Convocato a Roscigno Vecchia da una telefonata “perentoria” di Donato Stabile che ha a cuore il destino dell’imponente chiesa di San Nicola di Bari situata nella piazza Nicotera della città dichiarata “morta” per decreto alla fine del 1800.
Donato è un artista fuori dagli schemi, ex dipendente del Ministero del Mibac in pensione, nonché mio ex compagno di scuola all’Istituto Magistrale di Piaggine agli inizi degli anni ’70 del Secolo scorso,
Arrivo nell’assolata piazza Roma con Gina in una bella giornata di sole risalendo la stradina interpoderale che dal Sammaro porta alla l vecchio borgo.
Ad accoglierci il “custode del tempo”, Giuseppe Spagnuolo, che è ormai parte attiva del paesaggio incantato che si trova di fronte chiunque vi arrivi per la prima volta. Insieme a noi arriva Gaetano Ricco con i suoi accompagnatori e lo stesso Donato “assistito” da Tonia Di Stasi Oristano imprenditrice di Felitto.
Spagnuolo non perde occasione per alzare il sopracciglio di fronte all’ennesima iniziativa per ridare fiato al progetto di recupero funzionale della “Pompei del ‘900”: “qui è meglio non toccare nulla!”
Siamo raggiunti anche dal sindaco, Pino Palmieri, da un suo collega consigliere di maggioranza e dallo storico presidente della Pro Loco, Franco Palmieri.
Donato è molto irrequieto anche a causa delle poche persone che hanno accettato di risalire la valle del Calore per raggiungerlo! Si giustifica per la scarsa presenza, è agitato per il mancato arrivo di don Donato, il parroco custode delle chiavi della chiesa che non potremo visitare, e avvia la discussione esortando tutti noi sulla necessità di fare squadra per sostenere un’azione di sensibilizzazione tesa al restauro della chiesa. L’obiettivo dichiarato è quello della riapertura al pubblico, oltre ad evitare che crolli definitivamente. Il sindaco Palmieri ricorda ai presenti che è imminente la sottoscrizione della concessione del comodato della chiesa al comune da parte della diocesi di Teggiano e Policastro: c’è già un accordo informale con il vescovo Antonio De Luca.
Questo atto sbloccherà l’utilizzo dei fondi già stanziati per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza, recupero e restauro.
Poi si tratterà di mettere a “reddito” sia l’utilizzo della chiesa sia il rilancio l’intero borgo sul mercato turistico.
Gaetano Ricco e suo fratello Carlo sottolineano l’urgenza di ri – motivare le comunità di Roscigno e dei paesi limitrofi (Sacco, Corleto Monforte, Piaggine, Bellosguardo … a riprendersi cura del patrimonio che le vicissitudini della storia le ha resi destinatarie.
La discussione, come avviene sovente i queste occasioni, prende pieghe diverse a seconda delle sensibilità degli interlocutori. Infatti, sia il sindaco sia Donato non perdono l’occasione per rinvangare ciò che poteva essere fatto e non è stato. A cominciare dalla messa in sicurezza di interi fabbricati che il tempo prima deforma e poi abbatte. Oltre al tempo, però, c’è anche tutta la partita burocratica relativa alle proprietà degli immobili e al decreto di evacuazione firmato dal prefetto di Salerno nel 1962 che decretava l’abbattimento delle case e della stessa chiesa. La lentezza, della burocrazia (in questo caso “fortunata”) ha consentito alla “Pompei del ‘900” di poter continuare a “vivere” e a far rivivere un mondo d’altri tempi.
La mattinata si conclude con la presa d’atto che, almeno per quel che riguarda i destini della chiesa di San Nicola di Bari che dà un senso alla piazza Nicotera, l’imminente sottoscrizione del comodato d’uso pluridecennale al comune da parte del vescovo di Teggiano, si può restare in fiduciosa attesa. Il sindaco, Palmieri si impegna a ritrovarci a Roscigno Vecchia per la sottoscrizione formale dell’accordo e, in quella occasione, riaprire il dibattito sul futuro prossimo di un luogo richiamato in vita da un tempo remoto.
Lasciamo la piazza in ordine sparso per poi ritrovarci, inconsapevolmente, nell’agriturismo Terra Nostra situato nel comune di Corleto Monforte a consumare, dopo avere superati i controlli prescritti per evitare di essere contagiati dal Covid 19, un abbondante quanto gustoso pranzo ad un prezzo imbattibile.
Bartolo Scandizzo