di Antonella Citro Esprime soddisfazione il sindaco di Polla Rocco Giuliano sul nuovo piano ospedaliero che cade in un momento non proprio serenissimo per la regione Campania dove tagli e ridimensionamenti sono proprio all’ordine del giorno e non guardano in faccia nessuno. Il primo cittadino è soddisfatto soprattutto per la palese vicinanza mostrata nei confronti del presidio ospedaliero “Luigi Curto” di Polla e di tutto il Vallo di Diano. “Ho trovato nel nostro territorio e nel presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Asl Sergio Annunziata una squadra che a ha sostenuto saldamente le nostre ragioni- ha affermato Giuliano- merito va attribuito all’assessore regionale al turismo Corrado Matera che, nonostante sia in carica da pochissimo tempo, fin dal primo momento ha dimostrato attenzione per il Vallo di Diano, intervenendo in maniera decisiva nell’affidamento dei compiti e delle funzioni da riservare al nostro presidio ospedaliero di Polla. Il Vallo di Diano ha vinto in sostanza la sua battaglia”. Siamo in realtà di fronte a una vera e propria riconferma per l’ospedale di Polla che, da tempo, è inserito nel piano dell’emergenza, è uno spoke nella rete per l’ictus cerebrale ed emergenza cardiologica. Il Curto occupa una posizione importante per quanto riguarda il trattamento e la cura dei traumi ed è spoke 1 in ambito pediatrico. A completare il quadro si è aggiunto il servizio di oncologia che concerne però solo il settore ambulatoriale. Diverso è il discorso del plesso di S. Arsenio che, acquisisce la funzione di una struttura territoriale che, ospita un ospedale di comunità e unità complessa di cure primarie (UCCP) in vista di un nuovo modello di riorganizzazione delle Cure Primarie. Da una lettura del piano ospedaliero recente, si evince in primis, un accordo con i medici di medicina generale che preannunciano quello con gli specialisti ambulatoriali e i pediatri di famiglia. Ma la vera attesa è tutta concentrata sulle nuove assunzioni con lo sblocco del turn over, dai decreti 29 e 30 dai quali vengono fuori 1.118 nuovi assunti. Tuttavia nell’immediato futuro, la nuova sanità prevede anche finanziamenti per l’edilizia sanitaria e applicazione di nuove tecnologie. Insomma si punta su razionalizzazione che mira a una maggiore qualità e sicurezza che vince certamente sulla inappropriatezza e mobilità passiva. Al centro del piano ospedaliero è, e resta ancora una volta, il paziente il vero destinatario del documento. Infine per il potenziamento dei posti letti e la riabilitazione e lungodegenza, sono stati programmati 2.990, 2.187 sono per la riabilitazione cioè 200 per l’alta specialità, 803 la lungodegenza post acuzie. Ciò comporta infine una riduzione della mobilità di 35,9 milioni.
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