Domenica 3 marzo la città di Agropoli, da oltre dieci anni feudo del Partito Democratico, ha chiamato i simpatizzanti dem al voto per le primarie del PD. L’esito nazionale, è meglio partire da qui, ha premiato Nicola Zingaretti eletto nuovo segretario con il 66% dei consensi; secondo Maurizio Martina con il 22,5%; infine Roberto Giachetti con la restante percentuale. Una vittoria schiacciante ben vista anche dai nomi storici del PD. Walter Veltroni, tra i fondatori del partito, ha definito l’elezione di Zingaretti “un segnale di luce” nel “buio” della perdita di speranza. Anche il Premier Giuseppe Conte, stesso nella serata di domenica, ha telefonato al nuovo segretario per complimentarsi del successo ottenuto. In Campaniahanno votato circa 80mila elettori del milione e settecento mila dichiarato dallo stesso partito. Ad Agropoli i votanti sono stati ottocento e hanno appoggiato in gran parte Maurizio Martina che ha raccolto ben 560 preferenze. Martina godeva dell’appoggio di Franco Alfieri. Un appoggio venuto alla ribalta circa dieci giorni prima delle elezioni quando un aspro diverbio tra Martina e il senatore dem Matteo Ricchetti. “In alcune regioni le liste non mi piacciono per niente. Abbiamo fatto 170 Comitati e in alcuni casi siamo stati ignorati e mortificati” aveva detto Ricchetti alla vigilia delle elezioni e proprio in Campania era venute fuori le diatribe più aspre. Ricchetti, infatti, ha criticato le liste in Sicilia, Toscana, Lombardia, Calabria e soprattutto in Campania, dove “sono state appaltate a De Luca”. Tra i candidati in Campania per l’Assemblea c’erano diversi fedelissimi del governatore come Angelica Saggese, Francesco Picarone e, soprattutto, Franco Alfieri, l’ex sindaco di Agropoli diventato famoso come ‘mister fritture’. Una polemica, quella della vigilia, a ogni modo in parte giustificata. Come abbiamo visto, infatti, ad Agropoli è stato un plebiscito per Maurizio Martina che probabilmente ha raccolto lo stesso risultato da nessun’altra parte. In generale, inoltre, Martina non riesce comunque a superare Zingaretti nell’intera regione nonostante avesse l’appoggio non solo di Alfieri ma anche di De Luca. Circa dieci i punti di percentuale di distacco. L’elezioni di Zingaretti ha raccolto la soddisfazione di Angelo Valiante che si è così espresso: “Mi fido di un amministratore attento ma soprattutto lo valuterò per il suo progetto di cambiamento. Da lì passa anche il futuro del nostro impegno”. Non deve essere stato ampiamente soddisfatto Franco Alfieri, ma non per il voti di Agropoli bensì per quello di Capaccio Paestum dove le voci di una sua possibile candidatura rimangono sempre importanti. Nella città dell’ex sindaco Palumbo sono stati in tutto 472 i votanti: ha vinto Nicola Zingaretti con 250 preferenze, seguito da Maurizio Martina (196) e Roberto Giachetti (26). Chiaramente le voci di un Alfieri molto irritato dal mancato appoggio della città di Capaccio non troveranno mai ufficialità ma di certo se così fosse non inizierebbe nel meglio la nuova avventura di Alfieri. Infine, insieme al voto per le Primarie nazionali, in Campania, si è anche votato per l’elezione del nuovo segretario regionale del Partito Democratico: gli iscritti ed i simpatizzanti, con ampia maggioranza, hanno scelto Leo Annunziata, Sindaco di Poggiomarino.
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