Di Antonio Sarraino
Mattinata emozionante, quella di oggi 27 aprile … a Sacco c’è stata la commemorazione di Nicola Monaco, giovane di origine sacchesi che perse la vita mediante fucilazione il 31 marzo 1945.
Figlio di Giuseppe Monaco e Angelina Zoccoli, classe 1924, combatte dapprima con l’esercito italiano e si dà poi alla macchia a seguito dell’armistizio di Cassibile del settembre 1943. Partecipa a diverse delle nascenti formazioni partigiane delle Langhe fino ad aggregarsi al 1⁰ Gruppo Divisioni Alpine, nel quale raggiunge il grado di intendente generale, comandando il raggruppamento di Rocca Cigliè (CN).

Catturato dalle truppe nemiche, è torturato e fucilato.
Lo stato italiano ha ricompensato il suo estremo sacrificio con una Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Accorreva tra i primi nelle file partigiane partecipando a numerose e rischiose imprese.
Volontario in una azione di estrema importanza e del massimo rischio, circondato da forze soverchianti, resisteva sino all’esaurimento delle munizioni. Catturato, suscitava l’ammirazione del nemico che gli concedeva l’onore delle armi. Condotto in carcere, sottoposto ad estenuanti interrogatori seguiti da percosse rispondeva virilmente: «Preferisco morire piuttosto che tradire».
A testa alta, sorridente, si avviava al luogo del supplizio e si immolava da eroe, come da eroe aveva combattuto. La sua voce non tremò nel lanciare l’ultimo grido: «Viva l’Italia!».”.
Altri riconoscimenti sono giunti negli anni dai comuni di Sacco e di Salerno, nonché dalla sezione di Salerno dell’ANPI che è intitolata a suo nome.
Alla commossa commemorazione, che si è tenuta in piazza Nicola Monaco, erano presenti il sindaco del comune di Sacco Franco Latempa, il presidente dell’ANPI di Salerno Ubaldo Baldi, il presidente dell’ANPI sezione di Aquara Arturo Stabile e i rappresentanti dell’Associazione Bersaglieri Alburni- Cilento-Calore-Vallo di Diano, sezione di Roscigno.
