Come tutti sanno, Pollica è un comune immerso nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ma molti non conoscono la storia e l’etimologia di questa splendida area geografica, interamente compresa nella Provincia di Salerno. E’ un’area delimitata a nord dai Monti Albruni e dal fiume Sele, ad est da Vallo di Diano e a sud dal confine con la Basilicata. Il nome Cilento viene da “cis Alentum“, al di qua dell’Alento, il fiume che segnava il confine con la regione. In precedenza, infatti, il Cilento comprendeva la zona ai piedi del Monte della Stella e quella delimitata a est dal fiume Alento. Nel 1991, con la creazione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il territorio del Cilento è stato esteso.
Il profilo orografico è ovunque marcato, spesso aspro. Poche e povere in estensione sono le zone pianeggianti, per lo più in corrispondenza dei fiumi principali, ma la bellezza della naturalità ha fatto divenire il Cilento, con Pollica capofila, un’attrazione per i visitatori, non solo estiva.
Pollica, sin da subito – con la mente visionaria del compianto sindaco Angelo Vassallo, ha saputo ergersi come un diamante, grezzo e di assoluto valore, incastonato nella costiera cilentana. La natura con la sua bellezza ha fatto il suo corso, ma si è servita di azioni virtuose e la risposta a tutto ciò sono gli incrementi negli anni dei turisti e le innumerevoli testimonianze positive hanno fatto sì che il trend fosse sempre positivo.
In questo magico paesaggio, da anni ormai, la Fornace Falcone ha voluto essere presente e essere parte attiva di questo territorio. Le numerose e vere amicizie sono lì a testimoniare un rapporto sincero e professionale che si è evoluto sino all’idea della realizzazione nel 2015 del primo Porto d’Arte Contemporanea in Europa (PAC), un’occasione di crescita culturale e non solo. Nato da un’idea del direttore artistico Valerio Falcone, nei primi anni il PAC ha presentato le sculture in latta di Riccardo Dalisi (unico italiano ad aver ricevuto per due volte il premio “compasso d’oro”, è un importante riconoscimento che viene assegnato dall’Associazione per il disegno industriale con l’obiettivo di premiare e valorizzare la qualità del design italiano. Si tratta del più antico e prestigioso premio di disegno industriale al mondo) e le opere di Angelomichele Risi e di Lello Lopez, di Sergio Fermariello e Vincenzo Rusciano, le installazioni di Eugenio Giliberti e Bianco-Valente, solo per citarne alcune.
Oggi il PAC è un museo diffuso tra il porto di Acciaroli, il Palazzo Vinciprova di Pioppi e il Palazzo Principi Capano di Pollica, che ospita interventi site-specific di artisti contemporanei ponendo al centro la relazione fra l’identità storica dell’area Acciaroli-Pollica, e più in generale del bacino del Mediterraneo, con culture, sistemi di pensiero e linguaggi espressivi contemporanei. Il PAC, inoltre, ha realizzato in occasione dei suoi progetti workshop per la popolazione locale, divenendo una piattaforma educativa e formativa, che mira al coinvolgimento, all’interazione e alla partecipazione del pubblico.
Un progetto d’arte che coinvolge di certo la cultura e il territorio ha una valenza totale e potenzialità forse ancora inesplorate, ma di sicura attrazione per un pubblico sempre più attivo ed informato.
La collaborazione con il Comune di Pollica è un motore che alimenta tutt’oggi un progetto in evoluzione sicura, che vorrà coinvolgere sempre più un luogo magico qual è Acciaroli e la Fornace Falcone, nella persona del direttore artistico Valerio Falcone, per puntare alla realizzazione di performance sempre più accattivanti e attraenti, valorizzando quanto più possibile la bellezza del territorio in una sinergia sempre più connessa che offra nuove opportunità culturali, alimentate da quel motore instancabile che è l’arte contemporanea.