Caro direttore, queste elezioni hanno lasciato il segno anche nel Cilento e negli altri comprensori a sud del fiume Sele. Ti ricorderai di quando scrissi, solo qualche mese fa, che le mie serie storiche segnalavano la possibilità che i nostri rappresentanti tra S. Lucia e il Centro Direzionale di Napoli raramente erano andati oltre il numero tre. Partivano da ben 5 i consiglieri del Cilento e Vallo Di Diano: Giovanni Fortunato, Luigi Cobellis, Antonio Valiante, Donato Pica e Gennaro Mucciolo. Tutti a casa. Anche Fortunato con il suo profilo da “meridionalista arrabbiato” e i Mucciolo, sì, proprio così, i Mucciolo, che a mo’ di dinasty familiare avevano provato il cambio in corsa. Volano sempre stracci e si profilano rottami, da sinistra a destra. Dal remoto Vallo: ‘Ciao Vallo. Vallo di Diano. No. Vallo a cercare un consigliere regionale…’. La felicissima sintesi è di Pasquale Sorrentino, giornalista di Polla. Nella stessa situazione è gran parte del Cilento. Dovrai inerpicarti fino a Novi Velia per trovare Maria Ricchiuti o girare come una trottola tra Doglie di Roccadaspide/Capaccio/Battipaglia per vedere l’ottimo Michele Cammarano. Una campagna elettorale anomala sotto alcuni punti di vista, tra cui il gran numero di candidati che ha portato a una massiccia frammentazione dei voti, facendo correre il rischio al Cilento di non avere neanche un rappresentate alla regione. Altra anomalia era che due rivali storici della politica cilentana, Valiante e Cobellis, si trovassero a sostenere il medesimo candidato presidente. Il dato più interessante lo registriamo, però, andando ad analizzare il “campo di battaglia” su cui i due leader politici si confrontano più spesso: Vallo Della Lucania. Nella cittadina cilentana solo 341 votanti hanno espresso consenso per Silvia Pisapia, candidata sostenuta da Simone Valiante, mentre i candidati sostenuti da Luigi Cobellis, Marcello Ametrano e Maria Ricchiuti, hanno ricevuto rispettivamente 724 e 370 preferenze. Cobellis vince a Vallo battendo Valiante, un dato che probabilmente peserà sulle future manovre politiche a livello territoriale. Silvia Pisapia, al suo esordio “fuori casa”, ha una bella performance nella lista regionale (‘I suoi voti’chiosa beffardo Valiante ‘sono più dell’intera Udc.’) e realizza l’antico adagio latino che è meglio essere primo nella Gallia (è stata eletta sindaco della sua Casalvelino) che comprimaria nel consiglio regionale della Campania. Finito il momentaneo armistizio Cobellis-Valiante si rinfocola anche la battaglia per la presidenza del Parco Nazionale del Cilento. Caro direttore, è noto che della questione sei un antico cultore ed esegeta. De Luca pare intenzionato a cominciare anche qui col botto della nomina ad assessore di una persona che abbiamo conosciuto, e io anche apprezzato, mi riferisco all’ex presidente, il professor Domenico De Masi. Valiante è diffidente, ci vede odor di trappolone e mette le mani avanti: ‘Bisognerà formare innanzitutto il governo del Parco come è noto’ spiega Valiante. La regione definisce col ministero la nomina del presidente e poi ci dovrà essere la nomina dei rappresentanti della comunità dei sindaci, adesso vediamo il presidente che tipo di prospettive vorrà dare al Parco e che tipo di intesa realizzare con il ministero, ovviamente siamo disponibili a dare un supporto perché riteniamo questo ente fondamentale per lo sviluppo del territorio’. Cioè, ora che le botte elettorali si fermano torniamo alle antiche schermaglie. Con il “pallino” magari nella mani di De Masi, e per come la vedo io, male non sarà. Simone Valiante, intanto chiarisce che “la lotta continua, e contro ogni parte”. Scrive: ‘La vittoria di Vincenzo De Luca e i 13.000 voti di Silvia sono una bella risposta per ripartire con fiducia e costruire la nuova Regione. I voti di Silvia in soli 45 giorni sono la testimonianza di una squadra forte che continua il suo percorso.’.
