Dopo due anni di pausa forzata dovuta alla pandemia, il 28 dicembre, alle 20.45, ritorna in scena al Cineteatro “La Provvidenza” di Vallo della Lucania, la compagnia teatrale i100crammatinirussi con “La classe non è eleganza”.
Massimo Sica, regista e attore, presenta così questa commedia in due atti: “È la storia di una coppia appartenente a classi sociali differenti: lei discende dalla baronia di Acquasecca mentre lui non ha nobili antenati. La madre della ragazza rinfaccia continuamente alla figlia la sua scelta di aver sposato un uomo del popolo e non perde occasione per far pesare al genero le sue umili origini. Il ragazzo, inoltre, ha dato vita a una compagnia teatrale insieme a degli amici. Anche in questo caso la suocera lo snobba, poiché lei è abituata a essere presente in teatri importanti dove può vedere e ascoltare la ‘Norma’ di Bellini e non perde occasione per deridere il genero e questa sua iniziativa. Si tratta di uno scontro tra classi sociali ricco di gag e battute brillanti con un colpo di scena finale”.
Un nuovo progetto che rimette in carreggiata questa compagnia amatoriale nata con un ambizioso obiettivo: recitare in dialetto cilentano con la calata degli attori che la compongono. Questo melting pot made in Cilento riesce benissimo tanto che in ogni rappresentazione si registra il sold out sia nei teatri e nelle piazze nostrane che altrove (ad esempio Salerno).
Spesso, protagonista delle commedie scritte da Massimo Sica, è lo scontro generazionale che s’insinua tra i ricordi dei nonni, la pacatezza dei genitori e l’esuberanza dei nipoti. La famiglia, però, è sempre centrale nelle opere dei 100crammatinirussi ed è presente anche in “La classe non è eleganza”, poiché emergono i valori di questo microcosmo e, soprattutto, l’affetto tra persone care.
Un elemento, questo, che ritroviamo prepotentemente al Sud Italia e nel Cilento in particolare e che si contrappone all’anaffettività dei Paesi del Nord Europa. Nella commedia, oltre alle inevitabili e assicurate risate, si pone, quindi, l’accento sull’importanza di una famiglia che segue i tuoi passi, ti ama e ti protegge e che è sicuramente opposta all’individualismo e a quei tipi di cultura che vedono la famiglia come un nido da abbandonare appena si è in grado di vivere da soli.
Tra una battuta e una gag, però, saranno anche altri gli spunti di riflessione: la contrapposizione tra stili di vita differenti (ad esempio la cucina vegana “alternativa” contro quella cilentana), l’eterna lotta tra essere e apparire, la semplicità in opposizione all’esaltazione del denaro e delle griffe.
Gli ingredienti per una commedia riuscita ci sono proprio tutti. Non manca nemmeno una strizzatina d’occhi a uno dei capolavori del teatro italiano: “Miseria e Nobiltà”.
Ma come faranno i nostalgici dei nonni, dei proverbi e di quegli amarcord dal sapore cilentano?
Niente paura. Massimo Sica tranquillizza tutti i fan: “Da gennaio inizieremo a registrare la sit-com ‘Stamme a sente te fazzo ‘nu cunto’ in cui vi è una vera e propria interazione tra giovani e anziani. I primi saranno curiosi di conoscere e scoprire le vicende dei loro nonni mentre i secondi racconteranno la loro storia in cui, naturalmente, parleranno di immigrazione, tradizioni, storia locale… L’incontro-scontro generazionale continuerà in questa circostanza”.
Nuovi progetti che prendono forma mentre la compagnia si appresta a calcare il cineteatro vallese e, successivamente – pandemia permettendo – anche altri palcoscenici.
Un turbinio di dialetti, di risate e di momenti di riflessione per comprendere che, dopotutto, la vera eleganza non è in un abito firmato o in presunti possedimenti, ma nelle azioni di tutti i giorni che mettono in luce l’animo buono di chi vuole essere e non apparire.