Sig. Sindaco, si presenti ai lettori de “Il Valcalore”.
Sono Angelo Pipolo di anni 36, libero professionista. Svolgo attività libero professionale presso un Centro di Riabilitazione per soggetti disabili, creato a Piaggine insieme ad un altro collega circa 13 anni fa. Anche questa mia attività all’epoca è stata una scommessa: dopo enormi sacrifici e lungaggini burocratiche, da alcuni anni ci sta regalando soddisfazioni in tutti i sensi ma soprattutto dal punto di vista professionale: per il recupero e il sostegno ai soggetti svantaggiati dell’intero territorio. Sono Sindaco da quasi due anni ed insieme alla mia compagine stiamo realizzando le cose dette nel programma amministrativo della tornata elettorale del maggio ’98, anche se con enormi difficoltà.
Lei, come altri della Valle del Calore, è un Sindaco giovane. Non le fa impressione che tanti giovani hanno abbandonato e abbandonano i paesi dell’interno?
Sì, è vero. Questa è una domanda che mi sono posto più volte sia durante il precedente mandato di vicesindaco che oggi, in qualità di primo Cittadino del mio adorato paese. E’ una delle motivazioni che mi hanno spinto fortemente ad intraprendere la vita politica, tralasciando sia la mia attività professionale che la famiglia per il tempo che dedico alla attività amministrativa proprio per risolvere le problematiche delle giovani generazioni. Le risorse e l’operato della nostra Amministrazione tendono tutte alla creazione di opportunità lavorative future, purtroppo i tempi non sono facili e sicuramente i nostri sforzi, alla lunga, non saranno vani ed inutili.
Piaggine, per ragioni demografiche e per centralità territoriale, ha avuto ed ha un ruolo guida tra i paesi dell’Alta Valle del Calore. Come intende assolvere a questo compito?
Piaggine sicuramente continuerà ad avere un ruolo importante per le cose che stiamo facendo come Amministrazione e per il nostro territorio immenso e favoloso, o per le bellezze paesaggistiche e naturalistiche che altri Comuni purtroppo non hanno. Da qui la centralità del nostro Comune, capìta oggi anche dai responsabili dell’Ente Parco. Inoltre spero che a giorni sarà attivato il SAUT, servizio fondamentale non solo per il nostro Comune ma per tutti i paesi viciniori. Tale servizio permetterà l’assistenza medica di pronto intervento per 24 ore continuative a tutti i cittadini bisognosi di cure, ma anche per i turisti che verranno a visitare il nostro bellissimo paese. Il compito da assolvere è arduo ma non impossibile. Importante è la collaborazione con gli altri Comuni a noi vicini anche se il più delle volte è difficile. Bisogna far capire ai colleghi Amministratori che non può crescere soltanto un Comune ma tutti insieme: ed è l’unico modo per far crescere l’intera zona.
Quali sono i servizi consorziati con gli altri comuni già attivi?
Al momento l’unico servizio consorziato è quello di Segreteria con il Comune di Laurino. Tale servizio è nato alcuni anni fa in accordo con l’Amministrazione Pacente. Ha portato sicuramente benefici economici per le due Comunità, dimezzando le spese per un’ “attività” fondamentale per i nostri piccoli Comuni.
Quali i progetti per il futuro?
Per il futuro dovrà essere attivato lo Sportello Unico per le imprese con sede a Piaggine negli uffici comunali con l’accordo già siglato coni Comuni di Valle dell’Angelo, Sacco, Laurino e Campora. Inoltre speriamo di iniziare una collaborazione con il Comune di Valle dell’Angelo per quanto riguarda la raccolta della spazzatura. Il nostro Comune già dallo scorso giugno ha privatizzato tale servizio, dandolo in gestione ad una Cooperativa Sociale, dove hanno trovato lavoro 5 ragazzi disoccupati di Piaggine. Ancora bisogna tenere conto della nuova legge sulla Autonomie Locali n°265/99, che ha dato la possibilità ai piccolo Comuni di unirsi o consorziarsi con forti incentivi da parte dello Stato e della Regione. E’ sicuramente una via da intraprendere con le Amministrazioni vincitori.
L’Acqua, che è una risorsa del territorio, è ancora razionata per lunghi periodi dell’anno in numerosi comuni della Valle. Lo è anche a Piaggine! Com’è possibile che questo accada?
Il problema acqua da noi è poco sentito, se non in minima parte nel periodo settembre-ottobre. La nostra Amministrazione ha investito e sta investendo diverse centinaia di milioni sul ripristino funzionale sia delle captazioni che della rete idrica interna onde evitare la minore perdita di acqua nelle condotte ormai obsolete. Inoltre dovrà attivarsi l’Azienda speciale dell’acqua (ex Consorzio Acquedotti del Calore con sede ad Agropoli) che avrà un ruolo fondamentale per gli 11 Comuni che hanno aderito.
La risorsa ambientale è l’unica che è disponibile in questa area del Cilento. Come intende la sua Amministrazione utilizzarla per dare prospettive di sviluppo economico e quindi lavoro e benessere sociale al paese?
