di Oreste Mottola
È andata benissimo a Franco Alfieri che “piazza” alla Provincia il fenomeno Luca Cerretani, vicesindaco di Torchiara, comune di poco meno di duemila anime sulle colline che dominano sul Golfo di Salerno. È stato lui il candidato più votato alle ultime elezioni. Con 5402 preferenze e quasi 180 amministratori a sostenerlo, Cerretani è andato meglio dei super favoriti sindaci delle grandi città come Vincenzo Napoli (Salerno) e Vincenzo Servalli (Cava dè Tirreni). Il successo è dovuto anche al ruolo avuto alle sue spalle da un altro campione di voti, quel Franco Alfieri (guarda caso anche lui proveniente da Torchiara). Cerretani sembra indirizzato sullo stesso cammino. È vicesindaco di Torchiara dal 2014, è nella segreteria politica di Alfieri, ha importanti ruoli nel Gal e nell’Unione dei Comuni ed ora, a 32 anni, anche consigliere Provinciale.
Gli Alburni ed il Calore Salernitano ne escono sconfitti, annientati Per gli Alburni concorrevano Franco Martino, vice sindaco di Aquara, con Fratelli d’Italia che ha totalizzato 990 punti; 1032 i punti di Giuseppe Ruberto, consigliere di maggioranza a Corleto Monforte, con FI; solo 14 per Gino Alessandro, consigliere di maggioranza Roscigno, con PSI. Non è andata meglio per il candidato Gabriele Iuliano, sindaco di Roccadaspide, nel Calore Salernitano, che ha totalizzato 732 punti con il PD. E’ l’ultimo dei non eletti. Il risultato per qualcuno dei 4 candidati, in altrettanto 4 liste, è personalistico e non comporta incisività. Alburni-Calore, un territorio sconfitto alla grande che dimostra ancora una volta divisione e partitismo al posto di unione comprensoriale. Cirielli ha promesso a Franco Martino, tra qualche anno, di farlo subentrare in Consiglio.
Non depone bene questa frammentazione se si considera che la zona risulta già adesso impegnata in due difficili partite, come quella per il completamento della Fondovalle Calore e il mantenimento dell’ospedale di Roccadaspide. Non saper far compensare la oggettiva debolezza demografica con aggregazioni che superino le piccole bandierine issate nei rispettivi consigli comunali è un indice di gravissima immaturità. Qui non si parla dell’ambizione di fare rete o di unire i campanili ma di cogliere semplicemente dei risultati parziali per combattere meglio le battaglie per i livelli minimi di civiltà. Ancora una volta non ci siamo. E ben fa Franco Alfieri a gioire e porre come esempio la sua zona di provenienza.