Un bel successo per un giovane di Capaccio Paestum. Raffaele Pinto, attualmente al 5° anno della scuola alberghiera, ha vinto la finale del concorso a tappe “Gran Premio Barman Domani 2018”. La manifestazione è stata organizzata dal gruppo di lavoro dell’AIBES (Associazione Italiana Barman e Sostenitori), che ha come fiduciario Luigi Gargiulo, con la collaborazione dell’ABC (Associazione Bere Consapevole). Prima della finale, che si è tenuta presso l’Alberghiero San Paolo di Sorrento, si sono svolte 4 tappe: il 15 marzo all’ IPSSEOA “Marco Pittoni” di Pagani, il 27 marzo all’Istituto Professionale Statale “G.Rossini” di Napoli, il 10 aprile all’Istituto Superiore “Galileo Ferraris” di Caserta e il 24 aprile all’IPSEOA “Ippolito Cavalcanti” di Napoli. Dopo la gara, il fiduciario regionale AIBES, Luigi Gargiulo, ha affermato: «L’Aibes Campania non può che essere entusiasta dei risultati ottenuti. Dirigenti Scolastici, personale docente e soprattutto gli studenti, hanno decretato il successo della prima edizione del Gran Premio Barman Domani, facendo sì che questo ponte tra scuola e Aibes fosse realmente un’occasione preziosa di confronto e di crescita». Il “nostro” Raffaele Pinto, oltre ad aver vinto un viaggio studio e lo shaker professionale targato AIBES (consegnato direttamente dal Presidente Nazionale, Angelo Donnaiola), parteciperà di diritto al Concorso Nazionale AIBES (riservato ai soli professionisti) che si terrà il prossimo novembre. Chi conosce Raffaele, sa bene che è figlio d’arte. Il suo papà, Fabio, oltre ad essere un valido insegnante di sala e bar in istituti alberghieri, è uno dei più bravi barman non solo a livello regionale. Nella sua carriera ha prevalso in numerose gare Aibes che si sono svolte in tutto il territorio nazionale. È evidente che la sua passione l’ha trasmessa anche a Raffaele che, se continua così, potrà percorrere con successo le orme paterne. Per completare il quadro, non possiamo non citare il nonno di Raffaele che è il noto chef di cucina, Gerardo Novi, che circa 30 anni fa è stato uno dei primi a portare a sud di Salerno la cosiddetta cucina d’autore, creando dei piatti che ancora oggi sono cavalli di battaglia in numerosi alberghi e ristoranti. Mai come in questo caso il detto “buon sangue non mente” è veramente azzeccato. Per la cronaca, il long drink che ha permesso a Raffaele di sbaragliare l’agguerrita concorrenza si chiama “Moonlight” ed è composto da: 6 cl di sorbetto al limone, 2 cl di sciroppo d’amarena Fabbri, 2 cl di Maraschino Luxardo, 2 cl di Liquore Passoa, 1 cl di liquore Limoncello Maurizio Russo e 7 cl di cedrata Tassoni. Decorazione: daikon (varietà del ravanello comune originaria dell’Asia orientale), chilli pepper (varietà di peperoncino), alchechengi (frutto esotico). Complimenti Raffaele, con i maestri che hai in casa, sono sicuro che sentiremo parlare ancora di te.
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