Il Rotaract Club Sala Consilina – Vallo di Diano, giovedì 25 Giugno, ha attrezzato al Centro Antiviolenza Aretusa un’aula informatica. Obiettivo della donazione è quello di rendere sempre più efficiente il Centro per facilitare l’accesso a tutte le donne in difficoltà presenti sul territorio, nonché quello di fornire una piattaforma da poter mettere a disposizione delle stesse. Collaborazione costante, quella dei soci del Club con la responsabile del Centro Katia Pafundi che ha coinvolto tutto il Rotaract Distretto 2100. Alla donazione era presente, infatti, la Rappresentante Distrettuale Rotaract Mariagrazia Ciccone che ha supportato il Club Valdianese. Impegno e passione, soci ed operatrici, insieme, si sono intrecciati durante queste collaborazioni, andando di pari passo con l’entusiasmo ed il sostegno di tutti coloro che, prendendo parte alle iniziative rotaractiane, hanno permesso di dare un piccolo contributo per contrastare quella che ormai è una grande piaga sociale. Sabato 27 giugno, invece, presso la libreria Mondadori di Antonio Lullo a Sala Consilina è stato conferito il premio letterario Luigi Morello, il caposquadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Sala Consilina scomparso a marzo scorso a causa del Covid 19. Un’iniziativa che i giovani rotaractiani hanno sentito dal profondo e che hanno voluto lanciare nella comunità di appartenenza di Luigi, un uomo buono generoso e coraggioso che si è speso tanto per il territorio e che ha lasciato un ricordo indelebile. Attimi di comprensibile e lucida emozione sono trapelati nel corso della mattinata alla quale, oltre i familiari di Luigi Morello, rotariani e le famiglie dei tre vincitori hanno preso parte anche il sindaco Francesco Cavallone e l’assessore alla cultura Francesco Spinelli. Viola Nigro di Sala Consilina è arrivata prima al Premio e ha vinto un buono di 250 euro spendibile presso la Mondadori, Carol Tarateta di Auletta è stata la seconda e le è stato consegnato un buono da 200 euro, Vincenzo Pica è stato il terzo vincitore con un buono da 150 euro. Tutti hanno letto ad alta voce un piccolo passo del loro componimento. “Come famiglia siamo molto orgogliosi di questo premio e siamo sicuri che anche mio padre lo sarebbe stato perché è stato sempre al fianco dei giovani e con loro ha intrapreso molte iniziative. E lui, come noi oggi, avrebbe gioito di questa giornata. Certo sentire un premio in memoria di Luigi Morello per noi è ancora difficile da accettare però andiamo avanti seguendo la strada tracciata da lui”, queste le parole di Francesca Morello, la figlia di Luigi, comprensibilmente emozionata. Una ragazza forte e dolce che ha ereditato molto dal suo papà così straordinario. “Per noi è stato un momento di crescita portare i giovani ad analizzare in maniera più critica quello che era il periodo appena trascorso. In più è stato un grande onore trovare un modo per essere vicini a Francesca, nostra socia, in nome di un uomo che abbiamo conosciuto sia a livello umano che come comandante dei vigili del fuoco e che c’è stato sempre tanto vicino – dice Amelia Borgia Presidente del Rotaract Club Sala Consilina Vallo di Diano – sono tanti i ricordi che mi legano a lui. Ci ha dato molti consigli e lo ringraziamo. Nell’anno di presidenza di Raffaele La Regina, abbiamo organizzato Occhio alla strada e, in maniera diretta e a tratti cruda, Luigi sensibilizzò molti giovani su tematiche molto attuali”. Aldo Manno che è responsabile del progetto invece commenta: “Il premio letterario Luigi Morello nasce dalla domanda di mettere i ragazzi nella condizione di potersi esprimere sui sentimenti legati al loro vissuto ai tempi del Covid, quali fossero le loro riflessioni e considerando la vicinanza che Luigi Morello ha avuto sempre anche nei confronti dei bambini e dei ragazzi, in generale, abbiamo ritenuto opportuno dedicarlo per il primo anno alla sua figura. L’idea è quella di continuare ad istituire questo premio letterario e, speriamo, con il passare del tempo e, scongiurando eventi tragici, di impostare altri premi letterari allo stesso modo e di mettere i ragazzi nella condizione di esprimersi liberamente per essere poi premiati per ciò che scrivono sulla base di quello che provano. Non ho avuto modo di conoscere Luigi Morello direttamente però dai sentimenti e dai ricordi unanimi delle persone e di sua figlia Francesca che conosco bene, è come se lo avessi conosciuto anche io”.
Antonella Citro