Di Antonella Citro A Polla in via Loreti lunedì 21 novembre, alla presenza del vescovo Monsignor Antonio De Luca, è stato finalmente aperto al pubblico lo sportello d’ascolto DIANA – Donne In Ascolto Nonché Aiuto voluto dal comitato Se non ora quando Vallo di Diano. “Si tratta di uno sportello d’assistenza gratuita rivolta alle donne vittime di violenza di genere, un fenomeno preoccupante che riguarda anche il nostro comprensorio territoriale”, riferisce il presidente del comitato Rosy Pepe. È una meta tanto agognata per il gruppo di donne che da tempo, per la precisione dal 2010, hanno lavorato per rendere un servizio validissimo al territorio. “Questioni burocratiche ci hanno allontanato dal progetto più volte – continua Pepe – ma siamo cresciute e abbiamo maturato l’esperienza di aprire questo sportello. A dire il vero, ogni volta che sono stata relatrice all’interno di numerosi convegni sulla violenza di genere, io e altre componenti del comitato siamo state avvicinate da donne bisognose d’aiuto, ecco perché nasce questo sportello. Si tratta cioè di un primo approccio per tutte queste donne che sono bisognose d’aiuto, bisognose di consigli, anche di consigli legali. Chiaro è che valuteremo di volta in volta le situazioni che ci verranno sottoposte per poterle veicolare in maniera opportuna alle istituzioni e agli enti competenti. È insomma un primo approccio”. Lo staff dello sportello DIANA è composto da una serie di figure professionali che sono specializzate in diversi settori, e ovviamente e doverosamente sussiste anche l’ambito legale che può e deve assistere le donne. “Tutto è basato sul volontariato che noi svolgiamo da anni nel settore inerente la violenza al femminile – chiarisce il presidente Pepe – conosciamo bene il territorio, conosciamo il substrato quiescente che persiste in quest’area geografica. Questa è stata la forza che ci ha portato a costituire DIANA. Vogliamo cioè andare incontro alle donne e vogliamo far capire loro che non sono sole, che hanno un sostegno psicologico, sociologico, un sostegno legale e proprio in questo sportello potranno trovare tutto l’aiuto di cui hanno necessità e bisogno”. L’obiettivo di DIANA è anche quello di interagire con il centro antiviolenza ARETUSA voluto invece dal Piano di Zona perché si possa instaurare una proficua collaborazione. “Non siamo in antitesi con questa struttura – conclude Pepe – come dice Renzo Arbore più siamo, meglio stiamo. Più ce ne sono di queste iniziative più è facile combattere questo fenomeno che è purtroppo un fenomeno, monitoriamo il territorio da anni, che si va allargando sempre di più. Noi invece dobbiamo tentare di arginare questo problema sempre più allarmante anche con chi è predisposto a darci una mano, siamo in armonia con gli altri enti e istituzioni del luogo. Il nostro intento è proprio quello di aiutare le donne e non vogliamo speculare su nulla. Invece no, bisogna essere d’aiuto e sostegno. Bisogna fare in modo che queste donne possano raggiungere un traguardo che è quello della serenità, di allontanarsi dalle situazioni violente e possono farlo soltanto se sono aiutate. Da sole, non sono in grado di farlo”.
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