Lo dicevo prima, l’ambiente è la nostra vera risorsa, però è importante che a crederci non sia soltanto l’Amministrazione ma tutta la Cittadinanza. Da parte nostra l’attività amministrativa va in questa direzione. Infatti sono state già attivate alcune iniziative come per esempio i L.P.U. per 10 ragazzi disoccupati di lunga durata che effettueranno per un anno lavori di ripristino di vecchi sentieri, di tabellazione degli stessi e di pulizia. Ancora sono in itinere il recupero del Rifugio Forestale in località “Pianolle” con i fondi del Giubileo da destinare ad Ostello della Gioventù; il ripristino dell’ex Scuola di Pruno da destinare anche questa struttura una volta conclusa ad Ostello; in modo da creare posti letto per i visitatori nel nostro comune (Fondi Ente Parco); ancora una struttura prefabbricata donata dal Parco di circa 260 metri quadrati, munita di stanze da letto, da bagni, come refettorio da installare in località “Piano degli Zingari”, per effettuare nel periodo invernale Sci da Fondo da parte degli amanti di tale disciplina. Tutto ciò nell’unica direzione dello sviluppo del nostro territorio con affidamento delle strutture sopracitate in gestione a cooperative o a società miste di giovani, appunto per creare occupazione. Questa è la nostra forte scommessa.
Un milione di dollari. Questa è la cifra che più di un anno fa, il sig. Vertullo, mise a disposizione del suo comune per finanziare un’iniziativa che desse lavoro e benessere a Piaggine. Faccia il punto della situazione ad oggi.
La storia del sig. Vertullo è stata di dominio nazionale. Sicuramente al nostro concittadino deve andare la nostra stima e dell’intera cittadinanza per la sua disponibilità a finanziare un’iniziativa che potesse creare opportunità di lavoro a tutti. Però purtroppo fino ad oggi il sig. Vertullo non ha dato l’assenso allo studio di fattibilità predisposto con cura ed approfondimento generale. Lo studio di circa 250 pagine ha rappresentato le prospettive di sviluppo futuro per il nostro Comune tenendo conto delle indicazioni date dal Sig. Vertullo, nell’unico incontro ufficiale avutosi il 22 aprile dell’anno scorso. Sarà una struttura polifunzionale agro-alimentare all’avanguardia per il territorio regionale, all’intero nella quale ci saranno diversi contenitori che vanno dal piccolo caseificio alla produzione di sott’oli (funghi); alla produzione di confetture di prodotti del sottobosco; all’essiccazione dei funghi ed all’impacchettamento; e locali di stagionatura per il formaggio ed altro ancora. E’ previsto un corso di formazione per i futuri operatori ed una occupazione stabile di diverse unità lavorative. Restiamo in attesa dell’assenso del nostro concittadino per partire definitivamente.
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha destinato importanti risorse per finanziare due progetti a Piaggine: l’oasi verde gestita dal Gruppo Verde Appennino e la ristrutturazione del convento dei cappuccini. Faccia una previsione dei tempi necessari per l’impiego di queste risorse.
Il Parco, come diceva prima, ha deciso di investire nel nostro territorio, che rappresenta la zona centrale del Parco stesso. Ne è testimonianza l’Oasi faunistica il cui progetto esecutivo è in corso di finanziamento per l’inizio dei lavori. Il progetto mira alla reintroduzione del Cervo ed alla creazione di un’oasi didattico-sperimentale con annesso orto botanico, in collaborazione con l’università; in modo da portare visitatori del mondo soprattutto scolastico; inoltre un primo lotto del Recupero del Convento dei Cappuccini per un importo di 500.000.000, con la speranza che su nostra forte insistenza il Parco concluderà l’opera di ripristino dell’intero manufatto (sic). Il mio grosso rammarico è quello che a Piaggine le realtà storiche sono state abbattute e quelle esistenti sono fatiscenti, da qui il nostro sforzo del recupero edilizio delle strutture esistenti (Chiesa Madre, Convento, San Pietro e il Centro Storico). I tempi spero brevi, anche se purtroppo i tempi burocratici sono abbastanza lenti e lunghi.
Come intende coinvolgere la popolazione in tutto ciò?
La popolazione deve avere fiducia nel nostro operato e ci deve stare vicina perché la situazione non è la più facile e florida. Il nostro impegno quotidiano volge alla creazione di opportunità lavorative future, di sviluppo economico per gli imprenditori e un benessere sociale per tutta la cittadinanza. Infatti si cercherà di coinvolgerla con l’attivazione dei PRUSST (Ospitalità Diffusa) che dovrà partire sperimentalmente nel nostro e in altri 5 Comuni, attraverso il recupero delle abitazioni del Centro Storico, della tradizioni locali, dei prodotti tipici e della cucina tradizionale, in modo da creare per il futuro una forte ospitalità ai turisti all’interno di tutto il paese.
Concluda lei questa intervista con un messaggio ai lettori di Piaggine, ma che raggiunga tutti quelli della valle del Calore.
A tutti i lettori di Piaggine rivolgo l’invito a collaborare con la nostra Amministrazione, ai giovani e a tutti i cittadini di cacciare fuori le idee e di confrontarle apertamente, senza tenerle nascoste. Questo è sicuramente un modo democratico per fare crescere la cultura del dialogo e del confronto. Tutto ciò servirà a fare vincere la scommessa non soltanto all’Amministrazione di turno bensì all’intero paese e a tutta la cittadinanza. AI lettori dell’intero territorio penso che sia arrivato il momento di mettere da parte il proprio campanile e operare tutti insieme per la risoluzione delle problematiche dello spopolamento e dello sviluppo socio-economico dell’intera Valle del Calore, altrimenti da qui e qualche anno scomparirà prima un paese e poi, a ruota, tutti gli altri.
Bartolo Scandizzo