9 Marzo 2025 – I^ Domenica di Quaresima –
Sono appena tornata a Cannalonga dopo un soggiorno a Firenze dalla mia nipotina più piccola. Sono stati giorni meravigliosi ma purtroppo il tempo è volato. Il tempo….. che vola nei momenti più belli e sembra rallentare in quelli meno belli; il tempo….. colorato di tante emozioni che si porta con sé, con eventi particolarmente significativi che legano passato, presente e futuro e che ci fanno comprendere che occorre cercare di non sprecarlo mai, di farne buon uso.
Pensieri, mentre mi accingo a commentare il passo del Vangelo di Luca e mi accorgo che siamo già alla prima Domenica di Quaresima, periodo di riflessione, di penitenza, di riconciliazione; un tempo di ripartenza per noi cristiani che ci sentiamo proiettati già verso la celebrazione della Risurrezione di Gesù, mistero centrale della narrazione dei Vangeli, principio e fondamento della fede, salvezza di ogni uomo.

I 40 giorni del cammino quaresimale si aprono con il racconto delle tentazioni di Gesù.
L’Evangelista ci conduce nel deserto, luogo inospitale, di convivenza dura con la natura, in cui veniamo avvolti dalla sensazione di essere completamente soli, senza i conforti a cui siamo abituati e che ci danno sicurezza, nel silenzio totale che ci circonda.
Nonostante il ritmo frenetico e rumoroso della vita quanto deserto oggi intorno a noi! Nelle nostre famiglie dove manca il dialogo e ogni gesto di affetto, tra le persone anziane abbandonate negli ospizi, nelle nostre comunità parrocchiali sempre meno frequentate dai nostri giovani!
Nel deserto incontriamo Gesù, stremato dal digiuno, e condividiamo la sua esperienza tutta umana nell’essere messo alla prova da Satana. Gesù però vince le tentazioni e trionfa sul male.
Il passo del Vangelo ci fa riflettere sulle prove e sulle tentazioni anche nostre che ci mettono sempre di fronte ad un bivio, ad una scelta da fare. Nei momenti di debolezza, di stanchezza, di mancanza dell’essenziale o perché attratti dalla ricchezza, ci troviamo a camminare nel deserto, a misurarci con le nostre fragilità, a combattere e vincere il male, cosa certamente non facile. Ma proprio nel deserto viene messa alla prova la nostra fedeltà al Signore, perché luogo che aiuta alla riflessione e che ci fa apprezzare l’essenzialità delle cose sperimentando che la vita è un dono di Dio.
Tante sono le tentazioni nelle quali in un modo o nell’altro cadiamo: l ’attaccamento al danaro e ai beni materiali, il desiderio di ruoli e posizioni da raggiungere, il benessere ad ogni costo, il potere e il desiderio di schiacciare l’altro pur di emergere. Ma Gesù ci indica la via per intraprendere un serio itinerario di conversione. Ci insegna ancora che non siamo mai soli in questo viaggio pieno di insidie ma con noi è lo Spirito Santo che ci accompagna e ci guida, proprio come ha guidato Gesù nel prepararsi a compiere la sua missione.
Il deserto rappresenta perciò il luogo di vicinanza con Dio. Nel momento della prova infatti dobbiamo far emergere la verità della nostra persona, avere fiducia e forza per invocare l’aiuto di Dio, nutrirci della sua parola.
La prima tentazione nel passo evangelico fa forza sulle necessità primarie ma “l’uomo non vive di solo pane”;
la seconda punta sulla stima che abbiamo di noi stessi e sul desiderio di riconoscimento del nostro valore da parte degli altri, sulla seduzione delle ricchezze che però non costruiscono la pace e non assicurano la fratellanza;
la terza è la pretesa che Dio si prenda cura di noi e intervenga su comando per farci ottenere quello che è per noi il bene, tentazione che ci fa dubitare dell’esistenza stessa di Dio.
Non abbattiamoci quando cadiamo in tentazione, prendiamo ad esempio Gesù e resistiamo. Riprogrammiamo il cammino seguendoLo. Vinceremo così la paura, ci nutriremo di cose autentiche, faremo digiuno di critiche, di disprezzi e di ingiustizie, riscopriremo il valore del silenzio. Se non ci riusciamo subito, non tutto è perduto! Gesù ha previsto nel suo piano misericordioso il dono del pentimento! Buon cammino quaresimale e santa domenica in famiglia.