Di Diodato Buonora Questa settimana, la mia tappa gastronomica mi ha portato a Fonte, contrada viva e dinamica, soprattutto dal punto di vista commerciale, del comune di Roccadaspide. La località prende il nome dalla presenza di una sorgente che sgorga in una valletta posta lungo la direttrice viaria che conduce all’interno. La presenza dell’acqua ha certamente determinato un insediamento precoce sulle collinette poste a ridosso. Nel 1964, durante l’esecuzione di alcuni lavori idraulici, all’epoca effettuati dal Consorzio di Bonifica di Paestum, vennero alla luce numerosi frammenti di materiale arcaico: statuine fittili di terracotta riproducenti le sembianze di Hera, vasellame, monete ed armi antiche. Il recupero di questi reperti ha fatto ritenere edificato in quel punto un Santuario minore simile a quello di Hera edificato a Foce Sele, al momento dell’occupazione della Valle pestana da parte dei Greci (VII-VI sec. A.C.). Quindi, anche se queste notizie sono sconosciute ai più, fanno capire come questa contrada ha un’illustre ed interessante passato millenario. La nostra meta è stata il ristorante pizzeria “A’ Taverna”, un locale completamente nuovo che è aperto da poco più di un mese. Generalmente cerco di evitare i locali che da poco hanno iniziato la loro attività, ma questo ha attirato la mia curiosità dopo aver conosciuto i gestori e il loro modo di fare. Si tratta dei fratelli Giuseppe e Aniello Alessio provenienti dal vicino comune di Capaccio Paestum. Giuseppe ha avuto, come chef, diverse esperienze in alberghi e ristoranti della piana, tra Paestum e Agropoli, oltre a qualche parentesi in Germania, ed è rinomato per avere, in cucina, una “mano felice”. Aniello, invece, proviene da un altro mondo, quello dei carburanti, che non ha niente a che vedere con quello della ristorazione. Sicuramente è stato spinto, ad iniziare questa avventura, dalla bravura del fratello. In tutti i casi, al ristorante si occupa dell’accoglienza ed è chiaramente visibile che i suoi modi garbati e disponibili piacciono molto alla loro clientela. Ma, iniziamo da capo. Il locale è situato al pian terreno in una casa di nuova costruzione, sulla sinistra della statale che da Capaccio Scalo porta a Roccadaspide. Per chi conosce la zona è nei pressi della FonteGas, o meglio attaccato al distributore Repsol. Comunque le insegne sono ben visibili. Davanti troviamo un ampio parcheggio, poi, si salgono delle scale e sulla sinistra troviamo un bar (stessa gestione) ben fornito, adatto per la colazione mattutina oppure per il caffè dopo pranzo e sulla destra l’ingresso del ristorante. Lo stile, anche se porta il nome di taverna, lo possiamo definire un classico moderno: tovaglie beige, coprimacchia bianchi, bicchieri adatti a bere vini di qualità e sedie in legno scuro. Il tutto ne fa un ambiente caldo e accogliente. A vista c’è il forno per le pizze che, anche se non le abbiamo assaggiate, sembravano molto invitanti. Su una parete si nota un vistoso dipinto con colori vivaci che raffigura la struttura esterna. A riceverci abbiamo trovato Aniello che ci fa accomodare al nostro tavolo che precedentemente avevamo prenotato. Ci portano il menu, è ampio, ci sono specialità sia di mare che di terra e le proposte sono soprattutto territoriali e classiche. Conoscendo lo chef, ci siamo affidati a lui. Per iniziare ci hanno servito un ricco antipasto di mare composto da insalata di polipo con olive, spada affumicato, salmone marinato, gamberone al vapore e vongole. Il tutto è stato ben preparato e presentato. Si intuisce subito che i fratelli Alessio puntano direttamente sulla qualità e il loro obiettivo è differenziarsi da quei locali che offrono cibo scadente a basso prezzo. Siamo d’accordo con loro perché siamo convinti che mangiare di qualità è salute. Primo piatto: lo chef ci ha preparato dei gustosissimi ravioli bicolore ripieni con cernia fresca e serviti con frutti di mare e crostacei. Tutti, eravamo in tre, abbiamo gradito e apprezzato. A questo punto, siccome eravamo a cena, volevamo quasi fermarci, ma il posto, l’ambiente e l’atmosfera non ci hanno fatto rifiutare una generosa tagliata di tonno fresco servito con un saporito sughetto ai pomodorini. A questo punto, come potevamo rifiutare la proposta del dolce fatto in casa? Così abbiamo preso un assaggio di “Sacher” e una torta con cocco e Nutella. Come vino, ci hanno portato una lista che comprende una trentina di etichette, attentamente selezionate, tra campane e nazionali. Noi abbiamo scelto il Greco di Tufo di Di Prisco e il Pecorino abruzzese di Faraone, due vini che hanno accompagnato a meraviglia il tutto. Alla fine ci è stato presentato il giovane staff. In sala abbiamo conosciuto la giovanissima, gentilissima e solare Luana Pingaro. Al bar troviamo l’elegante e brava Michela Tummillo, mentre ad aiutare lo chef c’è lo “sveglio” Lorenzo Aquino. Una bella squadra che ha nella sua forza l’umiltà e la consapevolezza che può ancora migliorare molto. “A’ Taverna” promette bene e ci sono tutti i presupposti per diventare un punto fermo della ristorazione della zona. Il costo medio per una cena “à la carte” è di circa 30 euro. A pranzo, invece, quotidianamente troviamo dei menu che vanno dai 10 euro (infrasettimanali) ai 20 euro (domenica e festivi). Ristorante Pizzeria A Taverna, Via Nazionale 145 Fonte di Roccadaspide, 84069 Roccadaspide (SA). Tel. 333.3057753 Nella foto: Michela Tummillo, Lorenzo Aquino, Giuseppe Alessio, Aniello Alessio e Luana Pingaro.
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