Close Menu
Unico Settimanale
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Al via la fase due di Agenda Sud con altri 35 milioni di euro aggiuntivi
    • Valditara, scrive alle famiglie degli alunni italiani, illustra le attività del “Piano Estate”
    • SS 166, CHI HA IMPOSTO IL LIMITE DI VELOCITÀ A 50 KM ALL’ORA, HA L’OBBLIGO MORALE E CIVILE DI FARLO RISPETTARE!
    • Inclusione scolastica a rischio: il Collettivo Docenti di Sostegno al Seminario Proteo-FLC CGIL
    • Epistola ideata, stesa e verseggiata da Gaetano Ricco intende del grande Federico II di Svevia lodare di contro a “de le magiche frode seppe ‘l gioco” Colui che egli  appellava il “preziosissimo fra i miei Maestri”
    • INIZIO DELLA CHIESA MISSIONARIA
    • La valorizzazione culturale e naturale del Cilento passa attraverso la riorganizzazione delle aree marginali
    • Cav. Attilio De Lisa: all’ospedale di Sapri la 7^ edizione delle giornate endocrinologiche 2025
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Unico Settimanale
    • Home
    • News
      1. Cronaca
      2. Politica
      3. Attualità
      4. Economia
      5. Vedi tutto

      Piano Vetrale, presentazione del libro “Il mistero de Rotschild”, di Francesco Torresi

      3 Maggio 2025

      L’ Ass. “Progetto Centola” e il Gruppo “Mingardo/Lambro/Cultura” presentano “Avvocato di paese”, di Giuseppe Amorelli

      14 Gennaio 2025

      “A chiana” – Linea d’ombra Festival Salerno

      16 Novembre 2024

      SP 316, Rettifilo – Matinella, dove la toppa è migliore del buco …

      26 Ottobre 2024

      Aldo Moro, oggi ricorre il 47° Anniversario dell’assassinio

      9 Maggio 2025

      Al Cav. Attilio De Lisa l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito con decreto del presidente Sergio Mattarella

      5 Maggio 2025

      Dai borghi alla rinascita: i giovani delle aree interne come motore del cambiamento

      2 Aprile 2025

      A Vallo della Lucania una Tavola Rotonda per contrastare il randagismo: nuove possibili strategie

      21 Marzo 2025

      “La Compagnia del Lupo”: la favola inedita scritta da Massimo Sica e illustrata da Felice Montoro sarà donata ai bambini

      20 Maggio 2025

      Comune di Sanza, Benvenuto e Buon Lavoro al nuovo Segretario comunale Barbara Mangiapane

      11 Maggio 2025

      Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e dei Cavalieri di Vittorio Veneto, cerimonia commemorativa della Liberazione d’Italia dal Nazifascismo

      3 Maggio 2025

      Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e dei Cavalieri di Vittorio Veneto, Comune di Sanza-Prefettura di Salerno-Cav. Attilio De Lisa: domani cerimonia commemorativa della Liberazione d’Italia dal Nazifascismo

      3 Maggio 2025

      La valorizzazione culturale e naturale del Cilento passa attraverso la riorganizzazione delle aree marginali

      30 Maggio 2025

      Cilento, Vallo di Diano e Alburni: un nuovo cammino per il turismo lento

      30 Maggio 2025

      “Qui si semina speranza”

      20 Maggio 2025

      Bcc, Antonio Marino e Michele Albanese da direttori e presidenti, il passo è stato lungo una vita

      12 Maggio 2025

      Al via la fase due di Agenda Sud con altri 35 milioni di euro aggiuntivi

      2 Giugno 2025

      Valditara, scrive alle famiglie degli alunni italiani, illustra le attività del “Piano Estate”

      1 Giugno 2025

      SS 166, CHI HA IMPOSTO IL LIMITE DI VELOCITÀ A 50 KM ALL’ORA, HA L’OBBLIGO MORALE E CIVILE DI FARLO RISPETTARE!

