di Antonella Citro
“Diritto e società. La violenza e i minori – vittime ed imputati” è il convegno organizzato dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani e dall’ordine degli avvocati di Lagonegro, moderato da Antonio Manzo, che si è tenuto venerdì 3 marzo a Sala Consilina. “Il diritto minorile nella nostra legislazione è avanzatissimo, credo che sia invidiata da tutta Europa ma anche seguita da tutta Europa – afferma Pina Cucco psicologa e giudice onorario al tribunale per i minorenni di Salerno – oggi il tribunale per i minori non ha più il sostegno territoriale perché l’investimento economico è esiguo. L’ambiente nel quale vive il minore è importante ma non determinante nel senso che esistono disposizioni individuali ed esiste possibilità di utilizzare ambienti diversi”. Interviene anche l’avvocato Sebastiano Tanzola: “La perdita di valori è riferibile a episodi di violenza dove i minori sono sia vittime che carnefici – ha detto – è un tema che richiede una compenetrazione particolare. Il nostro ordinamento è teso alla rieducazione e al reinserimento del minore ma trascura la vittima minore del reato perché la garanzia viene fornita all’imputato e non viene fornita alla vittima del reato. Questa è una discrasia del nostro ordinamento che deve essere colmata. È evidente che scuola e famiglia hanno ruoli importanti. La perdita di valori ha portato allo sviluppo della violenza”. Un tavolo di discussione su tematiche molto sensibili e delicate attorno al quale si sono trovati a riflettere esperti e addetti ai lavori. “La tutela dei minori, parte offesa dei reati, è importante ma dobbiamo anche verificare il fatto che molti minori diventano imputati perché commettono loro i reati – ha detto l’avvocato Angelo Paladino presidente UGCI – ci sono fenomeni nuovi e occorre dare risposte. La presenza di minori nella organizzazione camorristica a Napoli, il cyberbullismo a scuola dove i minori sono vittime e carnefici, fenomeni che devono impegnarci nella difesa, ma anche la famiglia, la comunità e la chiesa devono intervenire regolamentando i rapporti nella società”. Dopo gli interventi del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lagonegro Vittorio Russo, del professore Raffaele Rauty docente di Storia del pensiero sociologico della Università di Salerno, è intervenuto Pasquale Andria, Presidente del tribunale per i minorenni di Salerno. “Il ruolo del tribunale non è solo importante, non facilmente sostituibile, certamente non surrogabile da interventi riformatori che si preannunciano – ha riferito – occorre che alcuni magistrati si occupino in modo esclusivo di minori. La riforma deve andare avanti non nella versione attuale molto confusa e tale da prevedere una disfunzionalità totale del sistema giustizia. La scuola è fondamentale per l’istruzione, la socializzazione e l’educazione, è molto preoccupante il fatto che stia riaffiorando in dosi massicce il fenomeno della dispersione scolastica soprattutto nella fascia della istruzione secondaria di II grado quella cioè che riguarda l’istruzione professionale e tecnica. Ciò vuol dire che la scuola funziona poco”. Ha chiuso i lavori Monsignor Antonio De Luca vescovo della diocesi di Teggiano Policastro.