Di Adriana Coralluzzo Dopo la bella intervista a Gabriele Antico cambiamo reparto, spostandoci in attacco e leggendo le parole di Samuele D’Agosto: Come si chiama la società di Roccadaspide in cui sei cresciuto?Ed il coach che ti ha seguito in questo percorso di crescita? “ASD Roccadaspide , Mister Oristanio e Contaldi”. Considerando il poco fair play del calcio italiano, le società giovanili hanno una responsabilità in questo secondo te? Alla crescita tecnica credi sia corrisposta una crescita morale di te come uomo, prima che come calciatore? “Nel settore giovanile si costruisce la base di un percorso umano prima che calcistico. Alcuni valori come il fair-Play, il rispetto delle regole, il rispetto per l’ avversario, per l’ arbitro, sono replicabili anche nel sociale. Personalmente credo di dover imparare ancora tanto e grazie all’ ausilio degli educatori nel Settore Giovanile del Napoli cercherò di diventare innanzitutto un uomo e poi eventualmente un calciatore”. Quali altri ragazzi cilentano possono essere futuribili secondo te? “Mi auguro tanti, anche se so benissimo che la strada è lunga e ricca di insidie. Basti pensare che solo il 3% dei ragazzi del Settore giovanile arriva in Serie A. Cito comunque Oristanio, Guadagno, Zunno, Rekik e Ruocco e Gabriele Antico”. Qual è il giocatore che ti ha messo più in difficoltà nel campionato locale? “Ho appena iniziato il campionato e già mi rendo conto che quest’ anno sarà molto più difficile e competitivo”. Come ti trovi nella tua nuovo squadra, città e scuola? “Mi reputo un fortunato perché gioco nella squadra del mio cuore ,nella città più bella del mondo e in una società che è tra le prime in Europa. Lo studio per me è determinante perché è l ‘ unica certezza che ho mentre il calcio è un grosso punto interrogativo. Dunque darò il massimo per raggiungere i miei obiettivi calcistici ma solo dopo aver dato tutto me stesso a scuola”.