      31 Maggio 2025

      Inclusione scolastica a rischio: il Collettivo Docenti di Sostegno al Seminario Proteo-FLC CGIL

      31 Maggio 2025
    • RUBRICHE
    • Ambiente
    • Sport
    • Cultura
    • Personaggi
    • Spettacolo
    • Archivio
    • Contatti
    Unico Settimanale
    Percorso:Home»In evidenza»Pianeta Terra – Ultima chiamata per salvare l’ambiente?
    In evidenza

    Pianeta Terra – Ultima chiamata per salvare l’ambiente?

    Di La Redazione27 Ottobre 202110 Min Lettura0 VisiteNessun commento
    Condividi
    Facebook Twitter LinkedIn Email WhatsApp

    dallo sfruttamento incontrollato delle risorse del  Pianeta.

    La causa principale dei cambiamenti climatici è l’effetto serra  provocato da alcuni gas che agiscono proprio come una “serra”:   catturano il calore del sole e lo trattengono provocando  l’innalzamento  della temperatura in ogni angolo del nostro pianeta.

    L’innalzamento globale della temperatura si sta verificando molto più  velocemente rispetto alle stime degli esperti e i drammatici effetti  sono visibili a tutti:

    l’innalzamento del livello del mare a causa dello scioglimento dei ghiacciai,
    l’aumento di CO2 e dei gas ad effetto serra generato dalla combustione  di carbone, petrolio e gas  causato in gran parte dalle centrali  elettriche, dagli altri impianti industriali e dai mezzi di trasporto,

    L’aumento dei fenomeni meteorologici estremi,
    la desertificazione causata dal cambiamento climatico e dall’uomo,   perché il suolo è di per sé un serbatoio di CO2   che viene rilasciata  con l’impoverirsi della vegetazione.
    L’uomo sembra essersi accorto del problema solo ora? Ovviamente no.

    Solo negli ultimi trent’anni  troveremo  migliaia di pubblicazioni,  libri, articoli  sul tema:  gli esperti hanno presentato una infinità  di dati scientifici  e di  proiezioni utili per comprendere la gravità  del problema.

    Non sono state profezie quelle sui devastanti effetti  dell’inarrestabile ed accelerato  aumento del riscaldamento   climatico, ma  dati oggettivi che la comunità mondiale  ha preso in  seria considerazione solo negli ultimi anni.

    L’organizzazione delle Nazioni Unite  e  L’Unione Europea hanno  assunto dal 2015 precisi impegni per contrastare i cambiamenti  climatici  e, nello specifico:

    L’Unione Europea prevede

    di ridurre del 55%  e entro il 2030   le emissioni di CO2 rispetto al 1990
    di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

    L’Organizzazione delle Nazioni Unite  ha predisposto L’agenda ONU 2030   che prevede  di raggiungere  entro il 2030  tre obiettivi climatici:

    ridurre del 45% le emissioni di CO2 entro il 2030,
    raggiungere la neutralità climatica  entro il 2050
    stabilizzare l’aumento della temperatura globale a 1,5° entro la fine  del secolo.
    L’agenda ONU 2030 si  compone oltre alla lotta per il cambiamento  climatico anche di ben altri 16
    goals:

    Goal 1 –  configgere la povertà,
    Goal 2 –  sconfiggere la fame,
    Goal 3 –  salute e benessere,
    Goal 4 –  istruzione di  qualità,
    Goal 5 – Parità di genere,
    Goal 6 –  Acqua pulita e sevizi igienico sanitari,
    Goal 7 –  Energia pulita e accessibile,
    Goal 8 –  Lavoro e crescita economica,
    Goal 9 – Imprese, innovazione e Infrastrutture,
    Goal 10 –  Riduzione delle  disuguaglianze,
    Goal 11 – Città e comunità sostenibili,
    Goal 12 – consumo e produzione responsabili,
    Goal 13 – Lotta contro il cambiamento climatico,
    Goal 14 – Vita sott’acqua,
    Goal 15 – Vita sulla terra
    Goal 16 – Pace, Giustizia e istituzioni solide,
    Goal 17 – Partnership per gli obiettivi.

