LE PROPOSTE DIMENTICATE/1 – giunta in redazione il 07/01/14 Proposta del presidente Pepe: “Creare una spiaggia per nudisti a Capaccio per recuperare dal degrado un’area dimenticata da tutti. Porterebbe nelle nostre zone 100mila turisti in più”. “Una spiaggia per nudisti a pagamento, ben delimitata e chiusa, nell’arenile retrostante la fascia pinetata di Capaccio per creare un nuovo tipo di turismo e salvare l’area dal degrado”. La proposta provocatoria parte dal professor Vincenzo Pepe, presidente di Fareambiente e della Fondazione “G. Vico”. “La zona compresa tra la Laura di Capaccio e Foce Sele – spiega il presidente Pepe – presenta un degrado spaventoso, dove si svolgono, quotidianamente, incontri sessuali mattina e sera, ormai da tempo; ci sono alberi, arbusti, dune e mare in condizioni non proprio ottimali; dove insistono capanne e vere e proprie palafitte da terzo mondo”. “La zona – sottolinea Pepe – è stata proprio rimossa dai capaccesi e non solo, è come se non esistesse”. “Considerando che il comune di Capaccio – precisa – ha il problema di una pianificazione da qui a dieci anni di aumentare il turismo, portandolo da 200mila a 300mila persone, mi chiedo perché non affidare la gestione dell’area ad un privato illuminato, ad esempio circa un chilometro, affinché riqualifichi il verde e tutto il contesto generale, l’abbellisca per poi farvi sorgere una spiaggia per nudisti. E’ inutile scandalizzarsi, visto che in quell’area oggi, e da diverso tempo, ci fanno di peggio”. Quindi Pepe lancia un appello: “Voliamo alto culturalmente, mettendo da parte una mentalità bigotta, facendo diventare quell’area degradata la Mykonos del Cilento, in quanto per creare nuovo turismo non ci si può limitare all’ordinaria amministrazione. Così facendo – conclude – attireremmo un turismo internazionale, che creerebbe un grande indotto a livello occupazionale e porterebbe nelle nostre zone almeno centomila turisti in più”. La proposta ha raccolto l’interesse della Pro Loco Silarus e verrà presentata nei particolari in un incontro pubblico nella prossima primavera. Vincenzo Pepe non è nuovo a proposte singolari di questo tipo: nel 1988, in qualità di assessore al turismo del comune di Agropoli, chiese al sindaco di allora di fare un’ordinanza che permettesse “alle belle ragazze di passeggiare in topless per le strade di Agropoli”. La notizia fece il giro del mondo. A riportarla fu anche il Time che descrisse Agropoli come “la nuova capitale della trasgressione”. [comunicato stampa redatto da Andrea Passaro]
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