Come nelle migliori sceneggiate il colpo di scena è arrivato puntuale: quando i protagonisti ancora in campo si accingevano a percorrere l’ultimo miglio con la presentazione delle liste e dei simboli alla commissione elettorale comunale, la lista dei cittadini a “5 stelle” è stata esclusa dalla competizione elettorale di Capaccio Paestum.
Il motivo è tanto banale quanto beffardo! Dopo un’attesa di 3 mesi e più dalla richiesta di ottenere la bollinatura da parte dei detentori del “diritto” di concedere il simbolo divisi tra Roma e Milano, l’agognato ok è arrivato giusto due giorni prima della scadenza, per cui la corsa a far sottoscrivere l’accettazione della candidatura dei candidati in lista è stata fatta nel breve arco di una giornata.
Da questo particolare, presumibilemente, è scaturita l’irregolarità formale (che in questi casi è sostanziale) che ha fatto decretare l’esclusione dalla competizione il 4° candidato alla carica di sindaco, Ernesto Franco.
Lo stesso ex candidato alla carica di sindaco ha comunicato la ferale notizia ai sostenitori e agli avversari con un video registrato e pubblicato su Facebook assumendosi la responsabilità del fallimento ma promettendo che i 5 Stelle Capaccesi saranno sempre in prima fila a contrastare il mal governo della Città dei templi.
L’amaro che resta in bocca al coordinatore del movimento traspare dalle parole pronunciate e dall’atteggiamento remissivo espresso nel video in quanto le sue aspettative sono andate deluse ed anche i suoi compagni di viaggio hanno dovuto bere l’amaro calice della sconfitta senza aver potuto nemmeno combattere.
I commenti sull’accaduto si sprecheranno sui marciapiedi e negli abituali ritrovi dei Capaccesi nei riguardi di Ernesto Franco e della sua incapacità di gestire una procedura che pure li aveva visti protagonisti nelle passate elezioni. Ma resta il fatto che il confronto elettorale rimarrà tronco di una componente che avrebbe potuto aggiungere argomenti al dibattito politico che animerà il confronto elettorale nel prossimo mese.
A questo punto bisognerà prendere atto che l’evento elettorale partito con una pletora di candidati (oltre 10) vedrà solo tre protagonisti: Franco Alfieri, con 8 liste a sostegno; Enzo Sica, con 4 liste; e Italo Voza, con 3 liste.
Il panorama degli schieramenti in campo vede ancora ai nastri di partenza candidati di vecchio pelo che, in molti casi sono rimasti al fianco dei loro riferimenti storici; ci sono altri che hanno scelto di cambiare la bandiera sotto la quale tentare di essere ancora una volta protagonisti; si trovano negli elenchi anche diversi cognomi noti abbinati a nomi (figli o parenti) che si affacciano sulla scena politica per la prima volta; infine ci sono anche diversi volti nuovi che sono stati tentati dalla voglia di mettere a disposizione le loro competenze e, soprattutto, i loro entusiasmo di neofiti della comunità in cui vivono, studiano, lavorano …
Tutti avranno modo di spiegare i motivi che li hanno indotti a scendere in campo al fianco dell’uno o dell’altro.
Solo una cosa chiediamo a tutti i candidati: in caso di “dissapori” con il sindaco con cui andranno a sedersi in consiglio comunale, invece di andare dal notaio per mandarlo a casa, prendano l’impegno di dimettersi e non ci facciano assistere all’indecoroso spettacolo al quale siamo stati abituati da oltre 20 anni …