Più ci penso e più non riesco a capire il perché molte persone sono portate a disattendere alle regole di un civile comportamento che se fossero rispettate, sarebbero solo produttive per loro e per l’intera società in cui vivono. In quasi tutte le città d’Italia, noi vediamo monumenti imbrattati con vernice colorata, facciate di palazzi, da poco ristrutturate e di nuovo sporcate con lo spray e con scritte vomitevoli, giardini e luoghi di svago, pieni di rifiuti e di bottiglie lasciate come souvenir di bivacchi e di allegri conviviali, mozziconi di sigarette sparsi sulle strade e sulle piazze, residui di spazzatura e di plastica sulle spiagge e potrei continuare ancora ad elencare i segni di una inciviltà, che deborba in ogni luogo ed in ogni angolo della nostra penisola. Tutte le persone che si comportano in questo modo scelleratato e direi offensivo nei riguardi della comunità, hanno sicuramente problemi di adattamento sociale, ma soprattutto non possiedono dentro la loro anima il concetto del bello della vita. Sono persone arretrate dal punto di vista culturale ed aride e insensibili nei loro sentimenti, oltre a non possedere un minimo di educazione individuale e sociale, perché vivere in una comunità di persone, presuppone la conoscenza di precise regole ed il rispetto del bene comune, che appartiene a tutti e di cui l’intera società si fa carico. Per me che ho un concetto dell’etica e dell’estetica, insieme religioso e laico, vedere queste brutture mi procura un senso di dolore interiore, perché se la vita ci regala la possibilità di godere del bello, siamo invece costretti a convivere con brutti episodi di inciviltà mentale di molte persone, che arrecano, con il loro disinvolto comportamento, profonde lesioni all’anima di quelle persone che vorrebbero trascorrere le giornate della loro vita, in un clima di assoluta bellezza. Più ci penso e più non capisco. E voi?
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