Di Ilaria Longo
Dal 30 settembre al 2 ottobre a Pollica e ad Acciaroli si terrà la prima edizione di “Stati generali della Letteratura del Sud”, un evento culturale realizzato dal Comune di Pollica in collaborazione con il prof. Francesco Durante, direttore artistico di “Salerno Letteratura” e di questa manifestazione.
I due centri cilentani faranno da location a questa tre giorni interamente dedicata a convegni, presentazioni di libri, momenti culturali in cui saranno protagonisti importanti nomi della cultura italiana: Walter Pedullà, Simonetta Agnello Hornby, Nicola Lagioia, Carmine Abate, Antonio D’Orrico, Carmen Pellegrino…
“È stata scelta Pollica come sede di questo evento”, chiarisce il prof. Durante, “non solo perché il sindaco Stefano Pisani e l’assessore Domenico Palladino hanno mostrato una grande sensibilità verso i temi che saranno discussi nel corso della manifestazione, ma anche perché Pollica si trova in una posizione geografica centrale rispetto alle regioni del Sud che potrebbero essere interessate a partecipare a questi momenti culturali”.
Lo scopo di “Stati generali della Letteratura del Sud”, come spiega il prof. Durante, “è quello di creare uno spazio in cui chi fa cultura possa portare dei contributi alla conoscenza e alla valorizzazione del mondo. Ritengo che se il Sud ha qualche speranza di sviluppo per il futuro questo è legato a un corretto utilizzo della cultura in tutte le sue declinazioni”.
Nell’immaginario collettivo, infatti, lo scrittore e – più in generale chi si occupa di cultura – è colui che nel silenzio del suo studio scrive, immagina, si occupa di storia o di filosofia ed è abbastanza assente da quel che accade intorno a sé. L’obiettivo di questa manifestazione cilentana vuole essere proprio quello di infrangere questo cliché per portare gli uomini e le donne di cultura al centro del loro vivere quotidiano, impegnati, qualora ce ne fosse bisogno, anche a generare idee e pensieri volti a creare un cambiamento, una metamorfosi di cui l’Italia tutta, e il Sud in particolare, ha fortemente bisogno soprattutto in questo periodo.
L’intellettuale è considerato, in questo contesto, in virtù del suo impegno civile senza però essere autoreferenziale ma, anzi, provvisto della capacità di confrontarsi con gli altri. Proprio per generare questi momenti di discussione gli appuntamenti degli “Stati generali” sono stati suddivisi in tre momenti: “Parlamento della mattina”, “Parlamento del pomeriggio” e “Parlamento della sera”.
“La mattina”, spiega il prof. Durante, “verranno discusse delle relazioni, il pomeriggio ci saranno presentazioni di libri e la sera dei momenti di spettacolo. Il ‘Parlamento’ vuole sottolineare la volontà e la necessità di dare vita a dibattiti”.
Creare nel Sud, e nel Cilento in particolare, l’occasione per interrogarsi sulla cultura vuol dire iniziare a discutere partendo con un certo vantaggio, poiché questi luoghi sono intrisi di bellezze paesaggistiche, storiche, architettoniche e artistiche, ma vuol dire anche sganciarsi dai fili del passato che rendono questo territorio ancora per molti aspetti arretrato. Per questo sarà centrale nei dibattiti l’antitesi continuità/rottura.
I temi trattati nel corso della kermesse saranno davvero tanti: dalla “Cultura popolare antica e moderna” al “Portarsi dietro il Sud”, dall’emigrazione meridionale al “Sud, dalla catastrofe all’utopia”.
Il comune denominatore dei vari appuntamenti resta, ovviamente, il Sud, ma anche la letteratura che, come sottolinea il prof. Durante, “non è arida e può dare motivazioni che molte volte un discorso strettamente politico non riesce a dare”.
Il potere politico e civile della letteratura ha toccato spesso, nel corso della nostra storia italiana e meridionale, l’apice. L’auspicio è che questa manifestazione culturale, guidata dall’immensa capacità di rottura della cultura, possa incamminarsi sui binari del cambiamento.