Di Veronica Gatta
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il governatore della Regione, Vincenzo De Luca, hanno firmato il cosiddetto “Patto per la Campania”. Si tratta del primo degli accordi territoriali previsti dal Masterplan per il Mezzogiorno, che impegna il Governo a una serie di investimenti, concordati con la Regione, in numerosi settori: infrastrutture, cultura, ambiente e attività produttive.
“È finito il tempo in cui si buttavano via i fondi europei”, scandisce il premier. “Finalmente si fa sul serio, l’epoca degli sprechi la mettiamo in soffitta, facendo le cose serie partendo dal Mezzogiorno”.
Prima della firma del patto che mette a disposizione 9,5 miliardi di risorse da qui al 2020, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato che Napoli e la Campania “non hanno mai ottenuto tale attenzione da nessun Governo”. “Una grande sfida che dobbiamo vincere insieme, con interventi che andranno da Bagnoli a Pompei, dalla rimozione delle ecoballe a Paestum e alla reggia di Caserta. Turismo, cultura, bonifiche, lavoro. Stiamo svoltando, in Campania. Il Patto è ossigeno che diamo all’economia del territorio, e anche risposta più efficace sul medio periodo ai problemi della delinquenza organizzata. Creare lavoro, aprire cantieri, dare opportunità anche ai giovani. Occorrerà intervento repressivo ma sarà decisivo anche il tipo di sviluppo che riusciremo a creare”.
Per il Presidente De Luca questo Patto è una sfida che consiste nel “riportare la Campania nel contesto competitivo mondiale”, puntando sullo sviluppo, “affrontando le emergenze ambientali e idrogeologiche” ma anche “riorganizzando i servizi di civiltà su livelli europei”. Vetrina importante saranno le Universiadi in cui “la Campania mostrerà al mondo il suo volto migliore”.
Quello firmato a Napoli è il primo di altre dodici intese con otto Regioni, sette Città metropolitane del Mezzogiorno e Taranto. “Ne firmeremo, più o meno, uno alla settimana. Ci sarà un fiorire di patti per il Sud”, ha annunciato il premier Matteo Renzi. Il programma del Masterplan per il Mezzogiorno prevede, infatti, un totale di quindici accordi: “Siamo a buon punto. Abbiamo concluso altri dodici accordi, al momento restano fuori solo la Città metropolitana di Napoli e la Regione Puglia, ma la nostra porta è sempre aperta e speriamo che anche quelle istituzioni vogliano discutere con noi”, ha affermato Matteo Renzi.
I Patti riguarderanno dunque Napoli, Bari, Reggio Calabria, Catania, Palermo, Messina, Cagliari e Taranto. Le regioni interessate sono: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
In conclusione il premier ha sottolineato che “La Campania, per la sua forza, per la sua qualità, per le sue difficoltà, che possono essere superate, è simbolo e emblema di un Paese che riparte”. “Sono convinto, oggi più di ieri, che la nuova presidenza della Regione Campania debba smuovere il PIL dell’Italia, non soltanto di questa Regione. Nel dirlo, ovviamente, vorrei non sembrare troppo attento alle questioni economiche o economicistiche. C’è un senso di grande riscatto, oltre a questo. C’è il senso di un Paese che è orgoglioso delle bellezze che ha e smette di sprecare opportunità”.