di Antonella Citro
Che cos’è il centro Una speranza?
Casa, centro Una speranza è l’inizio della realizzazione di un sogno dei genitori, coloro cioè che fanno parte dell’associazione Una speranza onlus che, hanno reso il dolore e la sofferenza per la disabilità una ricchezza, una possibilità di costruire un bene comune per il territorio. Il centro infatti nasce con questo obiettivo, è una struttura della comunità ed è diventato un bene della fondazione della comunità proprio perché vuole confermare nel tempo sempre questo obiettivo che è quello di soddisfare le esigenze della disabilità relativamente al territorio.
Che cosa vuole essere allora il centro?
Vuole essere un luogo di aggregazione, un luogo di condivisione perché la disabilità possa essere un momento di integrazione nei confronti della comunità. Questa struttura che verte su quattro livelli, a piano terra ha la sede dei laboratori diurni, della mensa e della cucina. Diamo così spazio a un’attività più concreta per la disabilità; è circondata questa struttura da tanti terreni e vuol dare il via anche a una fattoria sociale per fare in modo che i disabili possano concretamente essere operativi nella società prestando le loro opere e attività in base alle abilità che presentano. È un sogno che si realizza, è un obiettivo importante. È un bene per tutto il territorio.
Com’è nato il centro?
Grazie al contributo del territorio e si porta avanti con questa modalità: ogni donazione è preziosa per l’allestimento, è preziosa per le attività. E chiunque voglia, può far riferimento ad alcuni centri commerciali del posto per contribuire all’allestimento del centro e per dar vita a delle attività sempre più importanti. La struttura è aperta dalle 8:00 alle 17:00 dal lunedì al venerdì ed è aperta a chiunque ha voglia di visitarla.
Importante è stato il contributo dei genitori degli ospiti presenti nel centro.
Grazie ai genitori, agli operatori e alla comunità abbiamo avuto l’occasione di veder nascere questa struttura. Grazie alla loro determinazione abbiamo potuto partecipare ed essere partecipi a un progetto assai più grande di noi che è l’allestimento di un luogo di aggregazione dove i familiari degli ospiti possano trovare compagnia con gli altri e possono anche loro essere seguiti in base alle loro abilità nelle attività quotidiane. Una vera scuola, un luogo di comunità. Un sogno che abbiamo colto come realtà proprio perché la loro determinazione dovuta ad esigenze più profonde, come la gestione della disabilità, ci ha dato modo di poterla vivere appieno.