Il Pro di Pietro Domini Assessore alla Trasparenza 1995.
Con la deliberazione n.547 del 30.07.’94 la Giunta Municipale di Roccadaspide deliberava l’istituzione del “Notiziario” comunale. Con tale delíberazione veniva stabilito tra l’altro che il “Notiziario” doveva avere una pubblicazione periodica, (ogni due mesi) che la distribuzione doveva essere gratuita e che le notizie da divulgare dovevano riguardare in particolare,l’Amministrazione comunale, la struttura comunale, gli uffici comunali, gli atti deliberativi, le ordinanze sindacali, le licenze e le concessioni, i dati statistici, i comunicati, lo scadenziario, gli indirizzi e telefoni utili.
A qualcuno potrebbe sorgere la domanda: perché sono stati indicati questi argomenti e non altri? Oppure, perché la diffusione di notizie ufficiali e non la divulgazione di opinioni, suggerimenti, stimoli, critiche ecc.? La risposta è semplice, la Giunta Comunale è stata dell’avviso che per attuare l’esi- genza di trasparenza sugli atti amministrativi punto cardine di una sana e corretta amministrazione, e per mantenere fede ad uno degli impegni assunti con l’elettorato durante la campagna elettorale bisognasse creare una “Gazzetta Ufficiale” del comune di modo che tutti potessero essere messi al corrente dell’attività ufficiale dell’Amministrazione e non di un giornale di opinione in cui venivano divulgate le tesi di questo o quell’Amministratore o cittadino tanto da farne uno strumento di scontro e di divisione tra i vari schieramenti politici della nostra comunità. Molte volte lo scontro tra gli schieramenti politici ha arrecato danno alla comunità per cui non ci è sembrato corretto utilizzare denaro pubblico per fare una tribuna in cui si potessero confrontare e scontrare opinioni personali. Per chi intende fare questo ci sono altri strumenti da utilizzare e altri giornali. E considerato quello che si vede in giro, a tal proposito, devo dire che i risultati sono molto deludenti l’idea che a suo tempo abbiamo visto giusto si è rafforzata in me ancora di più. Quindi ribadisco niente diffusione di opinioni personali e solo pubblicazione di deliberazioni ufficiali. Chiarito questo concetto voglio ribadire quanto scritto nel primo numero. Siamo pronti a valutare eventuali suggerimenti di miglioramento. E in questo senso stiamo esaminando il modo di come procedere a una migliore e più capillare diffusione. Attualmente vengono stampate 600 copie a numero devo dire con orgoglio che ci sono pervenute, da parte di numerosi rappresentanti di comuni ed enti limitrofi attestazioni di complimenti e richieste di copie per poter intraprendere anch’essi la strađa da noi indicata. Sempre Più Numerosi Sono i cittadini, che si rivolgono al sottoscritto o all’ufficio trasparenza per farsene conservare una copia. Considerando che tale pubblicazione ha per lo più un carattere specialistico e per addetti ai lavori devo dire che sono felicemente sorpreso che ogni più fosca previsione di interesse sia stata superata. Mi auguro che anche altri enti che operano sul nostro territorio sentano l’esigenza di diffondere tra i cittadini le notizie che riguardano l’attività da essi svolta di modo che la trasparenza diventi veramente una cosa reale e visibile e non una parola con la quale ci si riempie la bocca solo per il gusto di dirla. Che veramente tutti operino con strumenti idonei per elevare e migliorare il livello di base e che non ci si comporti come nel “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa “migliorare tutto per non cambiare niente.
Il Contro a cura della Redazione…
Giunto al suo secondo numero, il riodico prodotto dal comune ci sembra una iniziativa seria, interessante e trasparente. Più in particolare, riteniamo che possa essere un primo passo verso la realizzazione del tanto auspicato riavvicinamento tra cittadini e istituzioni, nel pieno spirito di rinnovamento della politica amministrativa locale, previsto dalle leggi 142 e 241 del 1990. Purtuttavia, non possiamo fare a meno di evidenziare alcuni passaggi che evidentemente sono sfuggiti agli ideatori e che andrebbero recuperati, se si vuole raggiungere lo scopo che ponevano alla base di questa fugace digressione. Da tutto questo si evince come questo “contro”, più che essere un’opposizione netta e scriteriata all’iniziativa, sia piuttosto un tentativo di fornire dei modesti dati affinché il giornale possa essere utile e funzionale. Innanzitutto intendiamo far riferimento alla sua distribuzione. Per essere un mezzo capace di evidenziare la trasparenza dell’attività amministrativa, dovrebbe essere distribuito a tutti i cittadini, o perlomeno, in maniera razionale, in modo da assicurare la su tutto il territorio. Questa seconda opzione si giustifica con la sicura esigenza di contenimento della spesa. Ma proprio a tal proposito, perché sul prossimo numero non si specifica quanto nell’indicazione degli argomenti delle costa e quante copie ne vengono stampate? Ma passiamo ai contenuti. La prima impressione che si ha quando si legge il giornale è che ci sia poca chiarezza delibere di Consiglio e di Giunta. E cioè: ci rendiamo conto che chi vuole leggere il contenuto delle delibere può farlo consultando le stesse presso la casa comunale; è pur vero però che l’occhio del lettore passa fin troppo velocemente dove le indicazioni fornite sono particolarmente limitate. In secondo luogo, visto che le sedute di Consiglio non sono molto frequenti, vi chiediamo di fare un piccolo sforzo affinché le delibere pubblicate siano le più recenti possibile. Ottima la visualizzazione delle competenze del personale e della sua distribuzione per uffici, ci resta da fornire qualche piccola attenzione al capitolo degli appalti pubblici. Intendiamo dire che probabilmente sarebbe utile specificare le ditte aggiudicatarie, l’importo dei lavori, ma anche l’inizio e la prevista fine degli stessi. Non solo per la precisione, ma anche per spronare maggiore efficienza. Disponibili al confronto, ribadiamo comunque che l’iniziativa è positiva, purché vengano apportati gli opportuni correttivi.