In Italia sono parecchi gli studenti che, sfiduciati dalla mancanza di sostegno e di attività pratiche durante le quali mettersi alla prova, decidono di lasciare il proprio corso di laurea. Tuttavia, è all’estero che gli studenti riescono ad esprimersi al meglio, e non a caso si parla ormai da anni di “fuga di cervelli”, proprio perché frequentare un’università straniera permette di ottenere un certo grado di soddisfazione in diversi ambiti. Ma nel momento in cui i laureati italiani riescono a conseguire il titolo desiderato, fanno comunque fatica a trovare il lavoro nel quale speravano, e alla fine optano per trasferirsi in un altro paese.
L’Australia è certamente uno dei punti di riferimento da tenere in considerazione quando si affronta l’argomento delle lauree più richieste all’estero, anche perché questo Paese è in continuo sviluppo e molti studenti italiani strizzano l’occhio alla possibilità di studiarci. In merito a questa ipotesi segnaliamo questo articolo sulle università in Australia in cui è possibile ottenere informazioni sugli atenei più prestigiosi e sul sistema universitario in generale. Quando si è raggiunto l’obiettivo della laurea, è bene comunque informarsi su quali siano i titoli di studio più richiesti all’estero, così da non avere brutte sorprese una volta giunti in un determinato paese. Per chiarire ogni dubbio, ecco quali sono le lauree più richieste all’estero.
Laurea in ingegneria
La primissima laurea che ha più richieste (quindi maggiori chance di trovare lavoro) all’estero, è quella in ingegneria, e in qualunque area. Infatti, è in paesi come gli Stati Uniti e altri in Oriente che si riescono ad ottenere lavori prestigiosi presso aziende internazionali, e sicuramente ben retribuiti. Una volta terminato il percorso di studi, complesso e lungo 5 anni, all’estero si verrà gratificati.
Laurea in relazioni internazionali
All’estero è parecchio richiesta anche la laurea in relazioni internazionali, che tra l’altro è un corso strutturato in tempi recenti in quanto derivato da Scienze Politiche, in forte crescita negli ultimi anni. Dunque, tale laurea è composta da materie politiche, ma anche storiche ed economiche, nonché sociologiche. Siccome ci sono degli esami di diritto internazionale, è facile trovare lavoro all’estero successivamente al conseguimento della laurea. Infatti, avviare una carriera diplomatica in un altro paese può giovare da tutti i punti di vista.
Laurea in lingue straniere
La terza laurea da citare in questa speciale classifica è quella in lingue straniere, poiché c’è un alto numero di richieste all’estero, in qualunque sfera lavorativa. Riuscire ad entrare in una multinazionale che opera in ambito globale è il massimo per una persona laureata in lingue straniere.
Da segnalare che si presentano maggiori opportunità di fare carriera per coloro che conoscono l’arabo e il cinese. In ogni caso, si potrebbe anche essere assunti come insegnanti di italiano, oppure come traduttore o interpreti. Tra le aziende che ricercano tali figure professionali rientrano quelle incentrate sulla finanza, sul marketing, sul turismo e sull’alimentazione.
Laurea in economia
Tra le lauree più richieste all’estero non poteva che esserci quella in economia, siccome è in grado di formare diversi professionisti, dal commercialista al credit manager, passando per il consulente finanziario. Incredibile ma vero, è in Svizzera che un neo laureato può trovare un lavoro maggiormente remunerativo, arrivando a guadagnare fino a 50.000 euro all’anno, e netti.
Ma anche in Inghilterra e Danimarca non mancano le opportunità per coloro che si sono laureati in economia; negli Emirati Arabi un laureato italiano può arrivare a guadagnare 60.000 euro netti all’anno. Persino in Canada e in Australia ci sono tantissime opportunità per introdursi nel mondo dell’economia.
Laurea in medicina
I laureati in medicina solitamente trovano un ottimo lavoro in Italia, ma se scelgono di andare a lavorare all’estero è perché in altri paesi è decisamente più sviluppato il campo della ricerca, mentre qui no. Gli Stati Uniti possono vantare di impiegare per la ricerca numerosi medici italiani.