggiuntive rispetto a quelle già stanziate, puntiamo a valorizzare il ruolo dei docenti nel processo di innovazione scolastica e a garantire una scuola di qualità sempre più al passo con i tempi”. Queste nuove figure professionali riceveranno i seguenti compensi: ogni docente orientatore avrà un compenso annuo di 1.500 euro lordi, mentre il docente tutor vedrà un importo in busta paga che varia da un minimo di 1.589,68 euro lordi a un massimo di 2.725,16 euro lordi. Il docente tutor è peculiarmente interessato a favorire la personalizzazione dell’apprendimento dello studente, analizzando le sue attitudini e le sue inclinazioni, mirando a renderlo consapevole delle proprie abilità e capacità. L’orientatore, invece, trova e suggerisce i percorsi di formazione e/o le opportunità lavorative ideali per il singolo studente, in base al suo profilo individuale. Lo scorso anno scolastico sono stati abilitati a operare sulla piattaforma Unica, dopo aver seguito uno specifico corso di formazione curato da INDIRE, circa 39.000 tutor e circa 1.900 orientatori.
Scuola, 100 milioni per tutor e orientatori
Tanti soldoni per valorizzare docenti e garantire istruzione di qualità
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