CAPACCIO è la porta d’ingresso del Cilento e non è un bene che l’avvocato Antonio Fasolino è ufficialmente fuori dal Consiglio Regionale della Campania, nonostante un numero lusinghiero di preferenze (11.200). Una beffa atroce per uno dei massimi esponenti della politica locale. Me ne dispiace. Anche perché Fasolino ha dovuto vedere, a casa sua, Inizio modulo l’ampio consenso per De Luca con il 53, 46%. All’ombra dei Templi è quella del Pd la lista di partito più votata con il 16,27%, a seguire Forza Italia con il 10,14%. Una curiosità è la graduatoria dei singoli candidati con più preferenze: 1 – 711 – Antonio Fasolino (Caldoro Presidente), 2 – 538 -Michele Cammarano (M5S), 3 – 499 – Anna Maria Filosa (De Luca Presidente), 4 – 490 – Franco Picarone (Pd); 5 – 469 – Anna Petrone (Pd); 6 -359 – Luca Cascone (De Luca Presidente), 7- 320 – Monica Paolino (FI), 8 – 244 Enzo – Maraio (Psi), 227 – 9 – Maurizio Coronna (Campania Libera), 10 – 218 – Tommaso Amabile (Pd), 11 – 215 – Silvia Pisapia (Pd), 12 – 210 Aniello Fiore (Campania Libera), 203 – 13 – Federico Conte (Pd); 15 – 197 – Giuseppe Procida (Idv); 18 – 180 -Pasquale Mucciolo (Psi); 19 – 144 – Giovanni Fortunato (Caldoro Presidente); 20 – 135 – Maria Ricchiuti (Udc); 21 – 122 Romano Ciccone (Forza Italia); 111 – Fernando Zara (Caldoro Presidente); 100 – Antonio Crescendo (Udc). Abbastanza facile è constare come il gruppo Pd all’opposizione di Voza faccia registrare la sua vivacità e presenza con i voti andati all’avvocatessa Filosa, consorte dell’architetto Nino Pagano, e di come la forza di Alfieri ci sia ma non fa sfracelli. Fa specie che nonostante il “brand” di famiglia e il sostegno dell’amministrazione comunale Fasolino si fermi a 711 voti, un risultato peggiore (in percentuale, non in numeri assoluti) perfino di Roccadaspide. Commenta Enzo di Sirio: ‘Fosse vero mi pare un risultato medio di un candidato straniero portato da qualche satrapo locale.’.
CAMMARANO
Quarant’anni, cilentano, 7829 preferenze. Michele Cammarano è l’unico candidato del Cilento che entra ufficialmente nel consiglio regionale della Campania, con il Movimento cinque stelle. Cammarano è di Roccadaspide, laureato in Scienze della comunicazione, lavora da anni su progettazioni europee per la valorizzazione dell’agricoltura biologica e delle produzioni locali. Agricoltura e giovani al primo posto. In una recente intervista ha dichiarato che ‘il futuro è nei piccoli paesi. Bisogna fare in modo che i giovani non abbandonino i luoghi di nascita creando opportunità nei territori. Molti ragazzi si stanno impegnando creando cooperative agricole, questo è un buon segnale, ma dobbiamo fare in modo che i loro sforzi non siano vani. Anche lo sviluppo turistico può essere un volano per l’occupazione giovanile, ma purtroppo, spesso si pensa a coltivare clientele che non porteranno mai a uno sviluppo duraturo nel tempo.’.
