Il 6 settembre 2017, nell’aula consiliare del comune Gioi, è stato presentato il libro “Il Cilento in Australia” di Bartolo Scandizzo e Gina Chiacchiaro. Il volume raccoglie le interviste e le storie di emigrati in Australia da paesi del Cilento: Albanella, Buonabitacolo, Cannalonga, Capaccio, Colliano, Felitto, Gioi, Laurino, Piaggine, Roccadaspide, Rofrano, Sanza, Teggiano Valle dell’Angelo e Vallo della Lucania. Come spiega l’autore del libro, Bartolo Scandizzo, le migrazioni dal Cilento sono iniziate nel secondo dopoguerra, quando alcuni militari italiani, cilentani, che combattevano contro l’Inghilterra, contro l’America, contro gli alleati, furono fatti prigionieri e deportati in Australia dove furono rinchiusi in campi di concentramento che però erano molto più aperti rispetto a quelli tedeschi; anzi erano senza reticolati, perché i prigionieri lavoravano presso le farm, le fattorie agricole. All’incontro hanno partecipato con interventi esaustivi, il Sindaco di Gioi, Andrea Salati, la moderatrice della presentazione, Antonietta Cavallo, Michele Santangelo, e Don Guglielmo Manna. La serata è stata allieta da musica cilentana con intervalli di organetto di Giovanni Nastasi. Nella sala, inoltre, sono stati esposti i quadri e le sculture dei vari artisti locali, Mario Romano, Romilde Carelli, Lina Di Lorenzo, Stefano Esposito, Giovanni Maio, Enzo Marotta, Maria Marotta, Giuseppe Manigrasso, Rosalba Ruggiero, Pasquale Scardino, Maria Rosaria Verrone, Franco Vertullo e Yvonne Zellweger. Tra le tante interviste raccolte nel libro, troviamo la storia di Mario Torraca, il primo gioiese arrivato in Australia. Mario Torraca, di Gioi Cilento, arriva a Sidney nel 1983, chiamato da suo cugino di Laurino, quando l’emigrazione dall’Italia verso l’Australia è quasi conclusa. Mario ricorda, con un po’ di ironia, che, appena arrivato, sbaglia a salire in macchina, in quanto la guida è a sinistra e non a destra come in Italia. Il primo lavoro che trova è fare il lavapiatti in un ristorante; poi passa ad una fabbrica di scarpe con 10 macchine da controllare, ma lo stress è troppo per cui lascia anche quello. Si impiega in una fabbrica di succhi di frutta, ma la paga non lo soddisfa. Infine, entra nel settore delle costruzioni, dove lavora attualmente. Mario in Australia trova l’amore; si sposa con Maria di Perna, arrivata anche lei dal Cilento, da Piaggine, con la sua famiglia negli ‘60 ancora bambina. Hanno due figlie, Irene e Francesca; Mario e Maria, con 3 mesi di fidanzamento e 32 anni di matrimonio, oggi sono già nonni, visto che Irene ha dato alla luce la piccola Allegra. Mario torna ogni due anni a Gioi per trascorrere un po’ di tempo con la sua famiglia. A lui piace raccontare che lo fa per fare il pieno d’aria della sua terra che ha lasciato, il Cilento, dove ricorda vie, strade, cibo, persone, amici e famiglia.
La serata si è conclusa con la consegna di due stampe di Gioi, realizzate dal pittore Mario Romano, agli autori del libro e a Mario Torraca.