Sulla vendita dei libri scolastici e sul ritardo negli acquisti dovuti al posticipare dell’inizio dell’anno scolastico a causa del Covid, abbiamo raccolto i commenti di alcuni commercianti a Sala Consilina. “La vendita dei libri non è come tutti gli altri anni – dice Domenico Trotta che ha una cartolibreria in pieno centro a Sala Consilina – abbiamo registrato un calo del 30% se non di più proprio perché non c’è un’informazione esatta dell’apertura. Alcuni genitori non credono neanche che si vada a scuola il 24 settembre e non vedono vie d’uscita nel mettere in sicurezza gli istituti scolastici. I più fedeli in qualità di genitori hanno acquistato già dei libri. Un calo forte lo abbiamo sulla cartoleria e cancelleria cioè sugli zaini e tutto ciò che concerne alla scuola per lo stesso motivo: non c’è la sicurezza di ripartire con la scuola. Le problematiche a Sala centro ci sono e sono pure evidenti però credo che la cosa sia generale come nelle periferie o nei centri commerciali perché la gente è molto insicura su quanto possa ancora succedere”. A queste parole fanno seguito quelle di Antonio Esposito, titolare di un’altra cartolibreria in centro: “Quest’anno è ancora un po’ presto per tirare le somme però sostanzialmente stiamo mantenendo lo stesso numero di ordini degli anni passati – dice – il problema principale è un lento degrado purtroppo delle vendite di tutte le librerie causato dalla speculazione finanziaria usata dai supermercati e dai grossi gruppi sui quali noi possiamo fare poco e con cui difficilmente possiamo competere in termini di prezzo. Ovviamente in termini di servizio, le librerie tradizionali, offrono un servizio del tutto differente e molto più veloce e affidabile rispetto a questi grossi gruppi. Il Covid ha cambiato un po’ le tempistiche dell’acquisto dei libri però chi aveva già intenzione di acquistare libri nuovi per le scuole si è già mosso con largo anticipo e stiamo già lavorando abbastanza bene. Su quello che accadrà dopo l’apertura delle scuole che è avvenuta quindici giorni successivi rispetto al solito, su quello potremmo tirare le somme tra quindici/venti giorni. Su una crisi generale che dura da tempo, se dobbiamo tirare le somme rispetto agli scorsi anni a due o tre anni fa. Sostanzialmente non stiamo avendo grossi cali, è normale che ci sia una leggera flessione perché da una parte ci sono le grosse catene dei supermercati e dall’altra il mondo di internet che abbaglia con dei prezzi che non sono alla fine reali, di conseguenza è normale una leggera flessione appunto, però non c’è una vera e propria crisi del settore per il libro scolastico. Almeno sinora”. Antonio Cutolo ha un negozio che vende tra le altre cose anche quaderni e prodotti di cancelleria e riflette: “La vendita di tutto ciò sta andando molto lentamente, ogni anno c’è sempre un calo e quest’anno si sente ancora di più a causa della diffusione del Covid. Vige l’incertezza sull’apertura delle scuole e se proseguirà nella normalità. La gente non è tanto convinta né tranquilla sulla ripartenza”.
Antonella Citro