di Michele Albanese
Si chiude un 2016 ricco di eventi che hanno caratterizzato la nostra vita di operatori economici del territorio.
Voglio, però, guardare con fiducia e positività al nuovo anno.
Voglio pensare che il peggio sia alle spalle e che possano ripartire investimenti, sfruttando meglio le opportunità europee e sperando che anche l’Italia possa mettere in campo azioni che incentivino la crescita.
Abbiamo bisogno di alimentare la fiducia, di creare ricchezza, di dare valore all’economia ed alle nostre azioni.
Ci vuole qualità, capacità e voglia di ripartire senza dimenticare cosa siamo capaci di fare. Diverse volte è un grande rammarico sapere che non sfruttiamo al meglio tutte le nostre potenzialità: da quelle di un territorio con tante bellezze e con un patrimonio davvero invidiabile alle tante e buone esperienze imprenditoriali che possono dare ancora tanto all’economia locale. Io però, come sempre, sono fiducioso e voglioso di vedere il nostro territorio più florido e fiorente.
Dal punto di vista bancario, invece,
il 2017 porrà il mondo delle banche dinnanzi a diversi incroci ed, in particolare, per le BCC. La riforma darà luogo ai primi effetti concreti. Il nostro mondo, comunque, non sarà più come prima, ma noi abbiamo interesse nel continuare la nostra azione. Non abbiamo alcun timore, anzi siamo convinti che il nostro modello di fare Banca possa dare ancora tanto al territorio. Il 2017, per noi, sarà un anno ricco di appuntamenti, tra cui il completamento dei lavori connessi alla fusione con la consorella di Fisciano che ci porterà su nuovi ambiti con numeri diversi e con un’azienda di più importanti dimensioni. I nostri progetti di sviluppo continueranno con la certezza di voler restituire al territorio ciò che lo stesso quotidianamente dà a noi.
Non puntiamo a fare i grandi banchieri, come se ne vedono troppi ultimamente in giro, puntiamo a stare tra la gente, puntiamo a restare artigiani del credito e creare valore aggiunto grazie alla rete ed alle relazioni con il territorio. Bisogna ascoltare le persone, creare empatia, mettersi nei loro panni e cercare di trovare delle soluzioni. È inutile fare filosofia, ci vogliono risposte concrete e dimostrazioni chiare di un modus operandi che oggi è riassumibile solo ed esclusivamente in quello della Monte Pruno. Mi riferisco, ad esempio, ai circa 50 milioni di finanziamenti calati sul territorio nel 2016: la vera risposta alla crisi.
Il nostro 2017 sarà ancora questo: presenza, vicinanza, ascolto e soluzioni.
In questi ultimi giorni siamo stati al fianco di amici che hanno inaugurato due importanti e grandi strutture nel Vallo di Diano: è questo il segnale migliore, è questo il più bello auspicio per il nuovo anno.
Noi ci siamo e ci saremo.
Colgo l’occasione, infine, per augurare a tutti un Felice Natale ed un prospero 2017.