“Prima di me hanno raccontato l’amore i grandi poeti basti pensare a Shakespeare. Quello che hanno detto loro coincide esattamente con quello che penso io ma loro sono stati più bravi di me. Anche se per loro la donna è, era di più. Era la rappresentazione della bellezza, della poesia. Quindi spesso non esiste la donna ma è proprio attraverso la donna che si parla dell’amore”, sono le parole pronunciate dall’attore, doppiatore, regista, sceneggiatore e produttore italiano Giancarlo Giannini raggiunto nel suo camerino al termine dello spettacolo “Le parole note” andato in scena sabato scorso al teatro Mario Scarpetta di Sala Consilina diretto da Sergio Marra. Un viaggio nell’amore e nell’immagine unica, eterea e incantevole, indimenticabile della donna attraverso la lettura recitata dei versi scritti da Pedro Salinas, Pablo Neruda, Elizabeth Barrett, Dante Alighieri, Cecco Angiolieri, Giacomo Leopardi Garcia Lorca, Marquez solo per citare qualcuno. Una momento di letteratura e musica accompagnato da brani inediti del sassofonista partenopeo Marco Zurzolo suonati dal suo quartetto nel quale Giancarlo Giannini attraverso la sua voce inconfondibile e calda ha regalato emozioni senza tempo al pubblico rapito da quella magia. “Il pubblico salese mi è parso attentissimo e spero di aver soddisfatto anche il desiderio di capire perché alcune poesie non sono facili da capire come quelle di Salinas – continua Giannini – però sentire anche il suono come una specie di musica dell’autore che usa le parole, è sempre bello arricchire la nostra conoscenza di cose anche nuove. La tecnologia ha fatto passi da gigante, lo dico io che ho studiato elettronica e sono anche attento ai nuovi modi di comunicare che hanno da un lato dei momenti positivi e dall’altro hanno anche effetti positivi. Questo è il divenire dell’uomo che non è mai tornato indietro nella storia. In questo momento di crisi, l’uomo troverà il tempo di risalire e inventare qualcosa forse non di tecnologico ma sempre pensato come una filosofia, una meta della vita. Il film è la scoperta di due persone che sanno e che stanno raccontando una bellissima favola per altri uomini come loro”. Atmosfere mistiche, malinconiche, amorose e ironiche quelle vissute nel teatro salese. “È un mondo che scopri – ha rivelato Giancarlo Giannini – sono rimaste impresse nel mio cuore tantissime musiche tra le quali quelle di Nino Rota. Abbiamo sempre avuto personaggi incredibili grandi pittori, grandi fotografi e uomini di spessore nella cinematografia, abbiamo avuto grandi registi come De Sica e Spielberg. Tuttavia il mondo invidia la creatività e la fantasia degli Italiani. Forse noi sappiamo sfruttare poco queste nostre qualità, i pregi e i difetti sono sempre il rovescio della medaglia che dobbiamo tenerci”. Poco prima della serata Giancarlo Giannini si è intrattenuto con i giovani del Forum salese per rispondere alle loro curiosità e raccontarsi.
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