    Riguardo al Goal 13, promuovere azioni a tutti i livelli per  combattere il cambiamento climatico,  Il Segretario  Generale delle  Nazioni Unite, Guterres,  all’apertura del dibattito della  settantaseiesima  Assemblea generale del 21 settembre u.s.,   ha detto  che

    “… Siamo sull’orlo di un abisso e ci muoviamo nella direzione  sbagliata. Sono qui per dare l’allarme   … il mondo non è mai stato  più minacciato e più diviso ..  il recente rapporto  dell’Intergovernmental Panel on Climate Cange è stato un codice rosso  per l’umanità.  Siamo a poche settimane dalla Cop26 di Glasgow, ma  apparentemente lontani anni luce  dal raggiungimento dei nostri  obiettivi. Dobbiamo fare sul serio, dobbiamo agire in fretta,…”.

    La COP26 è la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici  del 2021. L’ONU ormai da circa 30 anni  riunisce  quasi tutti i Paesi  della terra  sul  tema del  clima,  ma  la  priorità è stata   veramente innalzata solo  negli ultimi anni  a seguito del rapido e  imprevisto ulteriore  peggioramento delle previsioni.

    Quest’anno la COP si terrà a Glasgow  e avrà un carattere  straordinario  perché tutti i Paesi  dovranno assumersi impegni ben  più onerosi per  tentare  di rispettare gli impegni assunti nella COP  di Parigi di  contenere a 1,5 gradi l’aumento del riscaldamento globale.

    Tutti i Paesi, compresa l’Italia, accettarono di sottoscrivere  l’accordo con cui si impegnarono a raggiungere  tale obiettivo entro  il 2030.
    Ma qual è la reale  situazione ad oggi?
    Nell’incontro effettuato fra 50 Ministri per L’ambiente ( riunione  pre-COP26, presente per l’Italia  il Ministro  Cingolani) è emersa la  necessità di fare di più se si vuole mantenere il riscaldamento sotto  1,5 gradi.
    Tutti gli Stati devono impegnarsi di più per la decarbonizzazione e,  riguardo ai Paesi in via di sviluppo, occorre garantire ogni azione  per erogare entro il 2025  il fondo per il clima di 100 miliardi di  dollari e disincentivare  qualsiasi investimento  nella ricerca ed  estrazione dei fossili  e concentrare tutti gli sforzi degli  investimenti verso l’utilizzo di risorse energetiche a impatto zero  per l’ambiente.
    Cosa  sta accadendo nel Pianeta?
    Quali sono gli inquietanti segnali che hanno finalmente spinto i Paesi  a cercare le soluzioni per fermare il riscaldamento globale e impedire  che si prosegua verso un irreversibile peggioramento?

    Scioglimento dei Ghiacciai.

    Lo Fusione o scioglimento dei ghiacciai in corso è un problema noto a tutti.
    Tanti sono stati gli allarmi lanciati nel corso degli ultimi due  decenni sulla gravità del problema: dalla comunità scientifica, dalle  associazioni ambientaliste, dagli esperti del settore e dalla gente  comune.

    Negli ultimi 20 anni c’è stata una forte accelerazione dello   scioglimento dei ghiacciai, si calcola che abbiamo perso oltre  267  miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno, con un’impennata del 130%  tra il 2000 e il 2019.

    Uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori   dell’Università di Tolosa effettuato sui 217.000 ghiacciai nel mondo,    ha consentito di  effettuare tali stime sulla base di misurazioni di  altissima precisione dello spessore  di tali ghiacciai. Dallo studio  sono stati escluse le calotte della Groenlandia e dell’Antartide.

    Le conclusioni di tale studio sono molto allarmanti se saranno  confermate.   Se anche dovessimo riuscire a limitare l’innalzamento  della temperatura globale, stando alle conclusioni  degli studiosi non  potremmo  mai più ripristinare lo stato dei ghiacciai a  quello prima  dello scioglimento.

    Lo scioglimento dei ghiacciai alpini in Italia.