ZERO ASSOLUTO NEL VALLO DI DIANO
Il senso di isolamento arriva prepotente. Oggi più che nel passato (all’indomani delle scorse consultazioni regionali Donato Pica sedeva tra l’opposizione). Prestando attenzione, nella fattispecie, a Donato Pica e Valentino Di Brizzi che, dal Vallo, hanno combattuto con i colori due partiti più votati (Pd e Forza Italia), una riflessione viene spontanea, pur biforcandosi lungo due binari differenti. Di Brizzi (Forza Italia), nonostante la sconfitta di Stefano Caldoro, raggiunge un brillante risultato nella sua terra e, in particolare modo, nel paese d’origine, Sassano. Quasi 4000 voti validi raggiunti dal presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano, che mentre da un lato lo impalma come più eletto del Vallo, dall’altro non gli lascia comunque scampo, tenendolo fuori da Palazzo Santa Lucia (è solo uno il seggio che il partito di Berlusconi si aggiudica nella provincia). Nota dolens, alla luce dei risultati definitivi, la situazione di Donato Pica, consigliere regionale uscente. Pica, in campo con il Pd (il partito più votato non solo in Campania e nel Salernitano ma anche nel Vallo), con una candidatura nata in un comprensorio la cui maggioranza dei Comuni si è sempre connotata per un’appartenenza al centrosinistra, si attesta nella lista dem salernitana soltanto al sesto posto e si aggiudica nell’intero comprensorio oltre 2000 preferenze (i suoi compagni di partito, Franco Picarone da Salerno, Tommaso Amabile da Fisciano e Federico Conte da Eboli conquistano nella stessa zona intorno ai 500 voti ciascuno). A questo punto, se la matematica non è un’opinione, qualche meccanismo nella “macchina del Pd” valdianese proprio non ha ingranato, lasciando a piedi il candidato chilometricamente più vicino (sebbene in un territorio non eccessivamente esteso non dovrebbero essere soltanto i km ad avvicinare le teste, ma unità d’intenti, sintonia nelle scelte e condivisione di “gioie e dolori politici”). Se la riflessione pungola il Pd e Forza Italia, caricandoli maggiormente di responsabilità, è perché questa “solitudine del Vallo”, per ovvi motivi, non poteva di certo colmarla chi, come i candidati locali delle liste minori, si ritrova oggi in compagini a cui, per tutta risposta delle urne,non è assegnato nemmeno un seggio in tutta la provincia. Nonostante l’assenza di seggi, però, alcuni casi sono da porre all’attenzione. Uno tra tanti va sotto il nome di Franco D’Orilia, presidente della Fondazione Mida e candidato con “Davvero Verdi”, il cui consenso sul territorio si può senza ombra di dubbio definire ampio e positivo (supera di gran lunga le 1000 preferenze). L’ex sindaco di Pertosa, in marcia con lo slogan “Il mio partito è il territorio”, negli ultimi giorni è stato anche annoverato da “Il Fatto Quotidiano” tra un generale lista dei “presentabili” campani.
SFORTUNATO ANCHE FORTUNATO, Regionali, lo sconfitto Fortunato: ‘Nel mio Comune ho vinto. Continuerò a lavorare per il popolo.’. ‘Il grande progetto per rilanciare la nostra amata terra è stato interrotto, ma non ci fermeremo. Ringrazio tutti di vero cuore per il sostegno e l’aiuto che mi avete dato con passione e amicizia per affrontare questa dura e onesta battaglia.’. Ha affidato ai social network il suo commento sulla sconfitta alle elezioni regionali di domenica, che hanno vista salire sul carro dei vincitori il centrosinistra. Giovanni Fortunato, consigliere comunale al fianco di Caldoro per cinque anni, stavolta non ce l’ha fatta. I 4.734 voti ricevuti non gli hanno permesso di sedere tra gli scranni dell’opposizione. Pochi rispetto a quelli che servivano per essere eletto. ‘Sono orgoglioso e soddisfatto per avere voluto ed ottenuto il decentramento di tante funzioni ai Comuni per snellire la burocrazia che uccide la crescita, come la Vas, la VI, il Genio Civile, lo svincolo idrogeologico, il piano casa, eccetera; per aver contribuito a finanziare tutti i Comuni ed in particolare quelli piccoli che da sempre venivano emarginati ed abbandonati, per avere dato un contributo alla credibilità della Politica; per avere difeso la nostra terra contro la Snam e le trivellazioni.’.
