Da parecchi mesi mi trovo a lavorare a Roscigno, nella sede LSU del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Da allora, occasionalmente in precedenza per portare a termine determinati lavori da LSU, ho osservato il lavorato dell’Amministrazione Comunale. Presente, disponibile, cortese, ha operato per la comunità. E stata un’azione tesa alla crescita. Nel mese di giugno, rispettando le scadenze, sono stati fatti vari progetti. In aprile è stato presentato il programma turistico per l’estate: progetti e programma approvati dalla Giunta Comunale, dalla maggioranza della Giunta Comunale, molti già finanziati. Nel mese di Luglio è stato deliberato la convenzione dei servizi ad una cooperativa dalla maggioranza.
In agosto, lunedì 20, nel mezzo dello svolgimento del programma turistico dell’estate, tre consiglieri di maggioranza hanno presentato le dimissioni procurando l’interruzione del mandato. E’ stata una giornata piena di incredulità, di domande alle quali si cerca di dare una risposta.
Il Sindaco, Armando Mazzei, presso atto del dato di fatto, e secondo indiscrezioni fatta una proposta di tregua, rifiutata, ci ha salutato ed è uscito dalla casa municipale. Mercoledì 22 è giunto il commissario prefettizio.
Io stentavo a capire ed ancora oggi, a distanza di una settimana, il mio animo è lo stesso. Rifletto continuamente su ciò che è stato fatto e stava per essere fatto. Progetti spediti, per la maggiore parte approvati, in parte attivati ed altri di prossima operatività. Ho ripercorso il cammino costruttivo dell’amministrazione di Roscigno, quel cammino del quale sono stata testimone e di cui ho constatato le varie difficoltà incontrate e risolte.
Roscigno è un comune noto ai più per il borgo di Roscigno Vecchia e il sito archeologico di Monte Pruno. E’ un comune che ho visto caratterizzarsi per la progettualità e per la relativa operatività. Uno dei pochi ad avere avviato lo sviluppo dei servizi sociali, ad avere recepito le normative in materia emanate dal Governo e dalla Regione Campania (la 104, la 162, la 21, la 41), dando lavoro di assistenti domiciliari a giovani, tutti locali (ndr. La 41, interventi a favore della condizione giovanile in Campania, era di prossima attivazione); per le politiche giovanili ha istituito il servizio informa giovani, ha progettato l’ampliamento della biblioteca. Ha recepito, inoltre, le varie normative del Parco attivando il Centro Locale, uno dei pochi in tutta l’area protetta. Si è prodigato per lo sviluppo delle risorse del territorio (museo archeologico; progetto per il restauro di Roscigno Vecchia in cui sono coinvolti esperti a livello nazionale; progetto per Monte Pruno per il quale si parla di una somma di tre miliardi equivalenti a ricchezza ed occupazione), promozione dei prodotti agricoli (nella manifestazione la “Rotondella e il suo territorio” che ha aperto con convegni e dibattiti la via ad una nuova mentalità e una nuova cultura agroalimentare).
Ristrutturazione del centro urbano (rifacimento della piazza principale e abbellimento con fiori, illuminazione, segnaletica); ristrutturazione della casa municipale (abbellimento dell’aula consiliare, ricostruzione del vecchio orologio del paese, ristrutturazione di locali adibiti al centro del Parco ed informa giovani), rifacimento di strade comunali ed interpoderali. Ristrutturazione del cimitero, simbolo della civiltà di un paese. Interventi per la tutela del territorio con un servizio di avvistamento incendi boschivi, impiegando altre risorse umane. Manifestazioni varie, convegni, dibattiti che hanno portato gente nel paese con conseguenti vantaggi. Tra i tanti progetti, ancora, quello per la creazione dell’asilo nido, per la ristrutturazione della scuola materna, il miglioramento del campo sportivo, per la casa per gli anziani di cui manca solo l’ultimo lotto: tutto per la comunità, tenendo conto di tutte le età.
Sono questo le opere avviate dell’amministrazione o meglio da quella parte a cui sono stata vicina nei suoi tre anni di mandato. Sono sicura di avere omesso qualcosa, ma sono certa che voi avete capito cosa voglio dire. Non c’è stato niente che non si è fatto, molti progetti sono in fase di operatività, molti dovevano essere avviati, c’era lavoro da fare. Ci si scaglia contro chi non ha niente, contro a chi lascia le situazioni nella loro immobilità, siamo soliti infatti dire “che fate? Vi abbiamo eletto! Fate il vostro dovere”. I consiglieri della maggioranza di Roscigno l’hanno fatto, allora perché la crisi? Interrompere un’opera positiva e costruttiva va oltre ogni comprensione umana. Si lotta tanto contro l’immobilismo, elemento principe delle nostre zone; i vari amministratori hanno contro di loro il basso indice di popolazione, la posizione geografica, la carenza di strutture. Eppure continuano ad operare, si impegnano per fare uscire i nostri paesi dal loro isolamento, per dare ai cittadini le massime risposte ai loro bisogni. Roscigno l’ha fatto e stava adoperandosi per dare di più. Ho sentito dire “da quando ci siete voi ci sono progetti a manca e a dritta, non ci si capisce nulla, che vi aspettate?”. Eppure è una risposta semplice: il benessere della comunità. Ciò che rimane senza risposta è il perché di questa crisi. Una risposta ci deve essere. Cercheremo di venirne a capo insieme, numero dopo numero, intervistando coloro che sono stati i protagonisti della vicenda, dalla maggioranza alla minoranza. Nel prossimo numero il Sindaco (per me e per quelli che l’hanno votato rimarrà tale) parlerà ai cittadini di Roscigno e ai lettori del Valcalore. Arrivederci.