    La situazione italiana non fa eccezione, ovviamente:  sono almeno  sette i ghiacciai d’Italia a rischio scioglimento a causa del  cambiamento climatico.
    Negli ultimi 150 anni  la superficie dei  ghiacciai alpini si è   ridotta del 60% rispetto la superficie occupata, con punte dell’82%  nelle Alpi Giulie e 97% nelle Marittime.
    Sembra che le polveri che si depositano a seguito delle piogge faccia  sciogliere ancora più rapidamente i ghiacciai.

    L’aumento del livello degli oceani e dei mari.
    Il progressivo scioglimento dei ghiacciai  causa l’aumento del livello  degli oceani  con il conseguente rischio per gli abitanti delle città  costiere che saranno costrette  ad abbandonare  intere regioni  adiacenti la costa.
    Le Isole Salomone.   Gli abitanti dell’isola Nuatambu, arcipelago  delle isole salomone,  dal 2011 ad  oggi hanno perso oltre la metà  della loro area abitabile a causa dell’innalzamento del mare.
     Le 25 famiglie che abitano l’isola hanno già perso 11 case. Altre 5  isole coralline dell’arcipelago  sono scomparse, sommerse dalle acque  del mare. In queste isole il livello del mare si è innalzato di circa  7-10 millimetri l‘anno. Altre 6 isole sono seriamente compromesse  dall’erosione costiera.
    Si calcola che Le isole Salomone scompariranno progressivamente  dalle  carte geografiche e ciò che più indigna è che a farne le spese sono  gli abitanti  che non hanno colpe riguardo all’innalzamento della  temperatura; eppure, ne sono le prime vittime.

    Gli incendi in California: deforestazione e siccità.

    È drammatica  la situazione degli incendi in California. Nel 2021 sono  bruciati oltre 180.000 ettari nelle contee i Plumas, Butte, Losse  e  Teoma.  In sierra Nevada, tra lo stato californiano e il Nevada, sono  bruciati  oltre 70.000 ettari.

    Incendi e siccità che crescono di anno in anno ad una velocità tale al  punto che oggi  il 73% del territorio è in condizione di siccità   “estrema”.

    Sono  bruciati in meno di due settimane circa 100 kmq  nel  Sequoia  national park, un parco naturale della Sierra Nevada, noto per i suoi  esemplari unici di alberi che hanno fino a 3mila anni di età.

    Deforestazione e incendi in Amazzonia.

    Si stima che nell’amazzonia negli ultimi 10 anni  siano state bruciate  aree di foresta amazzonica grandi come la superficie dell’Italia  (circa 300.000 kmq).

    Nello stesso periodo sono stati tagliati o bruciati circa 170.00 kmq  di foresta primaria, la più ricca di biodiversità.

    Anche in Amazzonia la situazione diventa sempre più grave di anno in  anno e l’accelerazione di tali fenomeni  ci potrebbe portare  rapidamente verso un punto di non ritorno se non si avviano  rapidamente iniziative per ridurre l’emissione dei gas serra.

    L’amazzonia è (tra poco rischiamo di dover dire … era) il più grande  polmone verde del mondo e patrimonio mondiale per l’equilibrio  dell’ecosistema terra.

    Deforestazione e incendi in Italia.

    Sono sempre più frequenti anche in Italia gli eventi meteorologici  estremi aggravati dal cambiamento climatico  in atto: le alluvioni e  le inondazioni si ripetono con straordinaria forza e frequenza  causando ingenti danni e disagi alla popolazione. Ma si verificano  anche  lunghi periodi torridi e di siccità con conseguente rischio di  incendi e desertificazione.
    L’Italia  detiene in Europa il primato del numero di incendi: anche se  nella maggior parte dei casi essi sono innescati dalla mano dell’uomo,  la facilità con cui si diffondono dipende dalla siccità e conseguente  aridità delle aree.  Si  calcola che nel solo primo semestre dell’anno   sono bruciati in Italia circa 102.000 ettari di bosco.

