Le parole che mio nonno ogni volta che ci troviamo a passare nella vecchia casa sono “ora non ci sta nessuno per queste strade, ma prima era la piazza di Roccadaspide”.
Progetti finanziati dalla Regione Campania, riqualificazione approvata per 3 milioni e 800 mila euro nel 2014, recupero e valorizzazione dell’area intorno al castello medievale, ma mai nessun progetto approvato per la riqualificazione dell’ex centro storico.
Prima era la piazza di Roccadaspide, la chiesa di S. Sinforosa con la sua festività ogni anno, ripopolava ancor di più il centro storico. Ora invece, non c’è rimasto più nessuno, poco più del nulla. La vecchia chiesa della patrona di Roccadaspide, quasi non più agibile e certamente è chiusa da circa 20 anni!
Nel 2005, l’allora sindaco Girolamo Auricchio, oggi vice sindaco, teneva molto a riqualificare il centro storico ma, a parte il rifacimento di alcune vie e della rete idrica e gas, mai nessun progetto è stato messo in campo per il recupero delle abitazione private. L’odierna amministrazione comunale, retta dal sindaco Gabriele Iuliano come confermato in un’intervista per i nostri lettori affermava: “Sul centro storico noi stiamo immaginando tutta una serie di iniziative da ultimo è uscito proprio questo nuovo bando del Ministero dei Beni e delle attività culturali per il turismo e stiamo già studiando il modo per intervenire. La riqualificazione delle vie è stata fatta in concomitanza del rifacimento della rete idrica e con la rete del gas metano. Ma la nostra idea è di rendere il nostro centro storico un borgo turistico che diventi la porta del Cilento con un albergo diffuso. Il patrimonio dismesso va riqualificato basandoci anche su esperienze già fatte in Italia e all’estero “.
Da queste parole si desume che l’importanza per la riqualificazione del centro storico c’è! L’amministrazione comunale insieme ai cittadini rocchesi vogliono che il centro storico venga recuperato, ma con quali risorse? Quale dovrà essere il ruolo dei proprietari? Come coinvolgere i proprietari che vivono lontano in altri mondi?
Le vecchie strade ancora in pietra, le case abbandonate, quelle ancora ospitano i pochi anziani rimasti, salite che conducono alla piazza XX settembre i Rocchesi le vedono solo in occasione delle processioni di Sant’Antonio e dei santi Patroni, Santa Sinforosa, Getulio e i sette figli: quest’anno nemmeno i “santi” sono passati perché confinati, come i fedeli, nelle chiese a causa del Covid 19.
Cosa ne sarà nei prossimi anni se non daremo una svolta alle nostre radici ? Abbiamo bisogno del nostro centro storico per valorizzare la storia del popolo che vi ha vissuto.
Fabiola Scorziello