Un anno fa, tutti pensavamo di essere padroni del nostro domani, ma poi arrivò il virus e scompagginò tutte le nostre certezze. Da allora, la nostra vita ha subito numerosi scossoni ed improvvise folate di vento, che hanno confuso i nostri pensieri e hanno fatto venire meno anche le prospettive, per un futuro diverso dal presente, perché, in questo preciso momento, non riusciamo più ad immaginare una vita, che ci possa garantire sicure certezze. È davvero molto fuorviante, pensare che il nostro passato, fatto di momenti positivi e negativi, belli e brutti, ma pieni di una totale libertà delle nostre azioni e dei nostri pensieri, possa non ritornare, in tempi relativamente brevi o possa addirittura non ritornare più, perché sarebbe la fine delle illusioni di quella vita che, per moltissimi anni, abbiamo conosciuto e che ora, ci sembra proprio una irraggiungibile chimera. Come sono duri questi momenti di incertezze e di paure, perché ti tolgono la fiducia e ti fanno venire l’angoscia, in quanto non riesci a vedere uno spiraglio di luce a questa esistenza priva di stimoli e piena di interrogativi, ai quali non sai dare una risposta, anche se la fiammella della speranza ti fa sempre compagnia. Vorrei volare con la mia fantasia, per immaginare una vita libera, dalle odiose catene, delle odierne restrizioni, necessarie si, ma insopportabili, utili si, ma sicuramente improduttive per la nostra tranquillità, ma non posso, perché non ho proprio la volontà di ribellarmi alla sorte e non ho neanche la forza di maledire il virus, perché mi assale solo una cupa rassegnazione, alla sua innaturale presenza, che mi sembra così irreale, da non sembrare per niente credibile ai miei occhi, ma, purtroppo, poi mi rendo conto che la realtà è proprio vera, amara e spinosa, nella sua crudele minaccia per la nostra vita.
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