Ripensare la scuola nella società di oggi. Punti salienti per una visione innovativa, concreta e lungimirante
“La scuola deve preparare, oggi, i ragazzi per una società in cui vivranno in futuro, senza sapere esattamente come evolverà la società. Ciò pone un primo grande dilemma, con ricadute importantissime sulla stessa organizzazione concreta dei curricoli, delle materie da insegnare, di quali competenze sviluppare, delle metodologie innovative da introdurre”. La Società Italiana di Pedagogia guida verso utili riflessioni e soluzioni educativo-formative.
La Società Italiana di Pedagogia persegue diversi obiettivi. È finalizzata a promuovere lo sviluppo degli studi e delle ricerche nell’ambito delle discipline pedagogiche; a favorire la costituzione e il potenziamento delle strutture per la ricerca e l’insegnamento nell’ambito delle discipline pedagogiche; a organizzare e sollecitare l’incontro e la cooperazione attiva tra gli studiosi delle discipline pedagogiche; a favorire gli studi sulle professionalità pedagogiche; a promuovere la diffusione della cultura pedagogica in Italia e all’estero. La Società Italiana di Pedagogia, nota SIPED, fra l’altro, cura la rivista scientifica semestrale “Pedagogia Oggi”, si propone come spazio per la pubblicazione dei contributi che intercettano i temi emergenti nel panorama degli studi nazionali ed internazionali riferiti ai diversi ambiti scientifico-disciplinari in cui si articola la ricerca pedagogica. Pedagogia Generale e Sociale. Storia della pedagogia, Didattica e Pedagogia Speciale, Pedagogia Sperimentale, Metodi e Didattiche delle Attività Motorie e Sportive. In relazione ai suoi obiettivi, la S.I.PED.: organizza periodicamente Seminari e Convegni a carattere nazionale e internazionale; istituisce rapporti di collaborazione con Associazioni nazionali e internazionali che hanno fini analoghi e operano nello stesso campo, e con Enti e Istituzioni che hanno competenze nel settore educativo e formativo; cura la pubblicazione di volumi, di una collana e del periodico Pedagogia Oggi, ora Opena Access. Ogni anno Siped premia le migliori monografie in campo pedagogico Vi sono 20 gruppi di lavoro all’interno della società, la quale ha un sito web, una Newsletter settimanale e una pagina Facebook. Fra le pubblicazioni e i documenti SIPED desideriamo attenzionare il Documento “Ripensare la scuola nella società di oggi. Punti salienti per una vision innovativa, concreta e lungimirante”. Il Documento è scaturigine della necessità di ripensare la scuola nella nostra contestualità contemporanea. Un ripensamento in fedele corrispondenza alle specifiche caratteristiche della condizione attuale. La società oggi, più che mai, domanda alla scuola di responsabilizzarsi insieme alla variegata famiglia del nostro tempo. L’interazione dell’istituzione scolastica oggi, dunque, è voluta con l’identità familiare plurale, staccata dalle logiche della concezione della famiglia tradizionale. Il mondo è cambiato e cambia ancora. La scuola è chiamata a rapportarsi con famiglie ricomposte, famiglie monogenitoriali, famiglie allargate, monosessuali ecc. “I servizi del territorio e del terzo settore, riferisce il Documento, si sono aggiunti, in questi decenni, nell’impresa enorme della presa in carico dei bambini e dei giovani. Questo ha introdotto cambiamenti nella vita quotidiana della scuola, arricchito i curricoli e complessificato l’organizzazione della scuola (si pensi ai corsi di teatro, di educazione alla salute, alla sessualità ecc.). La responsabilità è quella di prendere in carico i bambini e i ragazzi per aiutarli a inserirsi nella società in cui vivono”. Il mondo scuola ha quindi il compito di fornire una preparazione ai giovani in un contesto sociale che si proietta in divenire, guarda il futuro. Non è dato però sapere quale sarà nel dettaglio l’evoluzione della società. Tanto cicondiziona a praticare scelte difficili. “Ciò pone un primo grande dilemma, con ricadute importantissime sulla stessa organizzazione concreta dei curricoli, delle materie da insegnare, di quali competenze sviluppare, delle metodologie innovative da introdurre”. La Società Italiana di Pedagogia si pone un fondamentale quesito: cosa vuol dire, attualmente, aiutare i bambini e i ragazzi a inserirsi nella società? Da un lato i giovani devono poter mostrare di essere in grado di rispondere alle richieste del mondo del lavoro e dell’economia, d’altra parte devono trovare un proprio benessere personale e contesti in cui poter esprimere le proprie potenzialità, sensibilità, bisogni, paure, desideri e la propria creatività. E ancora, gli stessi devono poter sviluppare la capacità di diventare consapevoli dei problemi, delle contraddizioni e delle manipolazioni: costruire, cioè, uno sguardo avvertito e critico sul mondo. E ancora: bambini e bambine, ragazzi e ragazze si trovano, e si troveranno sempre più, a essere posti di fronte a scelte importanti, difficili e a volte controverse eticamente. Essi devono, perciò, essere aiutati a individuare un’etica che serva come bussola durante le loro vite, come esseri umani, cittadini, elettori, lavoratori. Insomma, la responsabilità della scuola oggi crea uno stato ansiogeno, proprio perché obbligata a tracciare il profilo educativo e formativo dei giovani, protagonisti di un futuro che non si concepisce. Si teme di fallire. Il mandato della scuola deve rapportarsi all’opera pragmatica “si tratta di definire quali sono i modelli di donna, di uomo, di società, di scuola, di organizzazione scolastica che ogni parte (scuola, famiglia, parti sociali, governo, mondo del lavoro, i ragazzi stessi) ha in mente, non sempre in modo chiaro ed esplicito, e che vengono posti come le finalità cui deve tendere la scuola”. La Società Italiana di Pedagogia nel Documento “Ripensare la scuola nella società di oggi. Punti salienti per una vision innovativa, concreta e lungimirante” affronta la problematica richiamando la necessità della formazione degli insegnanti, della formazione alla relazione, all’affettività e al benessere, dell’educazione e cultura di genere, della democrazia pluralista e dell’accoglienza interculturale, del bullismo: prevenzione e contrasto, della diversità, dell’inclusione e della rete di servizi, della didattica scolastica attiva, partecipativa, cooperativa, della qualità del curricolo, essenzialità dei saperi, dell’innovazione tecnologica e dell’educazione digitale, del bisogno di sviluppare una cultura della valutazione, di una nuova formazione degli insegnanti in relazione a diversi punti centrali. Aspetti che ci riserviamo di presentare, grado a grado, negli interventi successivi e con il supporto prezioso del Direttivo SIPED.
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