NOTA ALFIERI ‘Con Vincenzo De Luca inizia una nuova ed entusiasmante stagione per la Regione Campania e per il Mezzogiorno. E’ stata la vittoria della gente comune che è andata oltre le polemiche politiche, gli attacchi strumentali, la campagna di disinformazione quotidiana.’. Lo dice Franco Alfieri in una nota emessa a pochi minuti dalla conoscenza del risultato ufficiale. Nella sua città l’astensionismo è stato superiore al 50%. Vito Rizzo propone anche un succoso “dietro le quinte” che qualora fosse vero pone dei problemi. Si tratta di un colpo di coda in stile DC. Leggiamolo: “Picarone primo eletto, secondo Tommaso Amabile. Fuori gli uscenti Pica e Petrone… Il Cilento e il Vallo di Diano fuori dal consiglio regionale eppure gli equilibri sono stati stravolti dalla lotta cilentana tra gli ex democristiani Franco Alfieri e i Valiante, Antonio e Simone. A leggere i dati comune per comune, infatti, emerge un dietro le quinte molto interessante. Dopo la bocciatura della sua candidatura, Alfieri ha puntato tutto sul ticket deluchiano Picarono-Petrone. La promessa di De Luca pare fosse ‘Se piazzi la doppietta, scatta l’assessorato.’. Valiante mette in campo la candidatura al femminile di Silvia Pisapia, ticket dichiarato con l’uscente Donato Pica. Alfieri rastrella voti nel Cilento a favore dei due candidati: si mormora di un possibile uno-due. E qui ritornano le manovre di democristiana memoria. Tino Iannuzzi tesse la tela, Amabile è data terzo però… Valiante ci sta, molla Pica e converge sull’ex sindaco di Fisciano. Pisapia-Pica in pubblico, Amabile-Pisapia sui fac-simile. Il gioco è fatto: balzo in avanti di Amabile, Petrone e Conte scalzati, Pica sacrificato in puro stile DC. Del resto democristiano è stato anche il determinante apporto di zio Ciriaco nell’avellinese… 2015. Anno I dell’era De Luca. Ma la balena bianca continua a fare scuola.’.
ROCCADASPIDE
Poca cronaca da segnalare negli altri comuni dove sono in molti a leggerci. A Roccadaspide, Auricchio la può girare come vuole, ma con in mano tutte le leve del potere e con il dispiegamento di qualche disinvoltura (non ci faccia entrare nei dettagli) non può gioire del risultato “portato” a Fasolino. Sì, è decisamente a fine corsa politica. Maurizio Caronna meritava molto di più delle 174 preferenze avute: riflettano amici e sponsor del sindaco di Felitto.
Il CASO ALBANELLA
Sotto le mille in totale, 456 in paese. Affermazione che delude le aspettative del consigliere comunale di Albanella, nonché vice sindaco ed assessore ai lavori pubblici Pasquale Mirarchi, che risulta abbandonato da parte del gruppo di maggioranza. L’imprenditore ha dato vita a una campagna elettorale dispendiosa e che cercava di agganciare i già elettori del sindaco Renato Iosca, anche lui in lizza nelle scorse regionali quando, nella stessa lista, superò le 4mila preferenze. Mirarchi è furioso e si teme per la tenuta complessiva dell’amministrazione. Ottima l’affermazione per l’albanellese Vincenzo Maraio (psi 7.226 voti) eletto consigliere di maggioranza, non eletta invece ma ha ottenuto un buon risultato la giovane Rossella Fusco (psi- 1.254 voti), buona prova anche Felicia Gaudiano (m5s 2.297 voti).
