Terra antichissima e ricca di storia, il Cilento. Dal golfo di Salerno a quello di Policastro un panorama mozzafiato. Tra i monti “le Dolomiti del Mezzogiorno” e le spiagge di sabbia finissima e acqua cristallina, molte delle quali “bandiera blu”. Senza dimenticare il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (dove si contano al 2003 circa 600 segnalazioni di specie, oltre che censite circa 1800 specie vegetali e 25 habitat; il Parco è patrimonio dell’UNESCO dal 1991). Una natura suggestiva a coronare il paesaggio variegato, dalla bellezza senza tempo.
Il territorio cilentano, insomma, è un latifondo molto ricco di località assolutamente impedibili da visitare e, per turisti ed escursionisti, è indubbiamente più che un luogo, ma un’esperienza unica nel suo genere.
Su tutti, naturalmente, ci sono le località marittime di questa terra. Impossibile non innamorarsi della bellezza della sua costa, dove la vegetazione aspra e selvaggia va a “tuffarsi” nelle acque azzurre e trasparenti del mar Tirreno. Voglio parlare, in particolare, di una di queste località, bensì Scario.
La storia di Scario inizia probabilmente intorno all’anno 1000 a.C., con l’arrivo di popolazioni italiche che popolarono queste terre per cinque secoli fino all’arrivo dei greci nel 471 a.C., seguiti poi dai romani tre secoli più tardi. Durante le invasioni barbariche della prima metà del VI sec. con il dominio bizantino che portò un lungo periodo di serenità che si protrasse fino ai primi del IX sec. quando le incursioni dei saraceni cominciarono a flagellare le coste del Cilento. Nel 915, sbarcati nel porto dell’Olivo, i pirati saccheggiarono Scario, mettendo in fuga gli abitanti. Nei secoli successivi il borgo marinaro si riprese, fino a quando nel 1534 e 1552 il pirata turco Khair-ad-Din Barbarossa e il suo successore Dragut Rais Bassà la saccheggiarono e devastarono, lasciandola deserta per più di un secolo. Grazie all’amore per il territorio di alcuni pescatori, supportati dai conti Carafa della vicina Policastro, Scario cominciò a risorgere. Sull’origine del nome ci sono diverse ipotesi, la più attendibile è che il nome derivi dal greco Skariòs (piccolo cantiere navale).
Oggi Scario è una delle località più attrattive del Cilento. Dal suo porto partono diverse escursioni verso la Punta degli Infreschi (non lontana da Marina di Camerota). La sua costa è disseminata di grotte carsiche, di cale raggiungibili solo dal mare e di torri di avvistamento saracene.
Le spiagge di Scario sono indubbiamente magnifiche e fanno parte dell’area marina protetta degli Infreschi e della Costa della Masseta, la quale si estende da Baia degli Infreschi fino al centro abitato di Scario, fa parte del Golfo di Policastro e ricade nel comune di San Giovanni a Piro. Lungo questo tratto di costa troviamo numerose cale, tra cui alcune molto rinomate come la spiaggia del Marcellino o spiaggia dei Francesi, e anche grotte come la Grotta dell’Inferno.
Tra le spiagge più belle di Scario troviamo sicuramente la Spiaggia di Scario, nei pressi del porto del Golfo di Policastro. Il litorale non è molto grande ed è stato interessato da alcuni lavori per la sua protezione. Sono state, inoltre, posizionate alcune barriere frangiflutti per ostacolarne l’erosione costiera.
Andando verso nord lungo la costa di Scario, troviamo La Spiaggia della Tragara, spiaggia formata da piccoli ciottoli che accompagnano il bagnante in acqua. Non è molto grande ed è raggiungibile con l’auto a poche centinaia di metri dai pressi del centro abitato di Scario.
Molto nota la Spiaggia del Marcellino, detta anche Spiaggia dei Francesi, considerata una delle più belle spiagge del Cilento con l’arenile largo un centinaio di metri e composto da piccoli ciottoli. Per giungere sulla spiaggia del Marcellino è necessario utilizzare un’imbarcazione oppure seguire il sentiero che scende dal pianoro di Ciolandrea.
Dall’estate 2020, inoltre, è stata riaperta una delle perle della Costa della Masseta, la Spiaggia della Resima. Una spiaggia divida da un costone roccioso dalla Spiaggia dei Francesi e caratterizzata da dei ciottoli bianchi.
Scario è, dunque, assolutamente uno dei pezzi di terra più belli non solo del Cilento, ma dell’Italia intera, la cui scarsa urbanizzazione rima e l’istituzione del parco poi hanno consentito di mantenere un notevole pregio paesaggistico ed un bassissimo livello di inquinamento difficilmente riscontrabili in altre località costiere.
Andrea Della Rocca