    Decarbonizzazione e siccità in Australia.
    l’Australia è il  più grande produttore ed  esportatore di carbone nel  mondo e, come sappiamo, l’utilizzo dei combustibili fossili genera  acidi solforici, carbonici e nitrici, che cadono sulla Terra come  pioggia acida, incidendo negativamente sull’ambiente.
    Nel Queensland, outback australiano,  e in molte altre zone c’è una  gravissima siccità: una volta l’Australia   erano piena di prati verdi  e di allevamenti . Ora nel Queensland  gli allevamenti di sono ridotti  a  un decimo  perché non c’è erba,  gli allevatori nutrono gli animali  con il mais che acquistano.
    Si riducono rapidamente le  riserve di acqua,  c’è una   la siccità  che va avanti da cinque anni:  una tragedia che non si era mai  verificata prima.
    Non ci sono più le  piogge primaverili di anni fa. Sono aumentatigli  incendi: dal 2019 in Australia è bruciata un’area più grande della  Scozia.
    Heron island –  la grande barriera corallina australiana

    Qui vive la tartaruga verde che contribuisce a mantenere l’equilibrio  del sistema marino.

    Queste tartarughe depongono qui le loro uova, il sesso dei nascituri  lo determina la temperatura.

    A causa dell’innalzamento della temperatura  il   98 % delle nasciate   sono ora  femmine e le tartarughe verdi rischiano una rapida  estinzione che comprometterebbe anche l’ecosistema in cui vivono.

    I Ricercatori del Queensland recuperano le uova quando la tartaruga le depone (1 tartaruga ne depone 120-150) , crea dei nidi artificiali per tenere le uova al fresco e far si che nascano un po’ ‘ di tartarughe verdi maschi.

    L’uomo sta cercando di intervenire su di un processo di cambiamento del tempo che sta avvenendo troppo rapidamente e non dà la possibilità alle tartarughe verdi di capire come mutare per non estinguersi: l’uomo in questo caso sta cercando di aiutarle, ma tante altre specie si stanno estinguendo per l’acquisizione di ai repentini cambiamenti climatici.

    
Rimedi

    È abbastanza chiaro che il cambiamento climatico è innanzitutto un problema energetico: si calcola che la generazione, il trasporto e il consumo dell’energia è responsabile di circa l’80% delle emissioni mondiali di CO2.

    Non è soltanto un problema di passaggio all’utilizzo di energia rinnovabile pur essendo quest’ultimo una priorità per raggiungere l’obiettivo emissione zero (passaggio al fotovoltaico, eolico, idroelettrico).

    Ci sono anche tantissimi sprechi di energia: si calcola che solo 1/3 dell’energia totale prodotta è poi realmente convertita ed utilizzata per usi civili e industriali, gran parte è sprecata nel processo nella fase di produzione e della trasmissione.

    La digitalizzazione dei produzione di e trasmissione dell’energia può consentire di ridurre gli sprechi soprattutto nella fase di processo di transizione dall’utilizzo di energia di origine fossile all’utilizzo di energie rinnovabili.

    Il processo di decarbonizzazione è molto più complesso perché occorre affrontare e risolverlo a livello mondiale dando la possibilità alle economie più poveri e ai maggiori produttori / estrattori di energia fossile di riconvertire le loro economia.
    Soprattutto i Paesi in via di sviluppo hanno maggiori necessità di essere supportati anche finanziariamente in questa fase di riconversione.

    L’essere umano che è causa del cambiamento climatico deve intervenire in tempo e compromesso tramite non solo le cause del riscaldamento, ma anche ripristinando l’ecosistema fortemente la riforestazione delle aree bruciate o utilizzate per nuove praterie e nuovi allevamenti, il recupero delle aree desertificate, l’eliminazione degli sprechi – in primis quelli alimentari, la tutela del mare e con un uso più equilibrato dei terreni per scopo alimentare e industriale.

    Condividi. Facebook Twitter Email WhatsApp Copy Link

    Articoli Correlati

    Cilento, Vallo di Diano e Alburni: un nuovo cammino per il turismo lento

    “Qui si semina speranza”

    Formare e insegnare con la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale per coinvolgere i nativi digitali

    Aggiungi un commento

    I commenti sono chiusi

    • Popolari
    • Recenti
    • Rubriche
    23 Ottobre 2024

    Musei delle zone interne del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: Risorse sprecate o motori di sviluppo turistico?