Oreste Mottola
CIRCOSCRIZIONE DI SALERNO COMUNI 158 SU 158
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT
MICHELE CAMMARANO 8.400
ANNA BILOTTI 5.788
LAURA GRIECO 2.855
ENRICO FARINA 2.814
FELICIA GAUDIANO 2.297
VITO AVALLONE 2.220
CONSOLATO NATALINO CACCAMO 1.786
COSIMO ADELIZZI 1.782
GIUSEPPE BUONADONNA 1.288
MO! LISTA CIVICA CAMPANIA
VALERIA FERRARA 264
ROSARIO PAGANO 241
LUIGI CRETELLA 145
ANGELA PROCACCINI 91
BENITO IMBRIACO 91
RAFFAELE AZZATO 84
GRAZIELLA ALFANO 69
MARGHERITA DI GIUSEPPE 68
ANTONIO CALCE 67
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
VINCENZO DETTO ENZO MARAIO 7.226
GIOVANNI IULIANO 6.238
PASQUALE MUCCIOLO 3.795
VINCENZO GALLO 3.252
LUIGI GIORDANO 2.434
MARIA CAMMARANO 2.179
MARIA ROSARIA CESAREO 1.796
ROSSELLA FUSCO 1.254
RAFFAELE PASCALE 984
SINISTRA AL LAVORO
GERARDO ROSANIA 2.359
LOREDANA IRENE MARINO 1.796
FRANCESCO DETTO FRANCOMASSIMO LANOCITA 1.742
RAFFAELLA CASCIELLO 1.674
VLADIMIRO BOTTA 735
VALENTINA DEL PIZZO 707
IRMA DETTA IRENE TORTORA 578
RAFFAELE MASCI 537
ROBERTO DE LUCA 383
VITTIME DELLA GIUSTIZIA E DEL FISCO
MARIA CRISTINA DE MAIO 21
FABRIZIO TUCCILLO 20
VINCENZO DETTO ENZO RAPA 14
ENRICO TUCCILLO 7
GABRIELLA AMODIO 5
ANNUNZIATA ALDI 2
ITALIA DEI VALORI
ANTONIO FIORILLO 1.259
ESPEDITO DE MARINO 995
ANTONIO MILONE 783
GIUSEPPE PROCIDA 302
GIUSEPPINA ANNA DETTA GIUSIANA VICIDOMINI 183
SABATINA GENOVESE 129
MARIA VESPOLI 126
ROBERTA PIZZA 60
OLINDA AULETTA 25
MAI PIU’ LA TERRA DEI FUOCHI
LOREDANA PIRONE 415
FRANCESCO FORLANO 355
ADELAIDE REGA 85
CARMINE GUADAGNO 70
ANGELO FERRILLO 43
GIOVANNI SGROI 13
FRATELLI D’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE
ALBERICO GAMBINO 10.568
NUNZIO CARPENTIERI 10.234
SALVATORE ARENA 10.032
MARIA IMMACOLATA DETTA IMMA VIETRI 5.469
GIUSEPPINA DETTA PINA ESPOSITO 5.258
CARMINE PAGANO 3.842
MARIA CETRANGOLO 3.084
PIETRO DAMIANO DETTO DI STASI STASI 1.871
ANGELO MATRONE 1.050
POPOLARI PER L’ITALIA
PASQUALE DETTO NERONE MIRARCHI 956
RAFFAELE VISCARDI 877
VINCENZO PASCA 423
FRANCESCO PLAITANO 291
ROSITA PANNULLO 251
GERARDINO CAPACCIO 170
MARIA MASSOTTI 127
MARIA ROSARIA CELANO 52
GAETANO VENTRE 18
CALDORO PRESIDENTE
ANTONIO FASOLINO 11.200
GIOVANNI BALDI 5.088
GIOVANNI FORTUNATO 4.734
FERNANDO ZARA 3.059
GENNARO BARRA 2.903
MARIA CITARELLA 2.566
