Con l’arrivo di medici nei reparti di cardiologia, pediatria, neurologia, radiologia e ortopedia l’ospedale di Polla prende una boccata d’ossigeno. Si può parlare di significativi cambiamenti?
Non si può parlare di cambiamenti. Sono in programma nuovi arrivi nel pieno ossequio delle normative vigenti. Esiste un turn over che riesce a coprire il 10% delle quiescenze. Sono arrivati nuovi colleghi per la cardiologia e stiamo aspettando nuovi arrivi nella radiologia e pediatria. Sicuramente c’è tanto impegno e attenzione per il “Luigi Curto” di Polla. Chiaro è che pretendere che ci possano essere delle rivoluzioni in un sistema campano che vive una crisi datata, significherebbe essere al di fuori del seminato. Al momento stiamo lavorando e ci stiamo impegnando molto e le cose vanno meglio.
Quali reparti stanno vivendo una crisi maggiore?
I reparti più in crisi sono la radiologia, la pediatria, la neurologia. Qui ad esempio è stato fatto uno sforzo grandissimo perché addirittura i neurologi erano due e l’Asl ha inviato una collega 38 ore settimanali, cosa che ci consente di gestire meglio il reparto. Speriamo che ci possa essere attenzione per le altre vicende ma ci devono essere possibilità di risolverle. Vero è che tutto è imperniato attorno il commissariamento e mi auguro possa trovare condizione di sbocco perché il problema non è solo in regione Campania ma è anche l’atteggiamento del Ministero che rispetto alle difficoltà di questa regione, mi auguro possa essere più tempestivo e puntuale. Al Ministero, infatti, sanno che da anni viviamo in mezzo alle difficoltà e non possiamo essere gestiti come nelle altre regioni perché dal 2007 non si fanno assunzioni, il nostro sistema è in crisi e mi auguro che a Roma queste considerazioni le debbono pur fare.
A volte l’utenza si lamenta della carenza o malfunzionamento dei macchinari in uso. Come fare allora per rispondere adeguatamente al paziente?
Con il piano di rinnovamento. Avremo il laser ad eccimeri, adesso stiamo smontando la vecchia macchina e quindi a giorni sarà qui quella nuova. Stiamo mettendo su un centro di trattamento per la litiasi delle via urinarie. In un momento di crisi come questo l’ospedale di Polla va avanti e va bene così.