    14 Gennaio 2025

    L’ Ass. “Progetto Centola” e il Gruppo “Mingardo/Lambro/Cultura” presentano “Avvocato di paese”, di Giuseppe Amorelli

    28 Gennaio 2025

    Stefano Sansone è il nuovo presidente della Comunità del Parco del Cilento

    2 Giugno 2025

    Al via la fase due di Agenda Sud con altri 35 milioni di euro aggiuntivi

    1 Giugno 2025

    Valditara, scrive alle famiglie degli alunni italiani, illustra le attività del “Piano Estate”

    31 Maggio 2025

    SS 166, CHI HA IMPOSTO IL LIMITE DI VELOCITÀ A 50 KM ALL’ORA, HA L’OBBLIGO MORALE E CIVILE DI FARLO RISPETTARE!

    2 Giugno 2025

    Al via la fase due di Agenda Sud con altri 35 milioni di euro aggiuntivi

    1 Giugno 2025

    Valditara, scrive alle famiglie degli alunni italiani, illustra le attività del “Piano Estate”

    31 Maggio 2025

    Inclusione scolastica a rischio: il Collettivo Docenti di Sostegno al Seminario Proteo-FLC CGIL

    Convergenze
    Convergenze
    Planet Horeca
    Ditta Scovotto Gabriele - banner per il sito
    Slide
    cormidi2
    Allianz Capaccio - Paestum - banner per il sito
    Laboratorio Nuova Alba - banner per il sito
    In rilievo
    30 Maggio 2025Di Vito Gerardo Roberto10K Visite

    Cilento, Vallo di Diano e Alburni: un nuovo cammino per il turismo lento

    C’è un altro modo di viaggiare. Più umano, più intimo e più vero. Un passo…

    20 Maggio 2025Di Vito Gerardo Roberto10K Visite

    “Qui si semina speranza”

    C’è un vento diverso che soffia tra le montagne di Piaggine, piccolo paese dell’entroterra cilentano,…

    16 Maggio 2025Di Vito Gerardo Roberto7K Visite

    Formare e insegnare con la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale per coinvolgere i nativi digitali

    In un mondo dove la tecnologia evolve alla velocità della luce e i bambini nascono…

    Articoli più letti
    23 Ottobre 2024

    Musei delle zone interne del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: Risorse sprecate o motori di sviluppo turistico?

    14 Gennaio 2025

    L’ Ass. “Progetto Centola” e il Gruppo “Mingardo/Lambro/Cultura” presentano “Avvocato di paese”, di Giuseppe Amorelli

    16 Febbraio 2025

    Casal Velino, perla antica tra mare e collina

    28 Gennaio 2025

    Stefano Sansone è il nuovo presidente della Comunità del Parco del Cilento

    8 Maggio 2025

    Piaggine, la storia di un “Brigante” e la “rivoluzione culturale” di “noialtri”

    8 Febbraio 2025

    La Chiamata

    22 Febbraio 2015

    Unico entra nel 2015

    22 Febbraio 2015

    L’Europa condanna a Morte il Golfo di Salerno

    22 Febbraio 2015

    Anna del Moby Dick

    Chi siamo

    UNICOSETTIMANALE

    "UNICO”, il settimanale del Cilento, del Vallo di Diano, degli Alburni e del Golfo di Policastro, in Provincia di Salerno.

    Unicosettimanale.it
    Testata giornalistica
    Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di Vallo della Lucania al n. 119 Calore srl. P. IVA 03728580659
    Direttore Responsabile: Bartolo Scandizzo
    • Cronaca
    • Attualità
    • Politica
    • Ambiente
    • Cronaca
    • Economia
    • Personaggi
    © 2025 Calore srl. - P. IVA 03728580659 - Tutti i diritti riservati.
    • Privacy
    • Contatti

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Gestisci Consenso
    Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
    Funzionale Sempre attivo
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
    Visualizza le preferenze
    {title} {title} {title}