CINZIA MORELLO 1.643
MARINA CAPUANO 1.379
MARIATERESA D’ARCO 1.377
FORZA ITALIA
MONICA IN ALIBERTI PAOLINO 13.282
ROMANO DETTO LELLO CICCONE 8.726
VALENTE DETTO VALENTINO DI BRIZZI 5.121 LUIGI DETTO GIGI CASCIELLO 4.447
FRANCESCO D’ANTUONO 4.011
ANTONIO OPRAMOLLA 2.605
MARIA ROSARIA ESPOSITO 1.476
MICHELE CASARELLA 1.254
SONIA SENATORE 790
CENTRO DEMOCRATICO-SCELTA CIVICA
FRANCESCO TURCO 996
ANTONELLA IANNIELLO 820
ROSARIO CARBONE 714
BRUNO GIORDANO 707
EMILIA AMATO 556
AUSILIA SABATINO 355
GIUSEPPE PALO 315
MARIA GALASSO 202
DEMETRIO LANDI 72
UNIONE DI CENTRO
MARIA RICCHIUTI 4.074
ANTONIO CRESCENZO 3.071
MARCELLO AMETRANO 3.017
LEONARDO GALLO 1.473
CARMELA NAVARRA 1.229
MICHELE TORIELLO 1.188
SAVERIO D’ALESSIO 907
GIANFRANCO CAVALLONE 879
AGNESE PICCIRILLO 163
CAMPANIA IN RETE
ROBERTA MARRA 445
ANTONIO MASTANDREA 260
CARMELA GRIMALDI 207
GIUSEPPE AMODIO 69
CLOTILDE PASTORE 45
ROSA VITIELLO 33
RAFFAELE CIPRIANI 3
LUIGI PALUMBO 2
PARTITO DEMOCRATICO
FRANCESCO DETTO FRANCO PICARONE 17.115
TOMMASO AMABILE 16.506
FEDERICO CONTE 14.130
ANNA PETRONE 13.671
SILVIA PISAPIA 12.876
DONATO PICA 7.383
SERAFINA DETTA GINA FUSCO 3.322
ITALO LULLO 2.333
CAMPANIA LIBERA
ANIELLO DETTO NELLO FIORE 10.922
ENRICO COSCIONI 5.069
EROS LAMAIDA 2.594
GEMINIANO MANCUSI 2.221
MAURIZIO CARONNA 1.654
MONICA BISOGNO 1.049
MARIAROSARIA VITIELLO 835
MARTINO DI ROSARIO 526
MARINA CERRONE 248
DE LUCA PRESIDENTE
LUCA CASCONE 9.808
ANDREA VOLPE 4.853
DONATO PESSOLANO 2.736
GIUSEPPE MANZO 2.561
DARIO BARBIROTTI 2.178
ANTONELLA TRAMONTANO 1.813
ANNAMARIA FILOSA 1.462
ANTONIO SALIMBENE 1.353
VALENTINA BORRIELLO 858
DAVVERO-VERDI
FELICE SANTORO 2.843
FRANCESCANTONIO DETTO FRANCO D’ORILIA 1.806
GIUSEPPE D’AURIA 685
GERARDO CALABRESE 656
MIRKO SECONDULFO 474
MARIARITA GIORDANO 329
ANNA MARIA PANNULLO 277
PIETRO TORRE 262
ELISABETTA BRIGANTE 146
NCD – CAMPANIA POPOLARE
PASQUALE D’ACUNZI 4.099
PASQUALE COPPOLA 2.260
VINCENZO PAOLILLO 1.941
TERESA PAOLA MARRONE 1.517
PASQUALE GERARDO FRANCO CITRO 1.492
MARIA ROCCO 773
MARIA GABRIELLA NATALE 590
MARTA MERCURIO 426
CARLO DE MARTINO 90
NOI SUD
FELICE LUMINELLO 2.664
FRANCESCO MANZI 1.850
ORESTE STRIANESE 825
ANTONIO NAPOLI 645
IVANA D’ACUNTO 491
ANNA FERRENTINO 387
ALFIERI COSTABILE 338
FRANCA DARALLO 52
MARIA LIONETTI 9