di Antonella Citro
Il 5, 6 e 8 marzo l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla è stata presente in tutte le piazze italiane per vendere gardenie il cui ricavato è destinato alla ricerca. La mission: configgere questa malattia che ogni anno colpisce migliaia di persone nel nostro Paese. I numeri: ogni 4 ore una nuova diagnosi, 2 a 1 il rapporto donne uomini con SM, 75.000 persone con SM in Italia, 50% giovani sotto i 40%, 2000 nuovi casi all’anno, 2,7 miliari di euro il costo sociale della malattia. E il Vallo di Diano, come ogni anno, ha risposto prontamente all’appello per sensibilizzare su questa patologia che continua a colpire a tutte le età. E soprattutto continua a far paura. Ma oggi si può vivere dignitosamente grazie alle cure e ai passi da gigante compiuti proprio grazie alla ricerca. Ecco perché i volontari Aism e i pazienti, soprattutto, sanno che è importante parlarne e diffondere speranza. “La gardenia corrisponde a due delle manifestazioni per la raccolta fondi che organizza l’Aism che, facciamo in primavera, in prossimità dell’8 marzo con al centro la donna – riferisce il volontario salese Tonino Spinelli- perché la sclerosi multipla colpisce prevalentemente le donne. E la gardenia è un omaggio nei suoi confronti. Il 5 e 6 marzo e l’8 marzo siamo stati presenti in Piazza Umberto I e in altre zone di Sala Consilina con la vendita della gardenia per ribadire l’importanza della donna e il fatto che sia la persona più sotto attacco”. Doveroso è fare il punto della situazione sulla ricerca: “Diciamo subito che non si è fermata – continua Spinelli- e va avanti grazie alla raccolta di fondi privati. Aism va avanti da vent’anni e tramite la sua fondazione finanzia progetti specifici per la ricerca. Ogni volta che si organizza una raccolta fondi, l’Aism, ci dice già come verranno impiegati, ad esempio ci sono progetti sulla sclerosi pediatrica che ancora non è di fatto riconosciuta. Un gruppo di scienziati sta lavorando infatti alla diagnosi precoce sugli under 18 per approntare cure corrette. Si parla di dati spaventosi, si registrano dai 700 ai 4000 casi l’anno di bambini affetti da sclerosi multipla in Italia”. E poi il sostegno della famiglia: “I familiari sono determinanti per chi è affetto da questa patologia – afferma Spinelli- è una malattia imprevedibile. Per anni può non manifestarsi e poi dalla sera alla mattina può invece rivelarsi nella forma più aggressiva. Il sostegno della famiglia è fondamentale, la malattia colpisce anche i più giovani ed è invalidante; chi vuol bene, è di grosso supporto perché aiuta a tollerare meglio il fardello della stessa invalidità”. Il 5 e 6 marzo, va detto, accanto i familiari da sempre in prima linea hanno deciso di scendere in piazza anche i pazienti per parlare e confrontarsi. “Hanno deciso di raccontare la malattia dalla loro prospettiva – termina Tonino- perché sanno che la ricerca è andata avanti, che le medicine ci sono, che la disabilità si può arginare e la raccolta fondi è come un treno. Qualora si fermasse questo treno, però, diventa tutto più difficile”. Ha sostenuto Aism, tra gli altri, anche l’associazione Radici di Sala Consilina.