di Velina Papa Francesco ha dato indicazioni alla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) l’indicazione per una riduzione del numero delle diocesi in Italia rendendole più coerenti con la media europea e mondiale per numero di abitanti (il numero di abitanti non dovrebbe essere inferiore a 100 mila)battezzati, sacerdoti … Nella nostra regione, la Campania, ci sono 26 diocesi con numeri molto disparati tra loro. Per cui, è evidente che se soppressioni o accorpamenti ci saranno, non si potrà prescindere dai numeri, oltre che si terrà conto di storia, tradizioni e, soprattutto, per capacità di essere un corpo attivo nel contesto territoriale in cui vescovi e curie diocesane sono parte. Nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni sono presenti due diocesi, quella di Vallo della Lucania – Capaccio e quella di Teggiano – Policastro. Esse sono rette, rispettivamente, da Ciro Minieri ed Antonio De Luca. Non è dato conoscere in che tempi e con quali criteri la commissione della CEI consegnerà al Papa la proposta di riordino delle diocesi in Italia. Immaginando le resistenze che in ogni istituzione esistono e persistono quando si mette mano a centri di poteri per modificare lo status quo: basta pensare alla riforma del bicameralismo perfetto (Deputati e Senatori che si palleggiano all’infinito le leggi fin quando non vengono approvate senza modifiche) dello stato in Italia che tutti invocano ma che da decenni non si riesce a realizzare. Come ci sono, non solo in questo caso, resistenze passive (guadagnare tempo) con la consapevolezza che “morto un papa se ne fa un altro” … In questa ottica, però, il nostro territorio non può restare guardare l’evolversi della situazione. Questo alla luce di come vanno le cose in Italia: ogni territorio ha buoni motivi per far valere i loro “meriti” per restare a galla: numero abitanti, retaggio storico, situate in isole, badie e conventi, presenza di criminalità o emergenze ambientali … Ecco perché, è importante che le due diocesi si parlino e concordino un atteggiamento più attivo invece di assumere una posizione attendista. L’area parco, ha assunto da tempo una sua identità che non può che essere legata a doppia mandata con la vocazione ambientalista che, prima lo “splendido isolamento” ha preservato in buona parte, e poi la legge 394 sulle aree protette ha fotografato. Consolidare questa identità è compito delle istituzioni pubbliche (Ente parco, comuni, regione), soggetti privati (Banche, Consorzi, associazionismo …) ma è importantissimo che anche le due diocesi si pongano in prima linea per immaginare un futuro modo di essere e di abitare e, soprattutto, stimolino la capacità di proposta dei cittadini per fare insieme il nostro mondo migliore. Non sono molti nel Mediterraneo che possono vantare 3000 anni di storia! Dopotutto, i due polmoni culturali dell’Europa, quello greco e quello latino, si sono ben integrati e omologati proprio nella colonia chiamata Poseidonia dai coloni Greci che la fondarono e Paestum, dai Lucani che la rinforzarono e dai Romani che la conquistarono. Al di qua del Sele, oltre a Paestum, nacque Velia e fu costruita la Certosa a Padula un’impronta europea posta a cerniera tra i punti cardinali. I primi cristiani, dal momento che la comunità cresciuta a Paestum ebbe il proprio vescovo. La diocesi era unica tant’è che quando Paestum fu abbandonata fu naturale, per il responsabile della diocesi approdare a Teggiano. Nel tentativo di riportare la sede episcopale a Paestum al suo sdoppiamento tra Teggiano e Vallo della Lucania … Insomma, una carrellata di avvenimenti che danno corpo all’identità di un territorio che oggi, a causa del decremento demografico, rischia di dover pagare a caro pezzo gli errori del passato: il riordino delle Diocesi in Campania rischia di chiudere indecorosamente una storia tre volte millenaria. Infatti, su 26 diocesi in Campania dovranno diventare non è difficile immaginare che ci troveremo a lottare per difendere, non tanto degli uffici e due sedi prestigiose, ma per riaffermare che in queste terre è stata fatta la storia. Questa storia è un “tesoro” che abbiamo il diritto – dovere di farlo sempre più nostro per mostrarlo come biglietto da visita in ogni occasione in cui qualcuno voglia, consapevolmente o meno, accantonarlo e sterilizzarlo. Nei momenti critici avere un “Tesoro” per amico che sostiene e accompagna fa comodo … Per consultare la scheda con tutte le Diocesi della Campania clicca qui.
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