L’uso improprio dei lassativi è molto comune. In genere, si parla di abuso quando vi è un utilizzo di dosi superiori a quelle consigliate o per tempi molto lunghi, di settimane o mesi. Si possono catalogare le persone che abusano di lassativi entro tre categorie: coloro che hanno disturbi del comportamento alimentare come bulimia o anoressia nervosa; chi, spesso anziano, ha iniziato a usare i lassativi per problemi di stipsi e poi ha continuato ad usarli; coloro che praticano sport in cui sia necessario mantenere il peso corporeo entro certi limiti.
Il problema dell’abuso è molto importante negli anziani. Deriva spesso da ridotta attività motoria, alimentazione inappropriata, debolezza dei muscoli perineale e assunzione di farmaci che possono indurre stipsi, come per esempio i farmaci dotati di attività anticolinergica.
Le complicanze dell’uso cronico di lassativi dipendono dall’entità dell’abuso, dalla durata e dal tipo di lassativo utilizzato. I danni possono essere confinati al tratto gastroenterico ma spesso sono di tipo sistemico.
Non esistono linee guida per il trattamento dell’abuso di lassativi. Nel caso di un paziente che abusa dei lassativi al solo scopo di curare la stipsi, si può consigliare di sospendere il lassativo di cui si abusa, che è quasi sempre un lassativo stimolante, e di sostituirlo con un lassativo formante massa da assumere con abbondante acqua, o con un osmotico ed eventualmente supposte di glicerina. Sul fronte dell’educazione, è importante rimarcare la necessità di un corretto stile di alimentazione e di vita. E’ consigliabile un moderato esercizio fisico, bere molta acqua, fare pasti regolari a base di vegetali, frutta e cibi contenenti fibre, rieducare l’intestino a eseguire le sue normali funzioni stabilendo un’ora della giornata nella quale eseguire le sue funzioni con calma.