Nell’aula magna delle scuole elementari di Sala Consilina, venerdì 29 novembre, si è tenuta una lectura dantis in collaborazione con la Società Dantesca Italiana Comitato di Salerno. All’evento moderato da Pietro Cusati, hanno preso parte Giovanni Lovito studioso di Dante e docente presso l’istituto Camera di Sala Consilina e la professoressa Lia Persiano membro del direttivo della Società Dantesca Italiana Comitato di Salerno e già docente di Filologia Romanza presso l’Università degli Studi di Salerno e dirigente scolastico presso gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. «Parlare di Dante significa parlare di un uomo che ha eternità perché in effetti si rivolge a chiunque di qualsiasi epoca e di qualsiasi momento – afferma la professoressa Persiano – tutto sta a valorizzare l’umanità che è vivissima, che è dolente, che è pugnace, che è combattiva, che è riflessiva, e che nella solitudine matura grandi visioni, grandi pensieri. Lui ha studiato tutta la vita e ha studiato fino a diventare quasi cieco per costruire il miracolo che è la sua lingua. Come membro della “Dante Alighieri” dico che certamente è un fatto positivo anche a scadenze larghe nel tempo promuovere questa lecture dantis perché ho visto che a Sala Consilina i ragazzi partecipano, leggono bene e con appropriati sentimenti, il che vuol dire che non leggono in maniera meccanica. E quando è precoce il rapporto con questi autori che sono grandissimi e sono difficili, sono complessi perché sono Opere mondo, come è stato detto perché ci sta tutta l’umanità dentro, si legge allora precocemente, e restano dentro come una lezione di vita. E allora producono i frutti maggiori. Occorre avvicinare i più giovani a Dante e non bisogna incorrere nell’errore concettuale che sono piccoli e non capiscono. Tutto sta a trovare le parole per farlo capire. Non ci sono concetti proibiti per i bambini, anzi, i bambini più sono piccoli più intuiscono il nucleo concettuale delle cose. In alcuni istituti magistrali, fanno dei tirocini spiegando ai bimbi la filosofia. E loro aspettano quell’ora con gioia. Quindi bisogna trovare le parole giuste per farglielo capire. Non ci sono argomenti preclusi alla mente umana. Dante ce lo insegna». Il pomeriggio è stato allietato, inoltre, da alcune esecuzioni musicali a cura degli allievi della scuola media di Sala Consilina.
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