L’uomo vive da sempre nella presunzione di poter modificare, a suo piacimento, le infinite risorse e le infinite bellezze che la natura ha messo a sua disposizione, fin dal momento davvero fortunato della sua venuta al mondo.
Infatti, continuamente assistiamo a continui sforzi da parte di tutti gli uomini sulla Terra, di trasformare beni naturali in profitti economici, senza rendersi troppo conto delle eventuali e possibili conseguenze che il loro scellerato e disinvolto comportamento potrebbe, nel corso degli anni, provocare alla vita del Pianeta.
Il limite principale dell’uomo è quello di non volere accettare un ruolo subordinato rispetto alle leggi della natura, che hanno nel loro insieme un misto di scienza fisica e di mistero divino e, difronte alle quali, l’uomo deve avere sempre un rispettoso comportamento.
La prova di ciò è sotto i nostri occhi e si evidenzia dal fatto che, nonostante l’impegno delle migliori intelligenze del modo e dei migliori ricercatori che la scienza può mettere a disposizione dell’umanità, ancora non si riesce a debellare il rischio mortale di una Pandemia che è proprio una risposta delle natura all’irresponsabile modo di vivere delle persone in tutte le parti del nostro Pianeta.
Questo sta a significare che, per quanti immani sforzi l’uomo possa fare, è sempre la natura alla fine che vince, perché l’uomo ha dei limiti nella sua conoscenza, che non possono andare al di là delle leggi che sono proprio della natura e che regolano nel loro insieme l’intera vita dell’universo e, di conseguenza, regolano anche la vita dove noi abbiamo la fortuna di vivere.