Si scrive porto ma si tratta del primo volano dell’economia del Cilento, assicurando oltre cinquecento posti di lavoro, e fino a Sapri non ha eguali. Ha una vocazione turistica ed è meta scelta dal Jet Set internazionale. Nella memoria collettiva ci sono ancora l’arrivo dei due mega yacht Venus ed “A” il ferro da stiro, rispettivamente di Steve Jobs fondatore di Apple e del magnate russo Andrey Melnichenko entrambi disegnati da Philippe Starck. I NUMERI. I numeri il porto di Agropoli li ha. Così come i fondamentali di settore: a quattro passi ha servizi di deposito, alaggio, varo, assistenza tecnica e meccanica, vendita barche, motori e attrezzature. Così come la storia sulla quale evitiamo di trattenerci ancora. Quel che tiene banco è l’oggi. L’infrastruttura è in grande spolvero e fervono le iniziative. C’è in corso il bando per i servizi interni da aggiudicare e un’aggressiva e originale campagna di marketing gestita dall’agenzia “Giannacomunica” vuole imporre il porto agropolese rispetto al pubblico internazionale del settore. AGGANCIATO AL CILENTO. Lo slogan: “Il Porto Turistico di Agropoli. Il tuo Porto nel Cilento” lo lega all’area protetta che fa stare ancora tutti in ambasce. Il bando per i servizi, dei quali si diceva, è appena scaduto e tra qualche mese vedremo l’affidamento e la gestione in subconcessione di unità immobiliari da destinare a servizi turistici e diportistici presso il porto. LIDO AZZURRO, E’ POLEMICA. L’altro capitolo relativo alla polemica per i lavori presso il Lido Azzurro che secondo il geologo Franco Ortolani, l’operatore portuale Michelangelo Mazzillo e l’ingegnere e politico M5s Consolato Caccamo rappresentano un modo surrettizio per ampliare l’area portuale scalda più la tradizionale anima saracena degli agropolesi. Il bando e la campagna pubblicitaria invece vanno a concretamente disegnare quello che è il simbolo della città. In una prossima puntata se ne darà correttamente conto. Ora l’attenzione è sul porto turistico principale. IL FUTURO. Nel dettaglio si tratterà di attivare un pub-ristorante ed un bar presso la palazzina servizi che sorge all’interno dell’area dello scalo marittimo. Spazio poi a botteghe destinate al commercio al dettaglio di natanti e accessori; di articoli sportivi e per la pesca; e ancora commercio al dettaglio di abbigliamento. Prevista anche l’apertura di un laboratorio artigianale di alimenti e commercio al dettaglio di bevande; di botteghe per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari tipici locali, un’edicola e oggettistica. Le richieste dovranno sono state già presentate all’Ufficio Protocollo del Comune, scadevano alle ore 13:00 del 30 gennaio 2015. I corrispettivi indicati come base di gara delle rispettive sub concessioni, dovuti per l’intera durata delle stesse, sono fissati tenendo conto dei costi inerenti la costruzione e manutenzione esterna (ordinaria e straordinaria) delle strutture; le competenze tecniche; la pubblicità; il canone della concessione demaniale regionale inerente i primi due anni della stessa concessione (2013-2014); gli oneri tributari con corrispettivi che vanno da 529.570,48 euro fino a 36.499,91 euro. L’aggiudicazione avverrà con procedura aperta mediante il criterio dell’offerta del massimo rialzo sul prezzo posto a base di gara con il contratto che avrà durata fino al 31 marzo 2032. E’ ovvio che le discussioni sulla questione porto in questa fase risentono delle pressioni e aspettative per avere “fette” quanto più possibile migliori all’interno dei vari servizi oggetti di gara. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SCEGLIE IL PROFILO BASSO. nche per questo al comune di Agropoli fanno sapere che preferiscono, per il momento, tenere un profilo basso e sottrarsi a polemiche, “la fase è oggettivamente delicata” – dicono – con parole e valutazioni che potrebbero prestarsi al sospetto di speculazioni. Oggi il Porto è costituito da n.17 pontili: 9 sono gestiti da privati riuniti in consorzio, 6 dal comune e 2 da associazioni. Il tutto è già dotato di servizi idrici ed elettrici, assistenza all’ormeggio, rifornimento carburante, servizio gru, etc. Va sottolineato come si tratti di una realtà importantissima per l’economica del territorio dallo straordinario potenziale di crescita e occupazione. LA STORIA. Il porto viene costruito nel 1969, data della posa della prima pietra, e nel 1997 viene costituito il consorzio su iniziativa di Giovanni Ruocco, Antonio Ragone e Spera Luisa, insieme a tutti gli altri concessionari: Pasquale Cortucci, Franco Giordano, Antonio Del Core, Massimo Cantalupo, Silvano Landi, Gennaro Montone, SIVI srl, Borrelli e Del Verme, per riunire tutte le realtà portuali e favorire l’indotto dell’area portuale che tra strutture ricettive, imprese di servizi etc. genera occupazione per più di 500 persone. Il Porto di Agropoli oggi è costituito da 16 pontili (9 privati, 5 comunali, 2 di associazioni) 1.200 posti barca e offre servizi idrici ed elettrici assistenza all’ormeggio, rifornimento carburante, servizio gru ed è il primo volano dell’economia di Agropoli. E’ il Porto del Cilento ed il più grande fino a Sud di Sapri. Un attracco sicuro e completo con una genius loci straordinaria, naturale, piena di storia e cultura irriproducibile anche per le strutture più moderne realizzate. E, che non guasta mai, a pochi metri dall’ormeggio si potrà assaporare in bar, ristoranti e pizzerie la cucina che sa di mare con pesce fresco e prodotti tipici secondo le tradizioni locali, vini, pizze e dolci cilentani
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