Piaggine, Guglielmo Vairo perde le elezioni che avrebbero dovuto consentirgli la risalita delle scale della casa comunale del suo comune per la terza volta. È stato soppiantato dal Renato Pizzolante, dipendente dell’ASL di Salerno a capo di una lista che ha avuto l’appoggio “esterno” di due “Antonio”, Pipolo e Bruno che nel passato sono stati artefici della politica “chiainara”.
Vairo, durante la lunga campagna elettorale sviluppatasi tra piazza Umberto I e i “purcili”, luoghi dove si è svolto il confronto tra i due contendenti visibile anche plasticamente sia durante la “formazione delle liste sia dopo la loro conclamazione con il deposito negli uffici del comune.
Alla domanda che in tanti si ponevano e ponevano agli altri su chi fosse favorito nella “disfida” in tantissimi rispondevano e si rispondevano che la partita era aperta e che chiunque avesse vinto, sarebbe diventato sindaco con un distacco ridotto: i candidati lo facevano per schermirsi, gli altri per non esporre la propria previsione ad interpretazioni di come avrebbero votato.
Infatti, la differenza di 24 voti (13 quelli necessari a Vairo per restare in sella), è stata oggettivamente minima ed evidentemente, Vairo l’ha subita inconsapevolmente a causa di lievi e impercettibili smottamenti del suo bacino elettorale consolidato in 10 anni di governo.
Ma, a parere di molti, la motivazione è da ricercarsi anche nell’aumento del voto “gratuito” cioè quel voto che è rimasto coperto ed è stato espresso esclusivamente nel segreto dell’urna. Si tratta dello stesso voto “segreto” che lo ha portato in alto nelle precedenti 2 occasioni.
Intanto Pizzolante si è insediato e ha nominato la squadra di governo che lo accompagnerà nei cinque anni che ha davanti a sé. Dovrà immaginare il futuro del suo paese apportando le “correzioni” a ciò che a suo parere ha fatto l’amministrazione Vairo in 10 anni e gestire il patrimonio di opere e progetti che invece ha portato a termine.
Dovrà anche dare conto ai suoi sostenitori delle promesse fatte e capire come gestire una comunità composta per la stragrande maggioranza da pensionati che hanno bisogno di assistenza flessibile in base all’andamento delle condizioni di salute.
A Vairo non resta che marcarlo stretto dentro e fuori dal consiglio, appoggiandolo quando tenterà di portare avanti le cose avviate, e chiedendogli conto del perché deciderò di affossarle.
Intanto, Pizzolante potrebbe fin da subito chiarire su chi e perché ha abbattuto la struttura sulla quale era stata posta la bici rossa che accoglieva chi arrivava da Villa Littorio e Laurino all’ingresso del paese che indicava la vocazione di Piaggine come paese che accoglie i cicloturisti.
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