Ad Alessandro piaceva cantare, ma era un ragazzo poliedrico: studioso, un po’ filosofo, spesso poeta e scrittore. Nel canto sapeva metterci il suo spirito, oltre alla sua voce e il modo singolare di interpretarle. Faceva trasparire il suo amore per la musica leggera e cantava come se gli autori quei brani li avessero scritti appositamente per lui.
Ricordo un episodio, quando era ancora un ragazzino, partecipò ad una gara, dalla quale fu escluso dalla competizione per un motivo formale, organizzata dalla BCC di Monte Pruno nel Vallo di Diano e, nonostante tutto, la sua voce anche quella sera, prima ammutolì la platea e poi la trascinò in un plateale applauso di apprezzamento.
Prima di presentarmi nella piazza dove si è svolto il 4° Memorial in ricordo di Alessandro, sono andata rileggermi quello che scrissi immediatamente dopo che la malattia ebbe tolto ogni speranza ai suoi genitori, parenti e amici:
“Quando la notizia della malattia si materializza e rimbalza di bocca in bocca, entra in tutte le case, fa riflettere grandi e piccoli sul valore della vita, allora si prende coscienza che tutto il resto diventa secondario.
Si vorrebbe fare molto, ed anche di più, per allontanare lo spettro della fine che all’improvviso toglie il sonno sia a chi è colpito sia a chi soffre senza arrendersi all’inevitabile. Ogni segnale che fa “ripartire” la vita viene accolto con sollievo per chi è colpito e diventa una liberazione per chi gli è vicino”.
https://www.unicosettimanale.it/news/cronaca/683951/silenzio–si-muore
Queste parole, a distanza di anni fanno tremare ancora perché possono essere usate per molte delle situazioni simili …
Ed ecco che la sera dell’evento, i miei occhi si sono posati sui suoi genitori seduti tra gli altri genitori che hanno visto svanire il futuro dei loro figli e trasfigurato quello che resta della loro vita.
Infatti, oltre ad Alessandro, anche Pasquale e Vincenzo sono andati ad aggiungersi nel libro che riporta la “cronaca” della Città di Roccadaspide i cui cittadini, anche tra quelli che seguivano da casa grazie alla diretta di “Radio diffusione Calore”, li hanno stretti con animo tremante in un unico abbraccio.
È stato un modo gioviale per ricordare i tre ragazzi: Un balletto introduttivo, una canzone rievocativa: “Non mi avere fatto niente”, cantata da Emanuele come solista.
La scritta che scorre sul tabellone “Ama, ama fino in fondo amico mio che non sei morto!…” a fare da sfondo al palcoscenico.
In prima fila c’è il sindaco, Vincenzo Iuliano, che elogia la comunità di Roccadaspide perché sa non dimenticare i suoi giovani figli la cui vita è stata stroncata quando ancora aveva tutto da “esprimere”.
Molti i familiari di Alessandro, Pasquale e Vincenzo; tanti i loro amici, presenti anche molti conoscenti … un popolo che intimamente “trema” al pensiero dei propri figli o nipoti che sono in questo momento “disseminati” sulle strade del mondo alla ricerca del proprio futuro di studio, lavoro, amore, esperienze … insomma a vivere.
Esattamente quello che i tre ragazzi, che questa sera stanno ricordando, non hanno avuto al fortuna di poter fare.
I tanti giovani presenti, molti amici dei tre, portano con orgoglio la testimonianza dei giorni vissuti insieme. Ed ho la sensazione che, per in questa serata, molti dei presenti siano tornati indietro nel tempo quando i tre ragazzi frequentavano gli stessi ambienti, gli stessi amici con dentro gli stessi sogni e desideri di un futuro roseo.
“È una festa! – dicono gli ideatori dell’Evoli festival – Alessandro sapeva cantare e lo ha dimostrato vincendo in passato e adesso continua a “vincere” vivendo ancora in mezzo a noi”. Il merito va a tutti coloro che hanno permesso tutto ciò: Franco Gianfranco, Franco Fasano, Davide Cantarella, Antonia Criscuolo, Ivano De Simone, Raffaele Ranieri, Massimo Carrino, I Napul’e’, I Myosotis, Marina Lettieri, Serena Stoppiello, Carmen Morra, Attilia D’angelo, Alessandra Fella, Gabriele Iuliano, Nico Ferrera, Claudia Vietri, Federico Di Macco, Simone Vita, Simone D’Eboli, Fabio Salerno, Tonino Battagliese, il Service 2000 dei F.lli. Iuliano …