Preoccupazione Delta Plus
“Abbiamo un aumento di contagi” Covid-19 in Campania, ha dichiarato il Governatore della regione, Vincenzo De Luca, che non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, tuttavia è un dato che deve iniziare a preoccupare …”. Al momento va diffondendosi la Delta Plus AY.4.2, nota come variante plus. E’ una “variante di preoccupazione” dichiara la sanità indiana. Marco Cavalieri: “La Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando e stiamo cominciando a che ci sono alcune mutazioni aggiuntive”. Variazioni che interessano un ridotto numero d’infezioni, ma che creare notevole apprensione. In Italia il sistema è allertato.
“Abbiamo un aumento di contagi” covid-19 in Campania, ha dichiarato il Governatore della regione, Vincenzo De Luca, che non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, tuttavia è un dato che deve cominciare a preoccupare. Nella settimana tra il 9 e il 15 ottobre abbiamo avuto un numero di positivi di 1.723 unità. Nella settimana appena terminata, 16-22 ottobre, 2.228 positivi, cioè 500 positivi in più. Il dato preoccupante è questo, che passiamo da un tasso di positività che 2 settimane fa era del 3,4%, al tasso di oggi del 4,4%. Questo vuol dire che siamo di fronte a una tendenza lenta, ma percepibile, all’aumento dei contagi. Grazie a Dio, siccome abbiamo un numero altissimo di vaccinati, questo aumento di contagi non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, tuttavia è un dato che deve cominciare a preoccuparci”. La nostra partita contro il Covid 19 non è ancora finita. Stiamo ora nella nostra bella Italia, già godereccia d’una vittoria intravista e non toccata, a dinamiche di
contrattacco rapido e improvviso, effettuato mentre l’avversario, il Covid19, è proiettato in avanti. Qui, stiamo opposti validamente alla forza ostile del Covid19 per neutralizzarne gli attacchi, col supporto dei vaccini, come per chi calcia fronteggiamo ormai d’astuzia, operiamo col contropiede nato da un’insistita azione di pressing da parte della squadra avversaria. Il nostro novantesimo non è ancora arrivato, alla delta sovviene delta plus. L’ Europa torna cauta in difesa con mascherine, distanziamento e chiusure. Un balletto di sfiorata vincita e regressioni, sconfitte e poi rimonte. Torniamo ai valzer, alle destrezze delle dinamiche sulla mattonella e a suon di favorevoli note. Altamente attenzionata la variante delta. Si caratterizza per una duplice mutazione supplementare, la Delta AY.1 e la AY.2. La Delta AY.1 aveva già trovato dimora nel nostro Paese durante l’estate scorsa e in Usa, nel Regno Unito e in altri Paesi. Al momento va diffondendosi la Delta Plus AY.4.2, nota come variante plus. E’ una “variante di preoccupazione” dichiara la sanità indiana. Più lieve il giudizio Public Health England (PHE) in quanto continuano a classificarla all’interno delle cifre attese per il ceppo Delta. Sempre l’India sembra essere la culla della Delta Plus. Non è, comunque, da sottovalutare per la distanza fisica dall’Italia il suo considerevole diffondersi. E’, infatti, presente già in 44 Paesi. Continua a fare considerevoli danni, al momento, in particolare nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Danimarca e in Germania. Il responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, Marco Cavaleri: “Stiamo tutti guardando alla situazione varianti di Sars-CoV-2 con l’inverno in arrivo, per cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire. La Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando e stiamo cominciando a vedere che ci sono alcune mutazioni aggiuntive che stanno prendendo posto, ma al momento in pochi casi, sulla variante Delta”. Della Delta sono state depositate 80 sequenze a livello nazionale. La variante Delta AY.4.2 di SARS-CoV-2 dimora in Italia con numeri meno consistenti.«A Brescia addirittura. ha riferito Arnaldo Caruso, il presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ne abbiamo visti due casi in una survey condotta a fine agosto, e molto probabilmente siamo stati i primi a individuarla, ma da allora siamo a oltre 80 sequenze depositate a livello nazionale. La maggior parte delle notifiche sono avvenute dalla metà di ottobre, ma questo dipende dal fatto che ora c’è la necessità di monitorarla. E cercando, naturalmente, si trova. Si tratta di una variante che ha pochissime mutazioni aggiuntive rispetto alla Delta. Rispetto alla Delta, ha solo 3 amminoacidi mutati in più nella proteina Spike usata dal virus di Covid-19 per collegarsi alle cellule bersaglio. Mutazioni che non appaiono neanche troppo interessanti dal punto di vista funzionale». La nuova variante ha per tanti virologi una capacità di diffusione ancora più rapida della Delta e si lega con facilità alle cellule polmonari. Trattasi di un sottoceppo che presenta una mutazione aggiuntiva; un sottoceppo che può rendere maggiore facilitazione per il virus di infettare le persone. E’ potenzialmente resistente alla terapia con anticorpi monoclonali. Temperatura elevata, tosse persistente, perdita o cambiamento dell’olfatto o del gusto, questi i principali sintomi. Secondo Caruso, presidente virologi italiani, comunque, la variante AY.4.2 “non dovrebbe creare assolutamente alcun problema per quanto riguarda l’efficacia dei vaccini”. Delta plus, secondo l’opinione di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, “risulta presente in Italia in un numero piuttosto limitato di casi, ma un po’ in tutte le regioni. Al 19 ottobre erano stati fatti 86 sequenziamenti. Siamo ancora in pandemia, anche se fortunatamente la circolazione del virus in Italia è più limitata che in altri Paesi. Qui siamo in una fase positiva, ma questo è stato possibile appunto perché abbiamo adottato comportamenti di prudenza”. In relazione all’aumento dei contagi per contatti, nell’attenta valutazione dei dati del monitoraggio settimanale, “..può darsi che anche la Delta Plus contribuisca, nel calderone c’è tutto: le aperture prima, la vaccinazione che è partita bene ma poi non è andata avanti e soprattutto questa grande libertà che a mio avviso è quella che incide maggiormente perché si accumula una grossa quantità di contatti. E ancora oggi, ricordiamolo, ogni contatto è a rischio”, così il virologo Fabrizio Pregliasco, a seguito dell’aumento dell’Rt e dell’incidenza. Non è poi mancato un avvertimento di Ricciardi: “In Italia la Delta plus ancora non circola, ma dobbiamo stare in guardia perché con gli aerei che circolano ogni giorno da tutte le parti del mondo dobbiamo vigilare”. Il nuovo ceppo rappresenta il 6% dei casi sequenziali in Inghilterra. Si ritiene il 15% più trasmissibile rispetto alla variante Delta. La variazione nel nostro Paese, al momento, interessa un ridotto numero d’infezioni. Crea intanto notevole apprensione. In Italia il sistema è allertato.
Emilio La Greca Romano