Destra o sinistra, compatti o frammentati? Su una cosa non ci sono dubbi: in un anno tutto può cambiare e molto cambierà. A Capaccio è già iniziato il valzer dei nomi in vista delle amministrative del 2004. Chi sarà il futuro sindaco? Svolta drastica o moderata? Al momento l’unica certezza dovrebbe essere la candidatura di Vincenzo Sica per Forza Italia. Ma la Casa delle Libertà si presenterà compatta? Fino a qualche giorno fa pareva proprio di sì. Poi il colpo di scena. Sica, Angelo Quaglia e Carmine Barlotti hanno ufficializzato il loro passaggio da Forza Italia, di cui sono stati fondatori a Capaccio nel ’94, all’Unione Democratica di Centro. Non è da escludere la candidatura a sindaco dell’ex primo cittadino Paolino. Per il Polo o soltanto per l’UDC? La decisione non potrà essere presa a prescindere da accordi che verranno stipulati più in alto, nelle stanze dei bottoni di città. Certo non rimarrà a guardare Alleanza Nazionale: ‘Nessuna decisione è stata ancora presa.’ ricorda il portavoce Luciano Farro. Intanto a sinistra qualcuno già affila i coltelli. Il 24 c’è stato il battesimo della Margherita di Vincenzo Patella. Per il momento i popolari, oggi nella Margherita, sono al governo della città accanto ai Democratici di Sinistra e ai gruppi civici di Marino. Gruppi sfoltiti da decise prese di posizione: l’assessore alla pubblica istruzione Marilena Montefusco ha aderito alla Margherita, dove inevitabile è stato il passaggio dei popolari Nino Pagano (assessore al turismo), Vincenzo Di Riso e Vincenzo Serrone (consiglieri). Nunzio Barlotti ha ufficializzato diversi mesi fa la sua adesione all’UDC. C’è poi Angela Pace, eletta consigliere nelle liste civiche in quanto i socialisti non avevano una propria lista. ‘Ci stiamo organizzando per formare una sezione locale dello SDI.’ spiega la Pace. Ma si fa sempre più insistente la voce sul ritorno in politica di un altro ex sindaco socialista: Pietro De Simone. Non è chiaro con quale schieramento si presenterà: una compagine socialista o centrista? Sarà proprio lui il candidato a sindaco, o, come preannunciato, lavorerà in favore di una grande coalizione? E i gruppi civici Venti Nuovi e Rinnovamento? Continua il cammino con gli alleati (Democratici di sinistra, Popolari e Comunisti Italiani) con i quali governano il paese. Dopo avere ribadito di essere la legittima espressione del centrosinistra di Capaccio, annunciano “massima apertura, per quanti intendono intraprendere un percorso comune, per fare corrispondere al quadro politico di centrosinistra le convergenze programmatiche utili al rilancio dell’azione amministrativa”. Pasquale Marino è al suo secondo mandato consecutivo e (salvo modifica di legge) non si potrà ricandidare. Chi sarà l’erede? Infine non possiamo dimenticare quella parte dei politici capaccesi rimasta dietro le quinte negli ultimi anni. Rifondazione Comunista, e gli altri partiti potrebbero rappresentare l’ago della bilancia che determinerà i vincitori. La speranza è che i politici lavorino con intelligenza, mettendo i cittadini davanti ad una scelta a due, massimo tre concorrenti.
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