Di Gina Chiacchiaro La fascia costiera pinetale che parte da Salerno e arriva fino ad Agropoli è una riserva naturale e questo vuol dire che dovrebbe essere protetta, salvaguardata, curata… Ma ciò avviene? Perché sta morendo e nessuno, dico nessuno, ha fatto un progetto di recupero e di tagli colturali. Qualche tempo fa sono stata in Toscana in Maremma, sulla fascia costiera in provincia di Grosseto e precisamente a San Vincenzo, in un villaggio turistico che si trovava a ridosso della pineta e dal quale si accedeva al mare proprio attraverso la pineta. Ebbene, la pineta maremmana, che è molto simile alla nostra e probabilmente è stata piantata nello stesso periodo e per lo stesso motivo, a differenza della nostra è curata, protetta, salvaguardata… valorizzata! Perché lì è stato possibile e qui da noi no? Me lo chiedo e non ho risposta allora la domanda la rivolgo alle istituzioni pubbliche, agli Enti di competenza, … probabilmente si fa ancora in tempo a restituire dignità ad un bene prezioso ambientale oltre che storico. Arrivare a mare zona Laura di Paestum a ridosso della pineta, parcheggiare l’auto e cominciare a camminare il breve tratto di pista ciclabile che costeggia la pineta dà già una sensazione di benessere perché, appena scendi dall’auto, il profumo acre di resina dei pini penetra nelle narici. Percorrere, poi, il sentiero all’interno della pineta è il completamento del benessere che avevi già assaggiato. Tutto intorno silenzio, solo il rumore delle tue ciabatte da mare che sembrano scandire il tempo è, di tanto in tanto, il cinguettio di qualche uccellino. Comunque, c’è da dire che non sono la sola ad aver scoperto questo salutare ambiente perché c’è altra gente che raggiungo mentre , chi ha più fretta, mi sorpassa. Purtroppo, poi si approda alla fine della pineta, sulla strada che costeggia il mare e un parcheggio di auto infinito ci attende … La magia è sospesa mentre il sole guida e offre colore e calore in attesa della tanto sospirata spiaggia e un bel tuffo nell’acqua blu… Che cos’è e a cosa serve la pineta di Paestum? È una bella domanda che merita tante risposte… Prima di tutto, secondo me, a rigenerare il corpo e la mente per la salutare passeggiata di 1 km circa prima e dopo l’andata sulla spiaggia. Ci permette di scaricare la tensione all’andata e di dare un po’ di tono al corpo. Ci permette di godere di una natura che ci avvolge di colore e ci inebria di profumo. Ci permette di isolarsi con i propri pensieri e di sognare. La pineta è stata piantata negli anni ’30 con la funzione di proteggere la piana del Sele dalla salsedine e di permettere la fruttifera coltivazione di ortaggi e non solo che sono la nostra più importante ricchezza produttiva. La pineta è ristoro, zona picnic, sosta pranzo, pausa riposo… E allora io mi chiedo perché offenderla, violentarla, deturparla, sporcarla, abbandonando in essa qualsiasi rifiuto? Rispetto! È la parola chiave per noi umanità civile … Rispetto è ciò che dovremmo alla natura… Rispetto alla madre terra che ci ospita… Rispetto per i nostri figli che altrimenti ne potranno godere… Rispetto per chi in passato ha fatto la storia… È facile sporcare, lanciare dal finestrino della propria auto il sacchetto di rifiuti, abbandonare gli avanzi di cibo in angoli nascosti, scaricare con disinvoltura tutto ciò che ci è servito e che non ci serve più… Io mi chiedo e lo chiedo a tutti gli altri, anche agli incivili: è così difficile tener pulito il nostro spazio, la nostra casa, il nostro mondo? Anche perché, e ne sono sicura, a nessuno di noi piace mangiare in un piatto sporco!
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